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Enel, Piano Strategico 2025-2027. Investimenti a 43 miliardi di euro, il 90% su reti e rinnovabili

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Gli investimenti totali lordi del Gruppo nel Piano 2025-2027 aumentano di 7 miliardi di euro rispetto all’edizione precedente. Enel accelera su reti, rinnovabili ed efficienza. L’AD Cattaneo: “Possiamo così aprire un nuovo capitolo di crescita, che creerà ulteriore valore per gli azionisti e tutti i nostri stakeholder”.

Gruppo Enel, la strategia 2025-2027

Il Piano Strategico 2025-2027 di Enel

Nel corso del 2024 il Gruppo Enel ha registrato una solida performance, che riflette la capacità di raggiungere obiettivi coerenti con il Piano Strategico presentato un anno fa.

Nello specifico, il Gruppo ha sottolineato alcuni punti chiave: il piano di dismissioni è stato completato con successo; il gruppo si è rifocalizzato sui core business e sugli investimenti a più elevata redditività, migliorando la produttività e la struttura del capitale; l’indebitamento è stato ridotto in linea con gli obiettivi previsti, creando le condizioni per una crescita di lungo periodo, sostenibile e più profittevole.

Enel “è ora pronta a iniziare un nuovo capitolo di crescita sostenibile“, come spiegato nel Piano Strategico di Gruppo 2025-2027 presentato oggi ai mercati finanziari e ai media.

All’interno del Piano, si legge, gli investimenti totali lordi ammontano a circa 43 miliardi di euro, “in aumento di circa 7 miliardi di euro rispetto al documento precedente“. In particolare, è precisato, si prevede di destinare 26 miliardi di euro nelle “Reti (+40% rispetto al precedente Piano), di cui circa il 78% in Italia e Spagna, circa il 22% in America Latina.

Una buona fetta delle risorse, circa 12 miliardi di euro, dovrebbero andare nelle “Rinnovabili, con un aumento di capacità pari a circa 12 GW, un migliorato mix tecnologico che prevede oltre il 70% di eolico onshore e tecnologie programmabili (idroelettrico e batterie), arrivando a 76 GW di capacità e incrementando di oltre il 15% la produzione rinnovabile al 2027.

Sulla voce “Clienti” saranno messi 2,7 miliardi di euro, di cui circa l’85% nei Paesi con presenza integrata, offrendo un portafoglio di soluzioni bundled con energia, prodotti e servizi.

L’AD Cattaneo: “Questa strategia ci permette di rivedere al rialzo la politica dei dividendi”

Le azioni manageriali realizzate nell’ultimo anno ci hanno consentito di raggiungere tutti gli obiettivi comunicati ai mercati e di rafforzare la solidità finanziaria del Gruppo: possiamo così aprire un nuovo capitolo di crescita, che creerà ulteriore valore per gli azionisti e tutti i nostri stakeholder”, ha commentato in una nota Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato di Enel.

Tra il 2025 e il 2027, ci concentreremo sulle attività core e sull’allocazione flessibile del capitale, aumentando gli investimenti, principalmente in asset regolati con rendimenti prevedibili, che favoriranno al contempo un’accelerazione della transizione energetica. Continueremo inoltre a migliorare l’efficienza e la redditività, anche attraverso nuove opportunità di business. Questa strategia ci permette di rivedere al rialzo la politica dei dividendi nel periodo di Piano – ha aggiunto Cattaneo – con un dividendo fisso minimo di 0,46 euro per azione, in crescita rispetto a 0,43 euro del Piano precedente e con un potenziale ulteriore incremento fino a un payout del 70% sull’Utile netto ordinario”.

Nel 2027, la società stima che l’EBITDA ordinario aumenti fino a un valore compreso tra 24,1 e 24,5 miliardi di euro e che l’utile netto ordinario cresca fino a un valore compreso tra 7,1 e 7,5 miliardi di euro.

Nel periodo di tempo considerato, è stata rivista al rialzo la politica dei dividendi:con un nuovo DPS fisso minimo annuo pari a 0,46 euro e un potenziale ulteriore incremento fino a un payout del 70% sull’Utile netto ordinario”.

Il contesto energetico e l’elettrificazione

Nei prossimi anni, è sostenuto nel documento, l’elettricità continuerà a svolgere un ruolo di primaria importanza nella transizione energetica, con un aumento dei consumi guidato dall’elettrificazione. In questo contesto, si prevede che le rinnovabili crescano ulteriormente e che i sistemi elettrici continuino ad avere bisogno di tecnologie baseload e di flessibilità per soddisfare la domanda in qualsiasi ora del giorno e ridurre la volatilità dei prezzi.

Le reti di distribuzione continueranno a svolgere il ruolo di abilitatore della transizione energetica e richiederanno maggiori investimenti per accogliere la crescente capacità da fonti rinnovabili, oltre che garantire una maggiore resilienza agli eventi meteorologici estremi, che sono sempre più frequenti e intensi e che, per effetto del cambiamento climatico, sono diventati la nuova normalità.

In questo scenario, sarà necessario definire nuovi assetti dei mercati elettrici e quadri regolatori adeguati per remunerare gli investimenti e sostenere la crescita delle rinnovabili e delle reti.

Le reti, Enel guarda a Italia e Spagna

Come visto, il 78% degli investimenti totali nelle Reti dovrebbe esser allocato in Italia e Spagna, “Paesi caratterizzati da quadri regolatori favorevoli a incentivare gli investimenti“, e circa il 22% sarà allocato in America Latina.

In particolare, si parla di investimenti: in Italia, per oltre 16 miliardi di euro; in Spagna, per circa 4 miliardi di euro; in America Latina, 6 miliardi di euro.

Le rinnovabili

Si stima che la produzione totale di energia rinnovabile del Gruppo aumenterà di oltre il 15% nel periodo di Piano su tutte le geografie, principalmente in Europa e negli Stati Uniti, che contribuiranno per circa il 55% alla produzione totale di energia rinnovabile del Gruppo nel 2027.

Gli investimenti lordi nelle Rinnovabili, da un punto di vista geografico, si legge nel Piano, saranno allocati:

• per circa il 65% in Europa (di cui circa il 34% in Italia e circa il 31% in Iberia), dove si ritiene che i nuovi quadri normativi supporteranno i piani di decarbonizzazione;

• per circa il 35% in America Latina e Nord America.

Efficienza, efficacia e data center

Nel 2027, il Gruppo prevede di ottenere efficienze pari a circa 1,5 miliardi di euro rispetto alla baseline 2022, aumentando l’obiettivo di circa 500 milioni di euro rispetto al Piano precedente, continuando l’ottimizzazione di processi e l’internalizzazione di attività esterne.

Inoltre, efficienze e creazione di valore potranno essere ottenute anche attraverso l’innovazione e nuovi modelli di business.

Nello specifico, il Gruppo sta costituendo una NewCo che avrà lo scopo di consolidare gli asset di connessione esistenti e quelli nuovi, sia di proprietà che di terzi, gestendo attività di Operation and Maintenance (O&M) e di costruzione.

Il Gruppo sta definendo modelli di business per generare valore nel settore in forte crescita dei data center, per cui si prevedono soluzioni ottimizzate di connessione alla rete e offerte integrate di energia rinnovabile. I relativi potenziali benefici economici non sono inclusi nel Piano 2025-2027.

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