Generative AI Insights è la rubrica curata da Recomb, il think tank dedicato all’esplorazione dell’impatto e del potenziale dell’AI generativa in vari aspetti della vita umana. Recomb studia l’AI generativa da tutte le angolazioni: professionale, etica, tecnica, legale, economica, ambientale, sociale, educativa e culturale. Per leggere tutti gli articoli della rubrica Generative AI Insights su Key4biz clicca qui..
A fronte dell’aumento delle minacce rappresentate dai droni commerciali armati, l’esercito degli Stati Uniti sta valutando l’impiego di mitragliatrici avanzate dotate di AI, come il sistema Bullfrog di Allen Control Systems (ACS), per difendere le truppe dislocate all’estero.
Presentato all’evento Technology Readiness Experimentation (T-REX) del Dipartimento della Difesa, questo sistema integra una mitragliatrice M240 con sensori di precisione e AI avanzata, consentendo di individuare e abbattere droni a breve distanza con accuratezza eccezionale.
L’automazione permette al Bullfrog di tracciare e mirare autonomamente, sebbene il controllo di fuoco resti attualmente vincolato a un operatore umano. Il Bullfrog, compatto e trasportabile, si propone come alternativa economica rispetto a tecnologie di difesa costose come i missili o le armi a energia diretta.
Utilizzando proiettili tradizionali, il sistema risulta meno oneroso e adatto a piattaforme mobili, rafforzando così le capacità di difesa in contesti difficili e mutevoli, come i teatri mediorientali. Questa tecnologia potrebbe segnare un punto di svolta, permettendo alle forze statunitensi di rispondere efficacemente a minacce aeree di piccole dimensioni.
L’adozione di tale sistema solleva tuttavia interrogativi etici sull’eventuale futuro utilizzo di armi completamente autonome, un dibattito cruciale per lo sviluppo delle strategie militari future.
I vertici della Difesa puntano a implementare una rete di difesa autonoma contro i droni, in linea con l’iniziativa Replicator, che mira a garantire soluzioni difensive agili, efficaci e scalabili contro minacce sempre più sofisticate e frequenti.
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YouTube sperimenta remix musicali creati dall’AI
YouTube ha avviato una nuova sperimentazione che consente ai creator di utilizzare l’AI per “restylizzare” brani musicali autorizzati nei propri Shorts.
In questo progetto pilota, un numero limitato di creator può selezionare un brano, descrivere come vorrebbe modificarne elementi come il genere o l’umore, e generare una versione personalizzata di 30 secondi utilizzabile nel contenuto.
Questa nuova funzione, parte della Dream Track AI di YouTube, fornisce un modo creativo per personalizzare le colonne sonore, mantenendo al contempo il riconoscimento del brano originale, con l’attribuzione visibile nei crediti del brano e nella pagina dedicata agli Shorts. Il programma permette di creare brani usando anche le voci sintetizzate di artisti che hanno aderito, come Charlie Puth, Charli XCX, Demi Lovato e John Legend.
Sebbene YouTube non abbia ancora rivelato i dettagli completi sui brani disponibili o sui partner tra le etichette discografiche, si sa che ha avvicinato importanti label per discutere della possibilità di utilizzare i loro cataloghi per addestrare i modelli AI.
L’iniziativa riflette l’intenzione di YouTube di ampliare il coinvolgimento dei creator, offrendo strumenti avanzati per aumentare l’attrattività dei contenuti e innovare nel campo della musica generata dall’AI.
Tuttavia, il programma solleva interrogativi riguardo alla tutela della proprietà intellettuale e alla gestione dei diritti d’autore, in quanto l’inclusione di AI nell’industria musicale è un tema delicato e di ampio dibattito.
Questa fase sperimentale rappresenta un tentativo significativo per differenziare la piattaforma nel panorama della produzione musicale generativa, distinguendosi da altri strumenti come gli assistenti vocali generativi e i remix automatizzati disponibili su piattaforme concorrenti.
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