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Raffaele Fitto, l’audizione all’Europarlamento: “Inclusione territoriale anche con il digitale”. Rinviato il voto finale

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Il vicepresidente esecutivo designato per coesione e riforme Raffaele Fitto alla prova della commissione Affari regionali (Regi) del Parlamento europeo. Al centro dell’audizione le politiche di coesione e le sfide che attendono la nuova Commissione europea presieduta da Ursula von der Leyen, dal digitale allo sviluppo dei territori, con una maggiore flessibilità nel portare avanti le politiche ambientali e climatiche. Il voto finale rinviato dai coordinatori della commissione "a data da destinarsi".

La diretta streaming dell’audizione al Parlamento europeo di Raffaele Fitto

L’audizione di Fitto in commissione Affari regionali (Regi) del Parlamento europeo

Stamattina nell’aula della commissione Affari regionali (Regi) del Parlamento europeo si sta tendendo l’audizione finale di conferma del vicepresidente esecutivo designato della Commissione europea, Raffaele Fitto.

Un’audizione difficile, che vedrà diverse forze politiche, soprattutto verdi, riformisti, liberali e conservatori temono che la sua appartenenza a Fratelli d’Italia possa spostare gli equilibri politici della Commissione europea troppo a destra. I socialisti sembrano più indecisi e questo sta creando una spaccatura, ma l’esito dell’audizione si sarà solo a fine giornata.

I voti della destra e del centrodestra potrebbero essere più che sufficienti per consentire a Fitto di passare l’audizione. A decidere il suo destino, dopo tre ore di domande a raffica, saranno i coordinatori della commissione Regi (Sviluppo Regionale): uno per ogni famiglia politica. Se due terzi di loro danno luce verde, la strada di Fitto verso la Commissione europea è spianata.

Voto finale slitta a data da destinarsi

Secondo fonti parlamentari, all’interno della cosiddetta ‘maggioranza Ursula’ si sarebbe vicini a un accordo secondo il quale in questa ultima giornata di audizioni – tra le quali quella di Raffaele Fitto – i giudizi delle Commissioni verrebbero unificati ed espressi solo alla fine, non come è accaduto nei giorni scorsi, subito dopo ogni singola audizione.

Ma i coordinatori della commissione Affari Regionali dell’Eurocamera hanno alla fine optato per un rinvio a “data da destinarsi per la valutazione dell’audizione di Raffaele Fitto come vicepresidente della Commissione Ue, hanno spiegato all’Ansa fonti parlamentari. 

Stessa sorte per la valutazione relativa alla candidata a Alto Rappresentante Ue, Kaja Kallas.

La decisione è da considerarsi in linea con l’intesa raggiunta all’interno della maggioranza Ursula per il congelamento del voto su tutti e sei i vicepresidenti esecutivi in pectore.

L’Europa casa comune, lavorare per il bene dei cittadini

Il modo migliore per andare avanti è avere un dialogo aperto e costruttivo nonostante opzioni politiche diverse: le nostre diverse storie sono la nostra forza. L’Europa è casa nostra: abbiamo la responsabilità comune per lavorare a favore del benessere dei nostri cittadini“, ha detto il commissario designato Raffaele Fitto, nel corso della sua audizione al Parlamento europeo.

Lavorerò per consentire agli Stati membri di realizzare le riforme previste dai Pnrr nazionali entro il 2026“, ha quindi dichiarato Fitto. “Il Recovery fund ha stimolato l’economia dopo la crisi della Covid. Anche gli investimenti pubblici sono aumentati e i prefinanziamenti nell’ambito dello strumento hanno svolto un ruolo fondamentale nell’avviare la ripresa dell’Ue. In qualità di vicepresidente esecutivo, lavorerò a stretto contatto con la Commissione per l’economia e la produttività del prodotto per consentire agli Stati membri di realizzare riforme e investimenti entro il 2026. Questa è la nostra responsabilità collettiva“.

I tre pillar della coesione: autonomie locali, governance multilivello e risposta alla sfida climatica, digitale e demografica

Abbiamo bisogno di una politica di coesione basata su tre punti: riallacciare il rapporto con le autonomie locali con scelte che guardino i singoli territori. Poi avere una governance multilivello e il partenariato. Infine la politica di coesione deve rispondere alle nuove sfide come quella climatica, digitale e demografica“, ha detto Fitto.

Parlando del Quadro finanziario pluriennale: “La politica di Coesione è circa un terzo dell’attuale bilancio pluriennale. Deve rimanere centrale nel prossimo Qfp ed essere adeguatamente finanziata. Deve essere meglio allineata alle priorità dell’Unione, preservando al contempo i suoi principi fondamentali di approccio basato sul luogo, governance multilivello e partenariato. Per tutte queste ragioni, dovremmo lavorarci insieme. Se confermato – ha dichiarato il vicepresidente esecutivo designato – mi impegno a lavorare fianco a fianco con voi nei prossimi mesi durante la discussione sul prossimo Qfp e anche per la prossima revisione di medio termine degli attuali programmi, dove parlerò con gli Stati membri“.

