Italia
Rispetto allo scorso anno, i comportamenti illegali da parte dei rivenditori italiani sono diminuiti del 5%: questo il dato più significativo che emerge dalla Campagna Antipirateria avviata da Microsoft a partire da luglio 2006, che ha toccato 2.054 rivenditori in tutta Italia. Obiettivo dell’indagine non è solo di contrastare i comportamenti illeciti, ma anche di fornire ai rivenditori informazioni e risorse per comprendere come la vendita legale di software sia più proficua per loro e per l’intero settore.
Dall’analisi annuale condotta da IDC sulla pirateria del software, commissionata da Business Software Alliance, emerge come il tasso di illegalità sia stabile in Europa e in leggero calo in Italia, che si è sempre attestata nei primi posti nella classifica europea dei paesi meno rispettosi della proprietà intellettuale legata allo sviluppo del software. Dopo anni, l’Italia mostra infatti un trend positivo, in linea con gli altri grandi mercati europei, segnando un calo pari al 2% rispetto al 2005 (passando dal 53% del 2005 al 51% del 2006). In Italia le perdite legate alla pirateria del software nel 2006 si sono ridotte di circa 119 milioni di euro, dai 1.157 milioni di euro del 2005 ai 1.038 del 2006.
In questo contesto si inseriscono le attività che da anni Microsoft Italia dedica alla lotta contro la pirateria e la campagna di controlli rivolta agli operatori del canale, finalizzata non solo a contrastare i comportamenti illegali, ma anche a diffondere presso i partner la consapevolezza che modalità lecite di vendita del software rappresentano non un limite ma un’opportunità per lo sviluppo del loro business e dell’intero settore.
“Siamo lieti di riscontrare un segnale positivo da parte del canale italiano, che sta dimostrando di percepire l’importanza di operare in modo legale per creare nuove opportunità di business e per la crescita del settore dell’Information Technology e dell’intero Sistema Paese“, ha commentato Marco Ornago, Direttore License Compliance di Microsoft Italia.
“Siamo infatti convinti che la campagna di sensibilizzazione del canale sui danni che la pirateria informatica comporta – non solo per i rivenditori stessi ma anche per i consumatori – sia un valido strumento per aiutare il canale ad essere più competitivo, oltre che a tutelare i rivenditori onesti”.
A seguito delle visite effettuate da Microsoft presso 2.054 rivenditori su tutto il territorio italiano, risulta che nel 2006 coloro che hanno avuto comportamenti illegali sono il 18,5%, segnando quindi un calo rispetto al 23,5% del 2005. Il dato trova conferma nelle singole regioni italiane, che in generale registrano un trend positivo nella diminuzione del fenomeno della pirateria. Nel dettaglio, quasi tutte le regioni segnalano un calo del tasso di illegalità del canale (per esempio la Sicilia mostra un calo del 6%, la Calabria del 3%, la Lombardia e il Piemonte del 5%, la Toscana e l’Emilia Romagna del 4%, la Campania del 2%); un significativo calo è stato registrato nel Lazio, che è passato dal 34% di illegalità nel 2005 al 22% nel 2006.
Le attività prevedono l’intervento di incaricati Microsoft, che si recano presso i rivenditori per chiedere offerte di software. Successivamente, viene verificata la conformità dell’offerta e dei prodotti software Microsoft forniti alle norme di legge e contrattuali. Indipendentemente dall’esito del controllo, la campagna offre poi ai rivenditori visitati la possibilità di essere informati sul valore del software originale e usufruire di supporto per sviluppare il proprio business in modo legale.
Nei confronti dei rivenditori che sono stati sorpresi a offrire software illegale, Microsoft si è riservata di intraprendere azioni legali al fine di tutelare sia i propri diritti di proprietà intellettuale sia i rivenditori che agiscono nella legalità. In particolare, Microsoft dà visibilità attraverso specifiche campagne sui media delle azioni legali intraprese e dei risultati della campagna antipirateria. L’obiettivo primario è quello di far diminuire la possibilità per i clienti – azienda o utente finale – di acquistare involontariamente una copia illegale di software Microsoft, aumentando la loro consapevolezza circa l’esistenza di questo tipo di rischio. (r.n.)