Generative AI Insights è la rubrica curata da Recomb, il think tank dedicato all’esplorazione dell’impatto e del potenziale dell’AI generativa in vari aspetti della vita umana. Recomb studia l’AI generativa da tutte le angolazioni: professionale, etica, tecnica, legale, economica, ambientale, sociale, educativa e culturale. Per leggere tutti gli articoli della rubrica Generative AI Insights su Key4biz clicca qui..
Il Pentagono sta sfruttando l’AI per migliorare significativamente l’efficienza nella gestione della “kill chain”, un processo militare che include l’identificazione, il monitoraggio e l’eliminazione delle minacce.
Secondo Radha Plumb, Chief Digital and AI Officer del Dipartimento della Difesa, l’AI viene utilizzata per supportare la pianificazione strategica e aumentare la velocità di risposta dei comandanti, senza che i sistemi siano progettati per decidere autonomamente di usare la forza letale.
Aziende leader come OpenAI, Meta e Anthropic hanno recentemente modificato le loro politiche per consentire la collaborazione con agenzie di difesa statunitensi, pur mantenendo limiti chiari sull’uso della loro tecnologia per fini letali.
Questa collaborazione ha portato a partnership con importanti appaltatori della difesa, come Lockheed Martin e Palantir, per integrare modelli di AI in applicazioni non offensive, come la simulazione di scenari e la pianificazione operativa.
La questione etica è centrale: mentre alcuni sviluppatori sostengono che è necessario collaborare con il governo per garantire un uso responsabile dell’AI, altri temono che ciò possa portare a un utilizzo improprio.
Tuttavia, il Pentagono ribadisce che le decisioni sull’impiego della forza rimarranno sempre sotto il controllo umano, anche in presenza di sistemi automatizzati.
Questo dibattito riflette la crescente influenza dell’AI nel settore della difesa e solleva domande sull’equilibrio tra innovazione tecnologica, sicurezza nazionale ed etica. La collaborazione tra il governo e le aziende tecnologiche rimane un tema critico per definire i limiti dell’AI in ambito militare.
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Negli ultimi dieci anni, gli Stati Uniti e la Cina si sono affermati come i principali partner globali nella ricerca sull’AI, nonostante le crescenti tensioni geopolitiche
Un’analisi condotta da Rest of World, basata sui dati dell’Emerging Technology Observatory presso la Georgetown University, evidenzia che i due paesi hanno guidato un trend in crescita di collaborazioni transnazionali in questo campo.
L’approccio collaborativo si riflette in una varietà di discipline, con il settore della visione artificiale come esempio rilevante, applicato a tecnologie come il riconoscimento facciale e i veicoli autonomi.
Il coinvolgimento di paesi al di fuori dell’Occidente, come India, Singapore e Arabia Saudita, è aumentato, con una tendenza al rialzo nella pubblicazione di articoli di ricerca congiunti. Queste collaborazioni non solo promuovono l’innovazione, ma consentono di adattare le tecnologie AI a contesti culturali e sociali diversi, riducendo i rischi di fallimento fuori dai laboratori di origine.
Progetti significativi, come quello che collega la China Academy of Information and Communications Technology con l’Università di Malaya e l’azienda malese Zetrix, dimostrano l’importanza della sinergia tra pubblico e privato.
Le collaborazioni supportate dai governi, secondo esperti come Saaidal Razzali Azzuhri, sono essenziali per affrontare sfide globali e attirare investimenti, come dimostrano i nuovi centri dati di aziende tecnologiche statunitensi in Asia.
L’articolo conclude sottolineando l’importanza delle infrastrutture condivise per favorire ulteriori ricerche e soluzioni ai problemi emergenti.
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Dotdash Meredith licenzia oltre 100 dipendenti dopo accordo con OpenAI
Dotdash Meredith, uno dei principali editori digitali e di stampa negli Stati Uniti, ha annunciato il licenziamento di 143 dipendenti, pari al 4% della sua forza lavoro.
Questi tagli seguono un’altra riduzione avvenuta nel novembre 2024 e sono collegati a una partnership strategica siglata con OpenAI nella primavera dello stesso anno.
L’accordo prevede un guadagno minimo annuale di 16 milioni di dollari per Dotdash Meredith, derivante dall’integrazione dei suoi contenuti in ChatGPT. Gli articoli dei 40 marchi gestiti dall’editore saranno utilizzati per migliorare le risposte dell’AI, indirizzando il traffico verso i loro siti.
Oltre ai ricavi diretti, Dotdash Meredith riceverà investimenti tecnologici per la piattaforma pubblicitaria D/Cipher, destinata a raggiungere milioni di URL. Tuttavia, questa collaborazione ha sollevato preoccupazioni sull’uso del lavoro umano per l’addestramento dei modelli di AI e sulle implicazioni occupazionali per i dipendenti del settore editoriale.
Nonostante l’aumento dei ricavi da licenze, evidenziato da una crescita di 4,1 milioni di dollari nel terzo trimestre del 2024, gli osservatori criticano l’impatto sociale ed economico di tali strategie, che favoriscono gli azionisti a scapito dei lavoratori.
Questa situazione evidenzia il delicato equilibrio tra l’innovazione tecnologica e la sostenibilità del lavoro umano, sollevando interrogativi su come le aziende mediali e tecnologiche gestiranno l’adozione dell’AI nel lungo termine.
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