AI, nuove restrizioni USA sulle esportazioni: preoccupazioni per l’ecosistema europeo

di |

Sale in Europa la preoccupazione sulle conseguenze per lo sviluppo dell'AI in seguito alle restrizioni decise dagli Usa sull'export verso 17 paesi Ue.

Le nuove limitazioni all’export di tecnologie avanzate, annunciate dal governo statunitense, stanno sollevando allarmi nell’Unione Europea. Queste restrizioni, che colpiranno 17 Stati membri dell’UE, rischiano di compromettere i piani per lo sviluppo di supercomputer e l’addestramento di modelli di intelligenza artificiale (IA).

Restrizioni e reazioni europee

Le nuove misure, secondo l’amministrazione Biden, mirano a evitare che tecnologie critiche statunitensi vengano sfruttate in modo inappropriato da avversari globali. Tuttavia, solo 10 paesi dell’UE, tra cui Italia, Francia e Germania, sono stati inclusi nella lista di “alleati chiave” esenti dalle restrizioni. Ciò lascia fuori Stati come Lussemburgo, Grecia e Polonia, dove sono ospitati supercomputer e le prime “fabbriche di IA” europee.

I commissari Henna Virkkunen e Maroš Šefčovič hanno espresso preoccupazione, sottolineando che l’UE dovrebbe essere vista come un’opportunità economica per gli USA, non come una minaccia. La Commissione europea prevede di avviare consultazioni con gli Stati membri e le aziende per valutare l’impatto delle restrizioni e discutere con Washington.

Dipendenza europea dalle tecnologie USA

I supercomputer europei, essenziali per lo sviluppo dell’IA, dipendono quasi esclusivamente da GPU prodotte da aziende statunitensi come Nvidia, AMD e Intel. Cecilia Bonefeld-Dahl, direttrice di DigitalEurope, ha avvertito che queste restrizioni potrebbero interrompere le catene di fornitura e rallentare l’innovazione.

Per contrastare questa dipendenza, si propone la creazione di un “Consiglio UE-USA per le Tecnologie Critiche e a Doppio Uso”, incentrato sulla sicurezza tecnologica e sulle infrastrutture critiche, per rafforzare il partenariato transatlantico.

Impatti sul futuro tecnologico europeo

La decisione di escludere alcuni Stati membri è stata criticata come divisiva. Holger Hoos, leader della Confederazione per la Ricerca sull’IA in Europa, ha evidenziato che questa politica rischia di minare l’unità dell’UE. Inoltre, anche i paesi esenti, come la Germania, non dovrebbero sentirsi al sicuro, dato che le restrizioni potrebbero ampliarsi con la futura amministrazione Trump.

Le ripercussioni potrebbero essere gravi per settori come l’automotive e l’aerospaziale, che utilizzano ampiamente chip avanzati per le tecnologie IA.

Soluzioni europee: investimenti e indipendenza tecnologica

L’Europa potrebbe rispondere aumentando gli investimenti in soluzioni alternative, come lo sviluppo di GPU e software propri. Secondo Philippe Notton, fondatore di SiPearl, è fondamentale finanziare applicazioni che non dipendano da piattaforme come CUDA di Nvidia.

Anche se le restrizioni USA rappresentano una sfida, alcuni esperti le vedono come un’opportunità per l’Europa di accelerare verso l’indipendenza tecnologica. Tuttavia, è essenziale un forte sostegno politico e finanziario per raggiungere questo obiettivo.

Tabella riassuntiva

Aspetti chiaveDettagli
Restrizioni USAColpiscono 17 Stati UE, lasciando esenti solo 10 membri, tra cui Italia, Germania e Francia.
Paesi UE colpitiLussemburgo, Grecia, Polonia, Bulgaria, Slovenia, Portogallo, tra gli altri.
Impatto tecnologicoLimitazione delle GPU essenziali per i supercomputer e rallentamento nello sviluppo IA.
Proposte europeeCreazione di un Consiglio UE-USA per le tecnologie critiche; investimenti in GPU europee.
Rischi per l’UEPerdita di competitività in settori strategici e frammentazione interna.
Vantaggi potenzialiIncentivo a investire in soluzioni tecnologiche autonome e a lungo termine.

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz