Il discorso

Commissione Ue, Virkkunen: ‘Per l’80% dipendiamo da tecnologie di paesi terzi’

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Rimandata l'elezione di Henna Virkkunen, la vicepresidente designata per la Sovranità digitale, Sicurezza e Democrazia. Nel suo discorso all'Europarlamento priorità a quantum computing, AI, 6G e difesa con un piano comune per lo Spazio.

Se sarà confermata, il mandato della popolare Henna Virkkunen, la vicepresidente designata per la Sovranità digitale, Sicurezza e Democrazia, non sarà facile. E’ quanto emerge dal suo discorso di conferma all’Europarlamento, che peraltro ha rimandato la conferma dell’elezione così come per il nostro Raffaele Fitto (Coesione) e per la spagnola Teresa Ribera (designata come vicepresidente esecutiva della Commissione europea e commissaria a una Transizione pulita, giusta e competitiva con delega alla Concorrenza) che dovranno attendere ancora.

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 ‘Sulle tecnologie Ue dipende troppo da Paesi terzi. L’80% delle tecnologie proviene al di fuori dell’Unione europea”

Virkkunen di fronte all’Europarlamento ha detto senza mezzi termini che “per l’80% dipendiamo troppo da tecnologie di paesi terzi” e che per questo sarà necessario investire non poco per invertire questo trend e puntare ad una indipendenza tecnologica ancora molto lontana.

Impegno su AI, quantum computing, 6G, cybersecurity. Annunciata una strategia comune per lo Spazio

La situazione è difficile e il ritardo della Ue su diversi versanti è preoccupante. Dall’AI al quantum computing, passando per la cybersecurity per gli ospedali, lo sviluppo del 6G e una strategia Ue per lo Spazio – la Difesa comune sarà uno dei temi centrali del von der Leyen 2 – sono alcuni dei temi toccati nel suo discorso dalla vicepresidente designata che ha rivendicato inoltre la sua ampia esperienza nel settore pubblico in patria, la Finlandia, ribadendo la volontà di semplificare e abbattere le lungaggini burocratiche che pesano sulle nostre aziende.  Annunciata una strategia comune per lo Spazio.

I coordinatori dei gruppi politici delle commissioni Industria (Itre) e Mercato interno (Imco) hanno deciso di posticipare anche la valutazione della vicepresidente designata per la Sovranità digitale, Sicurezza e Democrazia, la popolare Henna Virkkunen. 

Nel suo speech Virkkunen non ha citato né il 5G né i satelliti

Non una parola su Elon Musk.

Virkkunen è rimasta composta durante la sua udienza, mantenendo la concentrazione nonostante le persistenti domande sull’applicazione del DSA e le preoccupazioni sulla potenziale pressione da parte di una futura amministrazione statunitense sulla legislazione digitale dell’UE.

Telecomunicazioni

Affrontando il Digital Networks Act (DNA), Virkkunen ha affermato che questa legislazione era un’opportunità per “ridurre la burocrazia e rendere l’Europa un luogo attraente per gli investimenti” e prepararsi al 6G.

“Non sono molto soddisfatta”, ha detto Virkkunen, riferendosi all’implementazione del toolbox 5G da parte dei paesi dell’UE. Virkkunen ha espresso il suo desiderio di vedere gli stati membri richiedere agli operatori di telefonia mobile di ridurre i rischi delle loro infrastrutture riducendo la dipendenza da prodotti di fornitori ad alto rischio come Huawei e ZTE della Cina.

Quantum Act

Molta enfasi Virkkunen ha messo su un possibile “Quantum Act”, che ha descritto come finalizzato a mettere in comune i ricercatori e gli investimenti quantistici dei paesi dell’UE. L’UE ha fissato un obiettivo a dicembre 2023 per diventare la “Quantum Valley” del mondo.

Durante la sua udienza, ha ripetutamente fatto riferimento all’annunciato EU Cloud and Al Development Act, sebbene non abbia specificato cosa comporterebbe.

Più investimenti per l’AI

Riaffermando la necessità dell’UE di “incrementare gli investimenti nell’IA”, Virkkunen ha sottolineato la sua soddisfazione per l’iniziativa AI factory lanciata a gennaio.

Nel frattempo, sembrava più ambiziosa riguardo al consiglio di ricerca sull’IA, affermando che dovrebbe “attrarre persone da tutto il mondo” e consentire “l’unione delle risorse”.

È anche tornata sui temi della “semplificazione” e del “taglio della burocrazia”. “Chiederò ai miei servizi di elencare tutti gli obblighi di rendicontazione per le nostre industrie e PMI” e “vedrò come possono ridurre questi obblighi”, ha detto Virkkunen. Tuttavia, questo sarà anche compito del suo collega Commissario designato per l’economia e la produttività, l’attuazione e la semplificazione, Valdis Dombrovskis.

Come menzionato nelle sue risposte scritte, ha ripetuto che si sarebbe impegnata a un’applicazione “rigorosa e rapida” delle nuove leggi digitali dell’UE, in particolare la legislazione sulla moderazione dei contenuti del Digital Services Act (DSA) e la legge antitrust dell’UE del Digital Markets Act (DMA).

Il DSA che mette sotto torchio Musk Il DSA potrebbe diventare più difficile da implementare dall’elezione di Donald Trump come 47° presidente degli Stati Uniti martedì scorso. Virkkunen ha risposto ad almeno cinque domande sulle imminenti difficoltà di implementazione, poiché Trump ha promesso di dare al proprietario del social media X, Elon Musk, un incarico di gabinetto.

Musk è noto per avere regolari litigi con i commissari dell’UE sui suoi social media. La politica finlandese non ha svelato né detto come si aspetta di resistere alle future pressioni dell’amministrazione statunitense, ma ha ribadito che alla fine la legge dell’UE prevede procedure di infrazione e multe in caso di inadempienza.

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