Trasporti e turismo più sostenibili a livello ambientale

In stretta collaborazione con il commissario o la commissaria per i Trasporti sostenibili e il turismo, sosterrò gli sforzi volti ad allineare le politiche dell’UE alle esigenze regionali. Ciò garantirà che le sfide specifiche di ciascuna regione siano affrontate e promuoverà nel contempo la crescita economica, l’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale. Insieme, mobiliteremo i finanziamenti dell’UE per favorire le trasformazioni verde e digitale di entrambi i settori, rendendoli più resilienti e adeguati alle esigenze future. Faremo in modo che gli investimenti nei trasporti sostenibili e nel turismo trovino un equilibrio tra le dimensioni economica, sociale, culturale e ambientale, consentendo alle regioni di integrarsi facilmente nel mercato unico e di sbloccare il proprio potenziale economico, sostenendo nel contempo gli obiettivi climatici e di coesione territoriale dell’UE e migliorando la qualità dell’ambiente”, ha detto Fitto.

Investire nella connettività dei territori

I territori vanno aiutati migliorando i livelli di connettività, con forti investimenti nella digitalizzazione. Solo così le giovani generazioni saranno sempre collegate con il resto d’Europa e del mondo. Investimenti che dovranno essere mirati sul potenziamento di attività produttive, anche tradizionali, di questi territori”, ha affermato Fitto.

E questo, ha proseguito, vale anche per le regioni più remote e le isole. La politica di coesione della prossima Commissione europea dovrà essere “focalizzata sulle isole, sulle regioni remote e sulle aree rurali“, oltre che sulle aree urbane. “E’ molto importante – ha commentato Fitto – lavorare per un ruolo centrale dei territori, perché solo guardando le specificità possiamo comprendere quanto siano necessarie le scelte da mettere in campo. La politica di coesione deve dare risposte a queste nuove domande. Penso che insieme si possa fare un ottimo lavoro in questa direzione“.

Coesione per rafforzare la nostra azione sul clima

La politica di coesione dell’Unione europea serve per raggiungere i nostri obiettivi climatici concordati“, ha detto il commissario designato. “La politica di coesione va semplificata, deve essere più flessibile e trasparente: corrisponde a un terzo del bilancio pluriennale e deve essere finanziata in modo adeguato“, ha aggiunto.

Transizione giusta

In risposta alle domande sugli sforzi volti a rafforzare le regioni rurali colpite dallo spopolamento e dalla fuga di cervelli, Fitto sottolinea l’importanza di garantire un’occupazione di alta qualità, la capacità amministrativa locale, le infrastrutture, anche digitali, e i servizi pubblici in ogni regione. Si è inoltre impegnato a sostenere lo sviluppo dei talenti e le opportunità di lavoro e ad accelerare l’attuazione del Fondo per una transizione giusta.

Transizione verde, serve flessibilità

Riguardo all’impegno per il Green Deal, Fitto ha spiegato: “Sono qui per dimostrare la mia affidabilità sugli impegni europei, quindi il mio ruolo sarà quello di attuare nella collegialità della Commissione europea le scelte che saranno assunte in questo senso. Esiste un tema collegato anche al cambiamento di carattere generale del sistema economico sociale degli accadimenti. Noi siamo andati incontro a una grave crisi energetica con l’invasione dell’Ucraina. La Commissione europea ha prontamente messo in campo un provvedimento importante come il RepowerEu. E’ stato un elemento di integrazione. Non dobbiamo avere una rigidita’ degli approcci, dobbiamo essere in grado di capire l’evoluzione complessiva. Gli obiettivi finali sono sicuramente degli obiettivi da garantire, per i quali io non ho alcuna difficolta’ a confermare la mia posizione – ha affermato Fitto – ma è evidente che nel corso della realizzazione ci possono essere situazioni per le quali magari adeguare a scenari nuovi, perchè la rigidità non ci porta da nessuna parte. Tutta la discussione che stiamo facendo fino a oggi e’ proprio collegata al tema della flessibilità, perchè questo è un tema centrale“.

Prossimi passi

Il presidente della commissione e i coordinatori dei gruppi politici si riuniranno dopo l’audizione per valutare le prestazioni e le qualifiche del commissario designato. Sulla base delle raccomandazioni delle commissioni, la Conferenza dei presidenti (la Presidente del PE Metsola e i presidenti dei gruppi politici) effettuerà la valutazione finale e dichiarerà chiuse le audizioni il 21 novembre.

Una volta che la Conferenza dei presidenti avrà dichiarato chiuse tutte le audizioni, le lettere di valutazione saranno pubblicate.

L’elezione da parte dei deputati al Parlamento europeo dell’intero collegio dei commissari (a maggioranza dei voti espressi, per appello nominale) è attualmente prevista durante la sessione plenaria del 25-28 novembre a Strasburgo.

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