La FCC pronta ad aprire il mercato tlc ai big di internet. Presto nuove regole per network ‘aperti’

di Alessandra Talarico |

Stati Uniti


Comunicazioni wireless

L’industria hi-tech statunitense potrebbe mettere a segno un punto molto importante nella battaglia per la libera concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni. Pare infatti che la Federal Communications Commission (FCC) abbia deciso di rivedere le regole che governano il mercato delle comunicazioni mobili, destinando nuove frequenze radio – quelle lasciate libere dal passaggio alla tv digitale – alla trasmissione wireless.

 

Una decisione da sempre invisa ai grandi nomi della telefonia tradizionale –AT&T, Verizon Communications – ma che fa ben sperare i grandi nomi dell’hi-tech come Google, Skype, eBay o Yahoo! che da tempo ormai premono sul regolatore affinché renda disponibili nuove frequenze radio per la realizzazione di una rete ‘aperta’ che permetta all’utente, come avviene in Europa, di usare il dispositivo mobile o i software che preferisce, non quelli imposti dall’operatore di rete.

 

Due porzioni di spettro – da 11 megahertz ciascuna, su un totale di 60 megahertz – dovrebbero dunque essere messe all’asta con l’obbligo di accesso aperto e potranno essere vendute in blocchi separati o unite per creare una rete nazionale. Altri 38 megahertz saranno venduti senza obbligo di open access, per un introito previsto di circa 15-20 miliardi di dollari.

 

Le compagnie che vogliono fornire servizi a banda larga wireless o di telefonia mobile, hanno bisogno di spettro che permetta loro di trasportare i segnali senza bisogno di essere connessi a una rete fissa.

Le web company come Google chiedono da tempo alla FCC nuove regole che permettano ai vendor e agli utenti finali di utilizzare qualsiasi dispositivo o applicazione mobile sullo spettro licenziato, ma gli operatori tradizionali si sono sempre opposti di cedere su questo punto, temendo di perdere la loro egemonia dopo i soldi spesi per la costruzione dei network.

 

Imponendo l’obbligo dell’accesso aperto, i titolari dello spettro avranno meno controllo sui dispositivi, le applicazioni e i servizi fruibili attraverso le loro reti: al momento, infatti, gli operatori hanno l’ultima parola su quale telefonino o servizio a banda larga può essere usato sulla loro rete e spesso utilizzano questo privilegio per bloccare i vendor e i fornitori di contenti e servizi con contratti esclusivi.

 

Un’apertura, quella voluta dal presidente della FCC, Kevin Martin, che potrebbe dunque radicalmente trasformare il mercato mobile e della banda larga statunitense, e che è al centro del dibattito relativo alle regole che disciplineranno l’asta, che dovrebbero essere rese pubbliche entro la fine del mese.

 

L’attesa ora è tutta puntata sulle mosse dei giganti del web: Google, tra i maggiori sostenitori della realizzazione di network ‘aperti’, non ha ancora deciso se partecipare all’asta per poi realizzare una rete wireless.

Sul blog, uno dei legali della società fa sapere che Google sarebbe interessata all’acquisto delle frequenze ma ha anche aggiunto che “è chiaro che gli incumbent avranno vantaggi strutturali difficili da superare”.

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