Cavi sottomarini

Sparkle, arrivata l’offerta vincolante da 700 milioni a Tim

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La proposta conferma per Sparkle un enterprise value di 700 milioni di euro e avrà validità fino al 27 gennaio prossimo.

Tim comunica di aver ricevuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e da Retelit, società controllata dal fondo spagnolo Asterion, l’offerta vincolante per l’acquisto di Sparkle. La proposta conferma per Sparkle un enterprise value di 700 milioni di euro e avrà validità fino al 27 gennaio prossimo.

L’offerta è altresì subordinata a ordinarie condizioni per operazioni di questa natura e al completamento del processo di finanziamento.

“TIM avvierà quanto prima il relativo processo di valutazione e decisione”, si legge nella nota aziendale. Secondo la Reuters, Tim ha programmato per domani una riunione del consiglio di amministrazione per avviare l’esame della proposta.

Il valore dell’offerta resta quindi sullo stesso livello di quelle precedenti. I negoziati fra le parti vanno avanti da diversi mesi.

L’offerta vincolante fa seguito alle negoziazioni tra le parti dopo che il governo italiano e l’operatore italiano della rete in fibra ottica Retelit hanno presentato un’offerta non vincolante per Sparkle in ottobre.

Titolo Tim crolla in Borsa

L’annuncio dell’offerta ha causato un calo del prezzo delle azioni di Telecom Italia, che intorno alle 11.30 di oggi era in calo del 5,65% (a 0,257 euro per azione) alla Borsa di Milano. Il titolo si è poi ripreso nel pomeriggio, riducendo il rosso.

Secondo il Sole 24 Ore, il valore di equity di Sparkle per TIM è di 481 milioni, con un debito netto di 383 milioni, per un EV complessivo di 864 milioni. Nel 2023 Sparkle ha registrato un Ebitda di 130,8 milioni un EBIT negativo di 9,3 milioni e una perdita netta di 42,5 milioni.

I tempi per il closing potrebbero essere lunghi

L’iter della vendita potrebbe essere piuttosto lungo, d’altra parte Sparkle gestisce un asset strategico e coperto da Golden Power. Tra l’altro, non sarebbero ancora definite le modalità di pagamento.

Nel nuovo assetto azionario, il 70% della società dovrebbe essere nelle mani del MEF, che controlla Cdp, a sua volta azionista di Tim con il 9,8% del capitale. Per questo, l’offerta per i cavi sottomarini del gruppo si configura come un’operazione con parti correlate.

Inoltre, una volta che il Cda di Tim avrà accettato l’offerta, per il closing serviranno anche le autorizzazioni da tutti i Paesi in cui opera la società.

Sparkle, 600mila chilometri di cavi sottomarini

Sparkle gestisce oltre 600mila chilometri di cavi sottomarini che collegano paesi come Israele e gli Stati Uniti, un’infrastruttura che è considerata uno dei cardini della rete in fibra che facilita il flusso globale di dati, comprese le informazioni riservate.

In questo senso, la decisione di Roma di acquistare l’unità via cavo di TIM è in linea con l’approccio del governo Meloni, che ha cercato di assicurarsi il controllo su asset che considera di valore strategico.

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