La nomina

Cambio improvviso al vertice di Telefonica, dopo nove anni lascia il timone Álvarez-Pallete

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Decisione a sorpresa del Cda che nel weekend ha deciso di sollevare dopo quasi nove anni José María Álvarez-Pallete ha lasciato la guida di Telefónica.

Dopo quasi nove anni José María Álvarez-Pallete ha lasciato la guida di Telefónica. Sabato scorso il board del colosso spagnolo delle telecomunicazioni, riunitosi in un meeting straordinario, ha annunciato la nomina di Marc Thomas Murtra Millar come chief executive e chairman al posto del dimissionario Álvarez-Pallete, che a sua volta nell’aprile 2016 aveva rimpiazzato lo storico numero uno di Telefónica César Alierta.

Il nome di Murtra indicato da Sepi

Secondo la Reuters, il nome di Murtra è stato indicato dalla holding statale Sociedad Estado de Participaciones Industriales (Sepi, di fatto il fondo sovrano di Madrid), azionista di Telefónica. Sepi a fine 2023 aveva rilevato un pacchetto del 10% del capitale per 2,3 miliardi di euro, per controbilanciare l’acquisizione di una simile quota da parte della saudita Stc Group pochi mesi prima. Murtra dal 2021 era il numero uno di Indra Sistemas, azienda attiva nel settore difesa (controllata al 28% dallo Stato spagnolo).
Telefónica aveva chiuso in rialzo dello 0,38% venerdì a Madrid, contro il guadagno dello 0,64% dell’Ibex 35. Oggi in apertura il titolo registrava una flessione del 3,8%.

L’attuale mandato di Alvarez-Pallete doveva essere rinnovato quest’anno durante l’assemblea generale annuale degli azionisti che di solito si tiene ad aprile o maggio.

Polemica politica

Cuca Gamarra, leader del Partito Popolare (a destra), il principale partito di opposizione, ha chiesto “spiegazioni” al governo, che ha accusato di voler “colonizzare le aziende private”.

Dal suo arrivo alla guida dell’ex storico operatore nell’aprile 2016, la capitalizzazione di mercato di Telefonica è scesa di oltre il 55%, attestandosi attualmente a 22,7 miliardi di euro.
Sotto Murtra, Indra, che è posseduta al 28% dal governo spagnolo, si è concentrata sulla sua attività di difesa e aerospaziale per trarre vantaggio dall’aumento dei budget militari dei paesi europei a seguito delle crescenti tensioni mondiali.

Telefonica asset strategico

Poiché Telefonica è considerata un fornitore di servizi di difesa e quindi una società strategica, il governo ha approvato la transazione solo a novembre 2024 dopo essersi assicurato una quota nella società di telecomunicazioni simile a STC. Negli ultimi anni, Telefonica, come i rivali in Europa, ha dovuto affrontare una stretta sulla redditività dovuta alla forte concorrenza e alla necessità di ingenti investimenti in infrastrutture per la tecnologia mobile di prossima generazione 5G. Ha venduto quote in aziende più mature come cavi sottomarini o antenne mobili e operazioni più piccole in America Latina per finanziare il 5G e la fibra ottica.

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