21st Century Network: Alcatel-Lucent gestirà il passaggio dei clienti BT alla nuova rete all-IP

di Alessandra Talarico |

Gran Bretagna


BT 21 CN

Sarà Alcatel-Lucent a gestire il passaggio dei clienti BT Group dalla rete tradizionale al nuovo network del 21° secolo.

La società franco-americana supporterà la migrazione dei centri di controllo assicurando la piena operatività dei sistemi in fase di sviluppo e la loro capacità di gestire le richieste di un trasferimento di massa.

Perché ciò avvenga nella maniera più sicura possibile, Alcatel-Lucent svilupperà un sistema di monitoraggio web-based che permetterà a BT di controllare la migrazione dei clienti e identificare potenziali problemi nella fase di deployment della rete del 21° secolo.

 

La rete 21CN di BT è un progetto importante e prevede la graduale chiusura delle reti tradizionali PSTN (Public Switched Telephone network).

 

Grazie agli investimenti nel progetto – circa 10 miliardi di sterline in 5 anni – BT potrà risparmiare a partire dal 2008 un miliardo di sterline all’anno e semplificare radicalmente le sue operazioni, garantendo al contempo agli utenti l’accesso a qualsiasi servizio di comunicazione da qualsiasi dispositivo e da qualunque posto, sempre a banda larga.

 

Il progetto, partito a giugno del 2004, si avvale della collaborazione dei maggiori fornitori di infrastrutture a livello mondiale: da Alcatel-Lucent a Ericsson, da Fujitsu a Cisco Systems, da Siemens a Huawey.

 

La trasformazione delle reti prevede la migrazione dei clienti dalle venerabili reti PSTN a una rete multi-service IP che trasporterà sia la voce che i dati.

Passaggio che dovrebbe avvenire in maniera “morbida”, grazie all’aumentato livello di “cooperazione fra venditori”.

 

È opinione diffusa che il progetto permetterà al Regno Unito di dotarsi della più avanzata rete di telecomunicazioni del mondo, attirando e incentivando nuovi investimenti che negli anni a venire porteranno vantaggi alle società britanniche.

 

Entro il 2011, la nuova rete dovrebbe inglobare tutte le infrastrutture di BT per consentire ai clienti di utilizzare servizi quali il VoIP o la mobile Tv. Gli utenti, assicura la società, non si accorgeranno nemmeno del passaggio che tuttavia è epocale, trattandosi del primo programma concreto verso la creazione di una rete completamente basata sui protocolli IP, mentre il progetto garantirà al gruppo una radicale semplificazione delle operazioni, significative riduzioni dei costi e la capacità di lanciare nuovi servizi sul mercato in modo molto più rapido.

 

La società – ha spiegato Deb Covey, managing director di BT Wholesale Networks – “sta lavorando col resto dell’industria per finalizzare il piano di roll-out che procede a gonfie vele con l’insediamento dei siti in tutto il Paese in vista dell’installazione delle infrastrutture”.

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