Vodafone punta sulla banda larga: nel mirino gli asset spagnoli e italiani di Tele2?

di Alessandra Talarico |

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Vodafone sta proseguendo il suo percorso verso la trasformazione da compagnia mobile in provider totale di comunicazione. Stando a quanto riportato dal quotidiano britannico Financial Times, il gruppo guidato da Arun Sarin starebbe valutando l’acquisizione delle infrastrutture di rete fissa dell’operatore svedese Tele 2 in Italia e Spagna.

 

Se infatti gli operatori mobili sono sempre più impegnati nell’offerta di servizi a banda larga in grado di offrire agli utenti la possibilità di navigare il web dal telefonino, la banda larga di Vodafone non vuole essere rappresentata soltanto dall’Hsdpa – meglio noto super 3G – ma anche da un’offerta fissa.

 

Dopo aver fatto il suo ingresso nel mercato della banda larga fissa nei principali mercati europei – Germania, Spagna, Italia e Gran Bretagna – con il servizio Vodafone Casa, la società prosegue dunque con una strategia volta ad allargare la portata dei servizi e a fidelizzare un’utenza sempre più confrontata a offerte convergenti.

 

Le offerte Vodafone Zuhause in Germania e Vodafone Casa in Italia – che permettono a un utente che effettua una telefonata col cellulare in prossimità di casa di pagarla allo stesso costo di una fatta dalla rete fissa – non verranno archiviate, ma sviluppate per arricchire ulteriormente la gamma di servizi nel portfolio del gruppo.

 

Lo scorso anno la filiale italiana del gruppo ha siglato un accordo con Fastweb, lanciando una serie di nuovi servizi intergrati e offerte convergenti – Vodafone Casa Fastweb e Vodafone Infinity Fastweb – indirizzati alla clientela business e ai privati che utilizzano i servizi delle due aziende.

 

In Gran Bretagna, il gruppo leader mondiale nelle comunicazioni mobili ha siglato un accordo con BT Wholesale per fornire servizi broadband da linea fissa; in Germania viene invece utilizzata la rete di Arcor.

 

Non è ancora chiaro – ha spiegato il quotidiano della City – se questi accordi commerciali verranno abbandonati in caso di chiusura positiva dell’operazione.

 

Quest’anno Vodafone ha anche stretto sul mercato italiano diversi accordi per la telefonia mobile virtuale: con la catena di grande distribuzione Carrefour, con Poste Italiane e con l’incumbent britannico BT Group.

 

Il mercato italiano delle reti fisse in affitto vale 4,4 miliardi di euro e la società non può lasciarsi sfuggire l’occasione di diversificare le proprie offerte, su un mercato improntato sempre più alla convergenza.

Sarà dunque la banda larga fissa, assieme ai nuovi servizi di comunicazione home e office, a bilanciare nei prossimi anni le perdite legate alla riduzione dei profitti dei servizi voce su rete mobile.

 

Tant’è che la società aveva tentato il colpo anche lo scorso anno, quando aveva presentato un’offerta per rilevare il service provider internet spagnolo Ya.com da Deutsche Telekom. L’incumbent tedesco ha poi ceduto la società a France Télécom, da cui ha acquisito la filiale mobile olandese.

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