Generative AI Insights è la rubrica curata da Recomb, il think tank dedicato all’esplorazione dell’impatto e del potenziale dell’AI generativa in vari aspetti della vita umana. Recomb studia l’AI generativa da tutte le angolazioni: professionale, etica, tecnica, legale, economica, ambientale, sociale, educativa e culturale. Per leggere tutti gli articoli della rubrica Generative AI Insights su Key4biz clicca qui..
L’articolo analizza il ruolo crescente dell’intelligenza artificiale (AI) nelle forze di polizia degli Stati Uniti, discusso durante la conferenza dell’International Association of Chiefs of Police. Questo evento, che rappresenta il più grande raduno di capi della polizia negli USA, ha posto l’attenzione su come l’AI stia trasformando la sicurezza pubblica attraverso strumenti innovativi.
Tra gli argomenti principali emergono l’uso della realtà virtuale (VR) per la formazione degli agenti, la raccolta e l’analisi di dati tramite suite integrate di sensori e dispositivi, e l’adozione di AI generativa per automatizzare attività amministrative come la redazione di rapporti.
Le tecnologie VR promettono una formazione più economica e coinvolgente rispetto ai metodi tradizionali, ma soffrono di limiti nelle interazioni umane realistiche. Strumenti come i sistemi di analisi dati di Axon e Flock combinano telecamere, lettori di targhe e droni, suscitando però critiche da parte di gruppi per i diritti civili a causa dei potenziali rischi per la privacy.
Anche l’uso di AI per generare bozze di rapporti solleva preoccupazioni legali ed etiche, dato che l’accuratezza di tali documenti può influenzare profondamente procedimenti giudiziari.
L’articolo sottolinea la mancanza di regolamentazioni federali univoche sull’uso di AI nelle forze di polizia, lasciando ampia autonomia ai circa 18.000 dipartimenti negli Stati Uniti. Questo contesto frammentato favorisce l’iniziativa delle aziende di tecnologia, che progettano strumenti secondo le esigenze di mercato, spesso trascurando considerazioni etiche.
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Microsoft presenta chip personalizzati per migliorare la sicurezza e l’efficienza energetica nei data center
Microsoft ha annunciato due nuovi chip progettati per migliorare la sicurezza e l’efficienza energetica nei propri data center. Presentati durante la conferenza Ignite, i chip Azure Integrated HSM e Azure Boost DPU puntano a risolvere le criticità legate alla gestione della sicurezza dei dati e all’ottimizzazione delle risorse nei carichi di lavoro avanzati di AI.
Azure Integrated HSM introduce un modulo di sicurezza hardware (HSM) integrato per proteggere le chiavi crittografiche e garantire operazioni sicure senza comprometterne le prestazioni. Questo chip utilizza acceleratori crittografici specializzati che operano in un ambiente fisicamente isolato, superando i limiti delle tradizionali architetture HSM.
Parallelamente, Azure Boost DPU integra diverse funzionalità hardware in un unico chip per gestire in modo efficiente milioni di connessioni di rete e carichi di lavoro di archiviazione cloud, riducendo il consumo energetico fino a tre volte rispetto ai server tradizionali. Oltre ai nuovi chip, Microsoft ha condiviso aggiornamenti sul raffreddamento e sull’ottimizzazione energetica dei propri data center.
Una nuova unità di raffreddamento a liquido, progettata per gestire le emissioni di calore di sistemi AI su larga scala, e un rack di alimentazione disaggregato sviluppato in collaborazione con Meta, mirano a incrementare la flessibilità e l’efficienza, riducendo al contempo l’impatto ambientale.
Microsoft intende installare Azure Integrated HSM in tutti i nuovi server entro il prossimo anno e sta rendendo disponibili le specifiche delle innovazioni di raffreddamento e alimentazione tramite l’Open Compute Project. Questo sviluppo segna un ulteriore passo nella strategia dell’azienda per ottimizzare ogni livello della sua infrastruttura per supportare le crescenti esigenze dell’AI.
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