“Quattro Comuni italiani su cinque sono favorevoli alla smart mobility, ma poi nel 40% dei casi registriamo dinieghi e problemi nella realizzazione di nuove torri nell’ambito del ‘Piano Italia 5G’: Questo è un paradosso che va superato per dispiegare tutti i vantaggi di una copertura capillare del territorio in 4G e 5G”. Lo ha detto Michelangelo Suigo, Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità di INWIT, intervistato a margine del suo intervento a ComoLake 2024 – The Great Challenge, nel panel “Trasporti e logistica tra intermodalità e sensoristica delle reti”.
“Con oltre 24mila torri dislocate capillarmente sul territorio italiano (una torre ogni tre km, che diventa ogni 5-600 metri in città) e oltre 500 coperture dedicate per location indoor DAS (Distributed Antenna System), INWIT ha infrastrutture digitali e condivise che abilitano la connettività 4G e 5G multi-operatore in quasi 5.000 km di autostrade, 1.000 km di gallerie stradali e autostradali, 900 km di TAV e oltre 40 km di metropolitane italiane, come la linea M4 di Milano, prima metropolitana completamente coperta dal 5G in Italia”, ha detto Suigo.
“La Smart Mobility aiuterà a ripensare i trasporti della vita di tutti i giorni – ha aggiunto Suigo -, ma questo sarà possibile solo se le sfide legate all’implementazione di queste infrastrutture saranno accompagnate anche dagli enti locali. L’espansione delle reti mobili e l’installazione di nuove torri richiedono che le importanti semplificazioni normative già adottate a livello nazionale siano recepite in tutti i territori e comuni. Perché, ad esempio, l’esecuzione degli interventi del Piano Italia 5G – Densificazione del PNRR nelle aree in digital divide, sta registrando oltre il 40% di dinieghi e ostacoli”.
Una ricerca dell’Osservatorio “Connected Car & Mobility” della School of Management del Politecnico di Milano ha evidenziato che, a fine 2023, in Italia si contano 16,9 milioni di auto connesse, il 42% del parco circolante, uno ogni quattro abitanti.
Il tema Smart Mobility è considerato fondamentale o molto rilevante da più di quattro comuni italiani su cinque (83%) con popolazione superiore ai 15mila abitanti.