Unione Europea
I Ministri della Ricerca dei 27 Stati membri dell’Unione europea, riuniti nel Consiglio europeo sulla competitività, si sono accordati sulla proposta di Bruxelles dell’ottobre 2006 di dotare la Ue di Istituto europeo della tecnologia (European Institute of Technology – EIT), su modello dell’americano MIT (Massachusetts Institute of Technology).
Punto di congiunzione tra il mondo dell’istruzione, della ricerca e del lavoro, l’EIT contribuirà massicciamente a rendere più concorrenziale il mercato europeo riducendo quel digital divide che lo allontana dai propri competitor.
Nell’anno dovrebbe arrivare l’OK anche dall’Europarlamento e per il 2008 l’EIT potrebbe già essere operativo. Fondato su delle Comunità della conoscenza, ma anche in partnership con università, organismi di ricerca, aziende e altre parti coinvolte nel processo dell’innovazione, la propria azione sarà coordinata da una piccola struttura che ne assicurerà la direzione.
Il presidente della Commissione Ue, José Manuel Barroso, si è detto soddisfatto dell’avvenuto accordo in Consiglio: “Si tratta di una tappa estremamente importante, che dà l’avvio all’EIT. Colmando lo scarto con gli altri grandi rivali nel campo dell’innovazione, l’Istituto contribuirà a costruire un’Europa dei risultati”.
“L’EIT – ha aggiunto Barroso – ci aiuterà a stimolare l’impiego e la crescita in modo durevole e disponibile per l’ambiente. La Commissione ringrazia il presidente tedesco dell’appoggio alla proposta e si felicita di lavorare con la futura presidenza portoghese e il Parlamento europeo in vista di pervenire a un accordo finale e una partenza in breve tempo delle attività”.
Obiettivo dell’Istituto è quello di integrare e stimolare l’innovazione, la ricerca e l’istruzione superiore, riunendo le migliori risorse disponibili su scala europea e al di là.
Per la prima volta, l’Europa favorirà la messa in atto delle “Comunità della conoscenza e dell’innovazione” (Knowledge and Innovation Communities – KICs) con il coinvolgimento anche di altre parti interessate.
Queste Comunità realizzeranno attività basate su innovazione e lavori di ricerca nei campi di eccellenza. Ognuna lavorerà a settori di interesse cruciale per aziende e cittadini.
Per le selezioni delle prime KICs, saranno prese in considerazione alcune tra le priorità della Ue, come per esempio il tema delle energie rinnovabili e i cambi climatici.
La partecipazione delle aziende a tutti i livelli, tanto strategici che operativi, costituirà il fulcro del progetto. Le società saranno largamente rappresentate in seno al Comitato direttivo dell’EIT.
Il finanziamento prevedrà diverse fonti, tra cui anche un contributo diretto dalla Comunità europea, per un valore di 308,7 milioni di euro.
Questi crediti copriranno i costi della struttura di direzione dell’EIT e la dimensione europea del progetto, in particolare le spese di coordinamento e mobilità necessarie per sostenere le KICs.
Quando il Parlamento europeo e il Consiglio saranno pervenuti a un accordo finale e avranno adottato il regolamento, il Comitato di direzione dell’EIT sarà nominato, verranno istituiti anche struttura e segretariato dell’Istituto. La selezione delle prime KICs interverrà entro due anni massimo, dopo la nomina dei membri del Comitato di direzione.
Documenti correlati:
European Institute of Technology
The European Institute of Technology: further steps towards its creation – COM(2006) 276 final
Creazione di un faro della conoscenza: l’Istituto europeo di tecnologia – COM(2006) 77 definitivo