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L’AI può (per lo più) superare i CEO umani, ma il futuro della leadership è ibrido. Lo studio dell’Università di Cambridge

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L'intelligenza artificiale generativa ha il potenziale per "superare significativamente" i CEO umani in compiti basati sui dati come il design di prodotti e il marketing. Lo studio dell'Università di Cambridge.

L’intelligenza artificiale generativa ha il potenziale per “superare significativamente” i CEO umani in compiti basati sui dati come il design di prodotti e il marketing.

Lo rivelo un nuovo esperimento condotto dall’Università di Cambridge ha messo luce importanti questioni sul futuro della leadership aziendale. I risultati, pubblicati in un recente articolo della Harvard Business Review, hanno evidenziato come modelli di AI hanno superato i partecipanti umani nella presa di decisioni strategiche che coinvolgono la redditività e la quota di mercato, ma falliscono nel gestire interruzioni imprevedibili come eventi black swan (cigno nero).

L’esperimento

Nel dettaglio, l’esperimento, condotto da febbraio a luglio 2024, ha coinvolto 344 partecipanti, tra cui dirigenti senior di una banca dell’Asia meridionale e studenti universitari. Il centro dello studio era una simulazione gamificata del settore automobilistico, basata su dati reali di strategie di prezzo, tendenze di mercato e eventi economici globali come la pandemia di COVID-19. L’ultimo “partecipante” era GPT-4, il modello linguistico avanzato di OpenAI.

I risultati hanno rivelato che l’AI ha superato i partecipanti umani in numerose aree chiave della gestione aziendale. Hamza Mudassir, uno dei ricercatori, ha dichiarato a Business Insider che l’AI ha ottenuto prestazioni superiori in metriche cruciali come redditività, design del prodotto, gestione dell’inventario e ottimizzazione dei prezzi.

L’AI supera i CEO in redditività, design di prodotto e ottimizzazione dei prezzi

Nonostante ciò, l’esperimento ha anche messo in luce un significativo punto debole dell’AI: la sua incapacità di gestire efficacemente gli “eventi cigno nero”, ovvero situazioni imprevedibili e ad alto impatto come una pandemia. Una lacuna che ha portato a un risultato inaspettato: l’AI è stata “licenziata” più rapidamente da un consiglio di amministrazione virtuale rispetto ai suoi omologhi umani.

“L’AI non ha avuto successo nella sopravvivenza all’interno del C-suite semplicemente perché non era molto brava a gestire cambiamenti improvvisi o che richiedono un nuovo modo di pensare,” ha spiegato Mudassir.

A parte questa limitazione, i ricercatori hanno sottolineato che le prestazioni dell’IA sono state così impressionanti da non poter essere ignorate nelle strategie aziendali future. Mudassir afferma che in futuro, i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) potrebbero essere specificamente calibrati per aziende specifiche con dati in tempo reale.

Un’applicazione particolarmente interessante dell’IA emersa dallo studio è il “war gaming” aziendale. Si tratta dell’utilizzo di molteplici LLM per rappresentare diversi stakeholder come concorrenti, legislatori o attivisti, oltre che a testare l’impatto di determinate decisioni.

“Fino ad oggi, non ci sono state poche o nessuna prova empirica su come l’AI si comporterebbe come CEO in scenari del mondo reale, in particolare quando confrontato con la presa di decisioni umana in condizioni simili”, afferma lo studio.

“La lezione principale è questa: nonostante le sue prestazioni impressionanti, l’AI non può assumersi la piena responsabilità di un CEO nei mercati che servono gli umani. Invece, può migliorare significativamente il processo di pianificazione strategica e aiutare a prevenire costosi errori.”

Per i CEO il futuro della leadership è ibrido

L’articolo afferma che l’impressionante dimostrazione di AI nell’esperimento ha implicazioni di ampia portata: “La crescita dei ‘CEO artificiali’ potrebbe interrompere la consulenza strategica tradizionale e i dipartimenti interni di strategia. Aziende come McKinsey potrebbero trovare i loro servizi integrati – o addirittura sostituiti – da sistemi AI adattati agli ecosistemi dei loro clienti.”

“Il vero rischio per i CEO umani? Aggrapparsi all’illusione che noi soli terremo le redini in futuro. Il futuro della leadership è ibrido – dove l’AI complementa i CEO umani concentrandosi su visione, valori e sostenibilità a lungo termine. I CEO che prospereranno saranno quelli che padroneggeranno questa sinergia, sfruttando l’AI non come un concorrente ma come un partner nella presa di decisioni.”

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