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L’osservazione della Terra potrebbe arrivare a valere 8 miliardi di dollari entro il 2033

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L'osservazione della Terra dallo spazio riveste un'importanza cruciale per molteplici ragioni, che vanno dalla comprensione dei fenomeni naturali alla gestione delle risorse del nostro pianeta, passando per le esigenze di Difesa e di sicurezza dei singoli Stati. Un nuovo Report di Novaspace ne illustra il trend di crescita per i prossimi anni.

Osservare la Terra, tra dati e servizi un mercato che crescerà del 60% entro i prossimi dieci anni

Osservare, monitorare e studiare la Terra dall’alto sta cambiando la nostra conoscenza del pianeta e della biosfera, favorendo la comprensione di molti dei fenomeni climatici, atmosferici, meteorologici e terrestri che caratterizzano il nostro mondo.

Gli investimenti in tecnologie satellitari e infrastrutture spaziali stanno aumentando rapidamente, secondo il nuovo “Earth Observation (EO) Data and Services Market” report di Novaspace (società di space consulting nata dalla fusione di Euroconsult e SpaceTec Partners), soprattutto grazie alle applicazioni dell’osservazione terrestre nel settore della Difesa, dell’agricoltura, del monitoraggio ambientale.

I ricercatori si attendono che il mercato EO su scala mondiale potrebbe aumentare del 60% il proprio valore, passando dagli attuali 5 miliardi di dollari a oltre 8 miliardi di dollari entro il 2033.

Cresce la domanda di servizi e crescono i ricavi

In particolare, si sottolinea la crescita del settore servizi, che passerebbero secondo le stime da 3 a 4,9 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni.

I contratti per la Difesa su larga scala, come quelli del National Reconnaissance Office (NRO) e della National Geospatial-Intelligence Agency (NGA), stanno supportando i progressi tecnologici e creando opportunità per i subappaltatori.

I soli ricavi EO correlati alla Difesa, si legge nel documento, dovrebbero crescere di 1,1 miliardi di dollari entro il 2033, supportati da budget crescenti e da una maggiore efficienza ed efficacia nel monitoraggio in tempo reale.

A livello regionale la metà dei ricavi si fanno negli USA

Il mercato più grande è quello nordamericano, che si stima rappresenterà il 44% dei ricavi mondiali entro il 2033. Segue l’Europa, con il 22%.

Bruxelles punta molto su quest’ambito e il prossimo 3 dicembre ci sarà il lancio della nuova Sentinella della Terra dalla vista radar: il satellite Sentinel-1C, del programma Copernicus di Commissione Europea e Agenzia Spaziale Europea.

Sentinel-1C dovrà dare continuità al lavoro fatto in questi anni agli altri due satelliti della stessa famiglia Sentinel-1, realizzati sotto la guida della Thales Alenia Space (Thales-Leonardo) e progettati per raccogliere dati utili per controllare la deforestazione e lo stato di salute dei ghiacci, le attività umane in mare, i movimenti del suolo e i i vulcani.
Grazie al suo radar ad apertura sintetica (Sar), il satellite è in grado di raccogliere dati giorno e notte, anche attraverso le nuvole e in ogni condizione meteorologica.

Nel periodo di tempo preso in esame dalla ricerca, sarà però l’Asia a crescere più rapidamente nei prossimi dieci anni, tanto che è attesa dagli esperti raggiungere il 23% del mercato mondiale entro fine periodo.

Il segmento commerciale della space economy globale si sta affermando sempre più come settore dove le imprese del settore possono cogliere le opportunità migliori. Secondo un articolo della Reuters, è proprio qui che molti Paesi emergenti, come l’India, stanno puntando per affermarsi nell’industria spaziale.

Il Canada ha reso noto che entro i prossimi 15 anni investirà più di un miliardo di dollari canadesi (740 milioni di dollari americani) proprio in tecnologie satellitari per il potenziamento della raccolta di dati relativa agli incendi boschivi e alle numerose manifestazioni della crisi ambientale in corso.

Osservare la Terra, giro d’affari da 700 miliardi di dollari a fine decennio

Secondo uno studio condotto da World Economic Forum e Deloitte, entro il 2030 le opportunità economiche offerte dalle informazioni ottenute tramite osservazione della Terra (EO) potrebbero generare un giro di affari di oltre 700 miliardi di dollari, contribuendo per 3,8 trilioni di dollari al PIL globale e alla riduzione di 2 gigatonnellate di gas serra all’anno.

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