Stop alle telefonate indesiderate: il Garante impone a gestori e call center di interrompere comportamenti illeciti

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Entro il 10 settembre devono essere adottate misure per il rispetto degli utenti. Si rischia il blocco dei dati per fare pubblicità.

Italia


Call center

Con cinque provvedimenti, riguardanti alcuni dei principali gestori telefonici e società che operano in qualità di call center per conto degli stessi gestori e di altre importanti aziende, il Garante (Francesco Pizzetti, Giuseppe Chiaravalloti, Mauro Paissan, Giuseppe Fortunato) ha prescritto una serie di misure affinché venga rispettata la riservatezza e gli altri diritti degli utenti.

 

Società telefoniche e call center dovranno interrompere i trattamenti illeciti di dati, informando l’Autorità già entro il 5 luglio sullo stato di adempimento delle misure richieste, di carattere organizzativo, tecnico e procedurale, che andranno comunque adottate al più tardi entro il 10 settembre 2007.

 

Il Garante si è riservato di adottare provvedimenti più drastici in caso di mancato adempimento, quali blocchi o divieti.

 

In particolare, gestori e call center dovranno:

 

  • interrompere l’uso indebito di numeri telefonici raccolti ed utilizzati a scopi commerciali senza il previsto consenso da parte degli interessati;

  • regolarizzare le banche dati informando gli utenti e ottenendo da essi lo specifico consenso all’utilizzo dei dati per scopi pubblicitari;

  • informare con la massima trasparenza gli utenti anche al momento del contatto sulla provenienza dei dati e sul loro uso;

  • registrare la volontà degli utenti di non essere più disturbati;

  • interrompere l’utilizzo illecito di dati per attivare servizi non richiesti (segreterie, linee internet veloci);

  • effettuare controlli sui responsabili dei trattamenti svolti presso i diversi call center.

 

I provvedimenti sono stati adottati all’esito di una intensa attività ispettiva effettuata nei mesi scorsi in tutta Italia nei confronti dei principali gestori telefonici e call center, avviata anche sulla base delle innumerevoli segnalazioni giunte dai cittadini. Le ispezioni degli uffici del Garante, in collaborazione con il Nucleo speciale funzione pubblica e privacy della Guardia di finanza, hanno accertato trattamenti illeciti di dati personali e comportamenti non corretti nei confronti degli utenti, nonostante i richiami del Garante e lo specifico provvedimento generale adottato lo scorso anno dall’Autorità proprio per contrastare il fenomeno delle chiamate indesiderate effettuate per fini promozionali o per vendere direttamente prodotti e servizi, il cosiddetto “teleselling“.

 

Va ricordato, infine, che per violazioni relative ad omessa o insufficiente informativa agli utenti, nel corso del 2007 il Garante ha finora avviato a fornitori di servizi di comunicazione elettronica e call center 44 procedimenti sanzionatori, 22 dei quali già definiti con il pagamento di somme per un totale di oltre 130 mila euro.

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