Prende vita il DOGE
Un ordine esecutivo firmato ieri dal Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dà ufficialmente il via del nuovo dipartimento americano per l’Efficienza governativa, più conosciuto ormai con il suo acronimo inglese DOGE (Department of Government Efficiency).
Se n’è parlato a lungo negli ultimi mesi, sia perché sembra esser stato ideato a posta per Elon Musk, che così vede ripagato il suo impegno finanziario e personale nella vittoria di Trump alle presidenziali americane dello scorso novembre, sia per il ruolo che questo dipartimento avrà nella nuova visione che l’amministrazione Trump ha del Governo federale.
Il DOGE prende il posto del precedente Servizio Digitale degli Stati Uniti (USDS) e avrà un suo team in ogni agenzia federale, almeno fino al 2026, come specificato nell’ordine esecutivo (cioè fino alla fine del mandato presidenziale di Trump, presentandolo come “Establishment of a Temporary Organization”).
Di fatto si continuerà a parlare di USDS, perché è lo stesso acronimo visto che Trump ha voluto rinominare lo “United States Digital Service” in “United States DOGE Service”.
Organizzazione e obiettivi dello US DOGE Service (USDS)
Compito principale sarà modernizzare la tecnologia e i software federali per migliorare l’efficienza e la produttività di ogni ufficio; promuovere l’interoperabilità tra i sistemi e garantire l’accesso ai dati governativi, pur rispettando gli standard di sicurezza nazionale prefissati.
L’amministratore dell’USDS, in collaborazione con i responsabili delle agenzie, si occuperà di promuovere l’interoperabilità tra le reti e i sistemi delle agenzie, garantendo l’integrità dei dati e facilitando la raccolta e la sincronizzazione responsabile dei dati.
Il DOGE avrà il suo ufficio centrale, dove siederà Musk, presso l’Eisenhower Executive office Building, l’edificio nel complesso della Casa Bianca, vicino (forse non quanto avrebbe voluto) al celebre Studio Ovale in cui sarà Trump.
Come funzionano i team DOGE in ogni Agenzia federale
Ogni team DOGE, invece, sarà costituito da almeno quattro dipendenti, che possono includere “Special Government Employees”, assunti o assegnati entro trenta giorni dalla data dell’Ordine.
La composizione tipica di un DOGE è la seguente: un “DOGE Team Lead”; un ingegnere; uno specialista delle risorse umane; un avvocato.
I membri del DOGE Team saranno selezionati dai responsabili delle agenzie, in consultazione con l’amministratore dell’USDS.
I DOGE Team Lead dovranno coordinare il loro lavoro con l’USDS e consigliare i rispettivi responsabili delle agenzie sull’attuazione dell’agenda DOGE del Presidente.
Il passo indietro di Vivek Ramaswamy dalla guida del DOGE
L’idea iniziale di Trump era un DOGE affidato alla co-gestione di Elon Musk e Vivek Ramaswamy, ma due giorni fa quest’ultimo ha fatto un passo indietro.
Subito dopo l’insediamento del nuovo Presidente degli Stati Uniti, l’imprenditore milionario dell’industria biotech (classificato nel 2016 dalla rivista Forbes come il 24° imprenditore più ricco al mondo sotto i 40 anni, con un patrimonio stimato di 600 milioni di dollari) ha preferito lasciare per proporsi come candidato a Governatore dell’Ohio per il 2026 (in tanti parlano apertamente di un siluramento proprio ad opera di Musk).
Un ripiego, in realtà, perché Ramaswamy aveva già puntato il seggio vacante al Senato del vicepresidente JD Vance, ma è stato preceduto proprio dal Governatore dell’Ohio, Mike DeWine, che ha imposto come successore di Vance il suo vicegovernatore, Joe Husted.
“Vivek Ramaswamy ha svolto un ruolo fondamentale nell’aiutarci a creare il DOGE“, ha affermato Anna Kelly, portavoce dello USDS, aggiungendo: “la sua intenzione di candidarsi presto per una carica elettiva, in base all’organizzazione e al funzionamento della nuova struttura appena presentata, lo lascia inevitabilmente fuori da DOGE. Lo ringraziamo immensamente per il suo contributo negli ultimi 2 mesi e ci aspettiamo che svolga un ruolo fondamentale nel rendere di nuovo grande l’America”.
Musk taglia le stime, niente risparmi fino a 2 trilioni di dollari: “Forse la metà”
In un’intervista trasmessa live su X, Elon Musk (ora da solo a capo del DOGE) ha spiegato a Mark Penn che il suo obiettivo di tagliare le spese federali per circa 2 trilioni di dollari era raggiungibile solo “nel migliore dei casi”.
Ora la stima sui risparmi si è abbassata “alla metà”, cioè circa 1 trilione di dollari potrebbe attualmente essere il nuovo obiettivo da raggiungere per rendere più efficiente e produttiva la mastodontica macchina amministrativa federale degli Stati Uniti.
I tempi dei comizi elettorali sono passati e d’altronde già molti esperti nelle ultime settimane avevano ampiamente criticato i numeri sparati da Musk e rilanciati dallo stesso Trump, “una cifra inverosimile”.
Musk conosce l’importo reale del budget federale? Anche affermare che si può risparmiare 1 trilione di dollari continua a sembrare una cifra improbabile. Forse il nuovo responsabile del DOGE dovrà rimettersi a fare i conti e al più presto, anche perché come riportato dalla NBC in molti stanno chiedendo lumi su quale sia il reale obiettivo di tagli dello USDS a questo punto.