L’impegno fa parte del programma CEF Digital in corso della Commissione, il cui obiettivo principale è supportare e catalizzare gli investimenti, pubblici e privati, nelle infrastrutture di connettività digitale di comune interesse europeo.
In cima alla lista per i finanziamenti ci sono le reti. E non potrebbe essere altrimenti, visto l’obiettivo della Commissione per il 2030 di fornire sostanzialmente a tutti in Europa una copertura di rete 5G e gigabit entro la fine del decennio.
5G, priorità Ue: Progetti su larga scala, edge e cloud
In particolare, la Commissione sta cercando di cofinanziare progetti su larga scala che spingeranno l’implementazione di reti gigabit e 5G autonome, nonché l’integrazione di capacità di edge cloud e computing in settori verticali come sanità, produzione, trasporti e logistica.
Anche le reti backbone vengono prese in considerazione; la Commissione sta parlando di nuove implementazioni e aggiornamenti significativi, esaminando i cavi sottomarini e il calcolo quantistico. Il terzo filone del programma riguarda l’implementazione di quelle che la Commissione definisce piattaforme digitali operative per le infrastrutture di trasporto o energetiche.
“Migliorare la nostra connettività è di importanza strategica nell’UE. E con questo secondo programma di lavoro puntiamo a connettere più cittadini e aziende e a lanciare infrastrutture di connettività più innovative”, ha detto Margrethe Vestager, vicepresidente esecutivo per un’Europa adatta all’era digitale, in una dichiarazione preconfezionata.
Le aziende desiderose di assicurarsi una parte dei finanziamenti dell’UE non dovranno aspettare a lungo… fino all’apertura del prossimo round del concorso, cioè; l’effettiva assegnazione dei finanziamenti di solito richiede tempo.
La Commissione ha affermato che lancerà il quarto bando di finanziamento nell’ambito del CEF Digital “nei giorni successivi”, invitando le parti interessate a partecipare a eventi informativi sulle priorità del programma e sugli aspetti pratici del processo di assegnazione.
Un anno per conoscere i vincitori
Se i bandi precedenti sono un indicatore, ci vorrà quasi un anno prima di sapere chi ha avuto successo.
La Commissione ha annunciato i risultati del suo secondo bando alla fine dell’anno scorso, selezionando 42 progetti su 69 proposte presentate il marzo precedente. In quel bando, sono stati stanziati 260 milioni di euro, la quota maggiore è andata a Infraestruturas de Portugal per Atlantic CAM, un sistema via cavo progettato sia per le comunicazioni che per le capacità di sensori che collega il Portogallo continentale con le Azzorre e Madeira.
Il terzo bando si è chiuso a febbraio, dopo aver attirato 74 proposte da aziende e consorzi a fronte di una quota di 241 milioni di euro. Le proposte sono state suddivise in tre aree:
- copertura 5G lungo i corridoi di trasporto;
2. 5G ed Edge per le comunità intelligenti;
3. e connettività backbone per i Digital Global Gateway.
All’epoca la Commissione ha detto che avrebbe valutato le proposte in vista della pubblicazione dei risultati in autunno, ma finora non ci sono state novità.
Connecting Europe Facility
CEF Digital fa parte del più ampio Connecting Europe Facility e ha un budget totale di 2,07 miliardi di euro, sebbene la Commissione faccia spesso riferimento anche a un fondo di 1,6 miliardi di euro per le sovvenzioni CEF Digital, il che confonde un po’ le acque.
Questo ultimo investimento da 865 milioni di euro è già contabilizzato in quel budget complessivo, quindi non si tratta di un nuovo investimento in quanto tale. Si tratta piuttosto di un caso in cui la Commissione Europea spinge con i suoi piani di spesa per le infrastrutture digitali. Il progresso è sempre una buona cosa, ma con il 2030 ormai sempre più vicino, Bruxelles dovrebbe accelerare l’assegnazione dei fondi.