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Spazio, il Politecnico di Torino inaugura l’unico master internazionale in Europa per progettisti dell’esplorazione spaziale

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L'obiettivo del Master è formare ingegneri e fisici in grado di sviluppare sistemi e missioni spaziali che prevedono la presenza umana a bordo dal concetto iniziale alla progettazione, all'assemblaggio e alla verifica, fino al lancio e alla gestione delle operazioni.

La Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino apre le iscrizioni per la nuova edizione del Master di II livello in SpacE Exploration and Development Systems (SEEDS), rivolto a laureati e laureate che intendono lavorare nella progettazione delle future missioni di esplorazione spaziale.  

Si tratta dell’unico master internazionale in Europa focalizzato sull’esplorazione umana e robotica dello spazio: obiettivo del SEEDS, infatti, è formare ingegneri e fisici in grado di sviluppare sistemi e missioni spaziali che prevedono la presenza umana a bordo dal concetto iniziale alla progettazione, all’assemblaggio e alla verifica, fino al lancio e alla gestione delle operazioni.

SEEDS è sviluppato dalla Master School del Politecnico di Torino in collaborazione con l’Institut Supérieur de l’Aéronautique et l’Espace (ISAE)l’University of Leicester. Tra i partner ci sono  anche Thales Alenia Space Italia (TAS-I), leader mondiale nelle infrastrutture orbitali con il 50% dei moduli pressurizzati della Stazione Spaziale Internazionale; ALTEC, il centro spaziale per la fornitura di servizi ingegneristici e logistici a supporto della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

Un anno in tre paesi per diventare progettisti dell’esplorazione spaziale – SEEDS è un Master internazionale che dura circa un anno; si svolge tra Italia, Francia, Regno Unito e beneficia del supporto dell’ESA e delle agenzie spaziali delle tre nazioni coinvolte. Gli studenti iniziano frequentando per quattro mesi le lezioni teoriche nel proprio paese di provenienza, con docenze a cura del Politecnico di Torino e di Thales Alenia Space Italia. Nei successivi sei mesi, durante la fase di project work itinerante, gli iscritti lavorano insieme allo sviluppo di una missione trascorrendo due mesi in Italia, due in Francia e due in Regno Unito. È previsto, inoltre, che in ogni nazione gli studenti passino anche due settimane lavorando all’interno dell’agenzia spaziale locale. Al termine di questa formazione gli sbocchi professionali vanno dalle industrie alle agenzie spaziali nazionali (ASI, CNES, UKSA, NASA) ed europea (ESA), ma anche ai centri di ricerca e alle università.

Dalla produzione di propellente sulla Luna al veicolo per viaggiare su Marte: i progetti degli studenti – Tra i project work più interessanti sviluppati dagli studenti nelle edizioni passate del Master c’è, per esempio,  l’ideazione di una missione finalizzata a produrre propellente sfruttando le risorse lunari in-situ: utilizzando sistemi preesistenti, lo scopo è fornire loro il propellente per sostenere la futura esplorazione umana dello spazio. Un altro project work prevede una soluzione innovativa per l’esplorazione di Venere, nello specifico per fare progredire le conoscenze scientifiche attraverso misure multipiattaforma nell’ambiente venusiano e il ritorno di campioni in atmosfera. Alcuni studenti hanno proposto una missione il cui scopo è cercare marcatori di abitabilità sul satellite Europa, studiando caratteristiche e i processi attivi dei mondi acquatici, mentre altri si sono dedicati a progettare un veicolo per trasferire in sicurezza l’equipaggio dalla Terra per una missione di andata e ritorno su Marte.

Le iscrizioni al Master in Space Exploration and System Development sono aperte fino al 6 novembre 2024. In tutto sono previste sette borse di studio: quattro di esse sono finanziate dall’Agenzia Spaziale Italiana e tre sono messe a disposizione dal Politecnico di Torino. Maggiori informazioni su requisiti di iscrizione, modalità del bando e scadenze sono disponibili sul sito ufficiale del Politecnico di Torino.

ll governo italiano investirà 7,2 miliardi di euro nella Space Economy

Entro il 2026 il governo italiano investirà 7,2 miliardi di euro nella Space Economy attingendo anche dai fondi del PNRR e collaborando con progetti dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ed Europea (ESA). Con l’obiettivo di porre l’Italia all’avanguardia nel mercato aerospaziale globale, a giugno 2024 il Consiglio dei Ministri ha inoltre approvato la prima legge quadro nazionale sullo Spazio e la Space Economy: il provvedimento colma un vuoto nell’ordinamento (l’Italia era priva di una regolamentazione sul settore spaziale) e anticipa anche la normativa europea.

L’aerospazio è quindi destinato a diventare uno dei settori più promettenti del futuro italiano, con opportunità sempre maggiori per i talenti che intendono formarsi in un ambito altamente tecnologico e colmo di sfide in materia di innovazione e sviluppo sostenibile.

Spazio: il 3 dicembre la nostra Conferenza

Space & Underwater è il titolo della 1^ edizione della Conferenza internazionale dedicata ai domìni Spazio e Subacqueo, promossa e organizzata dal giornale Cybersecurity Italia.

La nuova sfida tra le grandi potenze è nello Spazio e nelle infrastrutture critiche della dimensione sottomarina? La leadership dell’Italia nello Spazio e nelle politiche del mare si sta affermando e consolidando. Come può il nostro Paese giocare un ruolo da protagonista nella Space economy e nella dimensione Subacquea, insieme alle aziende strategiche e in partnership con gli alleati internazionali?

Queste sono le due domande principali dell’evento che si terrà a Roma il 3 dicembre 2024 presso i Saloni di Rappresentanza della Caserma dei Carabinieri “Salvo D’Acquisto”, viale di Tor di Quinto – Roma.

Per informazioni 👉 https://www.spaceandunderwater.events/

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