Entrata in vigore e disposizioni transitorie
Via libera dal Consiglio dei Ministri al Testo Unico Fer, che poi tanto unico non è. Sebbene abroghi le disposizioni precedenti in materia di regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili e siano previste disposizioni transitorie per le procedure già in corso, il testo ha assunto sempre di più le sembianze di uno dei tanti provvedimenti che andrà a sommarsi alla confusa giurisprudenza già esistente in tema di energia e sostenibilità. Regioni ed enti locali dovranno adeguarsi al decreto entro 120 giorni dalla sua entrata in vigore, prevista per il 30 dicembre 2024.
Il decreto legislativo in questione riguarda la disciplina dei regimi amministrativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. La norma, come noto, si pone l’obiettivo di semplificare e snellire le procedure per la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle generazione energetica da FER nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio.
I principali obiettivi del Decreto
Il decreto, sottoposto a dure critiche durante l’iter di approvazione, definisce i regimi amministrativi per la costruzione, l’esercizio, la modifica, il potenziamento e il rifacimento degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, nonché per le opere connesse e le infrastrutture indispensabili. Come detto, l’obiettivo è quello di garantire la massima diffusione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, semplificando le procedure e adeguandole alla disciplina europea. Il tutto nel rispetto della tutela dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi, dei beni culturali, del paesaggio e della concorrenza tra gli operatori.
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