Softbank alla corte di Trump, un mega investimento per creare 100 mila posti di lavoro
Il gigante giapponese Softbank ha annunciato un piano d’investimento da 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti nei prossimi quattro anni, puntando sull’intelligenza artificiale (AI) e sulle infrastrutture necessarie per supportarla. Il CEO di Softbank, Masayoshi Son, ha collegato questa ambiziosa mossa alla fiducia riposta nell’amministrazione del Presidente eletto Donald Trump (che entrerà alla Casa Bianca ufficialmente il prossimo 20 gennaio), prevedendo che il piano contribuirà a creare 100.000 posti di lavoro entro la fine del suo secondo mandato.
Secondo quanto riportato da CNBC, l’investimento riguarderà principalmente settori strategici, tra cui AI, data center e produzione di semiconduttori, elementi chiave per sostenere l’espansione tecnologica globale. Parte dei fondi potrebbe provenire dal Vision Fund di Softbank, da progetti di capitale o da Arm Holdings, azienda di produzione di chip controllata in maggioranza da Softbank. Tuttavia, non è chiaro se si tratti di nuovi finanziamenti o di investimenti già annunciati in passato. Ad esempio, Softbank aveva già investito 1,5 miliardi di dollari in OpenAI, società pioniera nell’AI generativa.
Softbank e la corsa all’intelligenza artificiale
Son si è affermato come uno dei principali sostenitori delle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale. La sua visione aggressiva verso l’AI lo ha portato a impegnare somme significative: secondo il Financial Times, Softbank avrebbe stanziato 9 miliardi di dollari all’anno per investimenti legati all’AI. Lo scorso maggio, l’azienda ha guidato un round di finanziamento da 1 miliardo di dollari per la scaleup britannica di veicoli autonomi Wayve. Durante un recente evento, Son ha persino scherzato sul ruolo crescente di AI come fattore decisionale, affermando di aver chiesto consiglio al chatbot di OpenAI, ChatGPT.
“La mia fiducia nell’economia americana è cresciuta enormemente grazie alla vittoria del Presidente Trump”, ha dichiarato Son durante una conferenza stampa con il presidente eletto presso la residenza di Mar-a-Lago. Trump, noto per il suo stile diretto nelle negoziazioni, ha scherzato chiedendo di raddoppiare l’investimento a 200 miliardi di dollari, ricevendo una risposta sorridente da Son, che lo ha elogiato come “un grande negoziatore”.
Precedenti investimenti, scheletri nell’armadio e sfide
Questo annuncio segue una precedente promessa di Softbank del 2016, quando Masayoshi Son si impegnò a investire 50 miliardi di dollari negli Stati Uniti, promettendo la creazione di 50.000 nuovi posti di lavoro. Successivamente, nel 2018, l’allora Presidente Trump dichiarò che gli investimenti avevano già raggiunto quota 72 miliardi di dollari. Tuttavia, nel 2019 Softbank confermò di aver investito 47 miliardi di dollari attraverso il Vision Fund e altri veicoli finanziari, sostenendo numerose startup americane come DoorDash.
Nonostante gli investimenti record, Softbank ha affrontato importanti battute d’arresto, come il caso WeWork. La società di co-working, che aveva ricevuto quasi metà degli investimenti statunitensi di Softbank, è passata dal raggiungere una valutazione di 47 miliardi di dollari al collasso, dichiarando la bancarotta nel 2023. L’azienda è uscita dalla procedura di protezione del Chapter 11 solo recentemente, con un valore ridotto a 45 milioni di dollari.
Softbank, AI e implicazioni future
Softbank si prepara a consolidare la propria presenza negli Stati Uniti, scommettendo sull’AI come motore di crescita economica e industriale. Il piano rappresenta una delle più grandi promesse di investimento nella storia recente, rafforzando l’importanza strategica degli Stati Uniti come hub tecnologico globale. L’attenzione su infrastrutture come data center e semiconduttori risponde alla crescente domanda di potenza computazionale, guidata dalle applicazioni di intelligenza artificiale e machine learning.
Con un impegno da 100 miliardi di dollari, Softbank punta a rafforzare la sua posizione di leader mondiale nell’innovazione tecnologica, in un contesto in cui il mercato globale della tecnologia sta affrontando una rapida evoluzione. Restano però le sfide legate alla gestione del rischio finanziario e alla capacità di trasformare le promesse in risultati concreti.
Restano anche le domande e i dubbi sul perché il gigante giapponese abbia deciso di investire pesante nel mercato tecnologico americano. Quali gli interessi in gioco?
Gli Stati Uniti e il Giappone condividono una lunga storia di cooperazione e una vasta gamma di interessi comuni. Questa relazione bilaterale è fondamentale per la sicurezza e la prosperità di entrambe le nazioni e per la stabilità della regione indo-pacifica in chiave anti-cinese e anti nordcoreana (soprattutto in relazione alla proliferazione di armamenti nucleari).