eCall: nuove iniziative europee per rendere le automobili più sicure, pulite ed efficienti

di Alessandra Talarico |

Unione Europea


eCall

La Ue spinge sull’acceleratore per giungere a un accordo con le case automobilistiche europee ed asiatiche volto a integrare il sistema di notifica automatica eCall in tutte le vetture prodotte a partire dal 2010.

 

eCall è un sistema basato sul 112, il numero unico europeo per le emergenze. In caso di incidente grave in qualsiasi parte dell’Europa, l’automobile chiama automaticamente il centro di soccorso più vicino utilizzando il 112. Con questa chiamata vengono comunicate le informazioni essenziali sull’incidente – compreso il punto esatto in cui è avvenuto – anche quando non ci sono passeggeri a bordo in grado di rispondere. Le informazioni fornite sul luogo dell’incidente riducono i tempi di reazione dei servizi di soccorso del 50% nelle zone rurali e del 40% nelle zone urbane. Secondo alcune stime ogni anno questo sistema salverà 2.500 vite in Europa e permetterà di limitare le lesioni gravi nel 15% dei casi non fatali.

 

L’iniziativa “Automobile intelligente” lanciata dalla Commissione a febbraio 2006 rientra nella strategia comunitaria i2010 per rispondere all’esigenza di una più ampia diffusione delle nuove tecnologie per rendere le automobili più sicure, pulite ed efficienti.

 

L’iniziativa si pone tre obiettivi: coordinare gli sforzi delle parti interessate, dei cittadini, degli Stati membri e dell’industria per accelerare lo sviluppo e la diffusione di queste tecnologie; sostenere le attività di ricerca e sviluppo a favore di veicoli più intelligenti, puliti e sicuri, con finanziamenti stanziati nell’ambito del 7° programma quadro di ricerca dell’UE (7° PQ) e agevolare la diffusione e l’uso dei risultati della ricerca e far conoscere i vantaggi delle tecnologie e-safety per incentivare i conducenti a richiederle.

 

Nel novembre 2006 la Commissione ha chiesto un maggior impegno per rilanciare il programma e ha quindi invitato gli Stati membri che non avevano ancora sottoscritto il protocollo a seguire l’esempio degli altri Stati membri firmatari, mobilitando le organizzazioni nazionali e ponendo l’adozione del programma fra le priorità nazionali.

 

I sistemi “intelligenti” possono aiutare i conducenti a evitare gli incidenti e anche chiamare automaticamente i servizi di soccorso in caso di scontro. Possono essere utilizzati anche nei sistemi elettronici di gestione del traffico o per ottimizzare il rendimento del motore, migliorando così l’efficienza energetica e riducendo l’inquinamento.

 

“La tecnologia può salvare delle vite, migliorare i trasporti e proteggere l’ambiente – ha dichiarato il Commissario per i media e la società dell’informazione Viviane Reding – e la Ue vuole continuare a fare pressione sulle parti interessate affinché tutti i cittadini possano approfittare di questi sistemi innovativi”.

 

La Commissione chiede dunque agli Stati membri di fissare una data ultima entro la quale i sistemi eCall e il controllo elettronico della stabilità (ESC) siano integrati in tutti i nuovi veicoli.

In base alla proposta avanzata dal Commissario all’Industria Günter Verheugen, il sistema ESC dovrebbe diventare obbligatorio a partire dal 2011.

 

Bisogna perciò fare in modo di abbattere ogni ostacolo a queste innovazioni, innanzitutto liberando le frequenze radio per i sistemi che consentono di ridurre gli incidenti, gli ingorghi e le emissioni di CO2.

 

Le ricerche attuali indicano che l’errore umano è all’origine di quasi il 93% degli incidenti, una percentuale che equivale a circa 200 miliardi di euro o al 2% del PIL dell’UE. Oggi la congestione del traffico interessa il 10% della rete stradale e costa 50 miliardi di euro all’anno, ovvero lo 0,5% del PIL dell’UE – e le ricerche mostrano che fino al 50% del consumo di carburante è dovuto alla congestione del traffico o a tecniche di guida inadatte.

 

Il servizio di chiamata paneuropea di emergenza a bordo dei veicoli, eCall, potrebbe salvare fino a 2.500 vite ogni anno e comportare una riduzione della gravità delle ferite anche del 15%. Il sistema, infatti, potrebbe consentire di ridurre i tempi di reazione agli incidenti del 40% circa nelle aree urbane e del 50% circa nelle zone rurali.

I sistemi ESC, invece, permetterebbero di salvare fino a 4 mila vite umane all’anno e di evitare oltre 100 mila incidenti.

 

La Commissione europea condurrà quest’anno una consultazione per decidere l’opportunità di rendere obbligatori nei nuovi veicoli anche sistemi di assistenza al frenaggio e di prevenzione delle collisioni. Questi ultimi, in particolare, potrebbero aiutare a ridurre il numero di tamponamenti del 60%.

 

La Ue elaborerà anche delle direttive volte a introdurre incentivi fiscali da qui al 2008 per favorire l’adozione di questi nuovi sistemi, mentre per favorire la produzione di autovetture più ‘eco-compatibili’, la Commissione proporrà nel 2008 un piano di sviluppo delle tecnologie più efficace in materia di riduzione delle emissioni di CO2.

 

Secondo un sondaggio di Eurobarometro, gli automobilisti europei attribuiscono una grande importanza alla sicurezza nella scelta di un’auto, ma il costo dei sistemi di sicurezza intelligenti, ritenuto elevato, e la scarsa comprensione dei vantaggi che offrono continuano a rallentare il loro ingresso sul mercato.

 

Il 22 settembre a Versailles avrà luogo una dimostrazione durante al quale il pubblico avrà modo di osservare dei prototipi di veicoli intelligenti e di apprendere i vantaggi di questo tipo di dotazione sulle automobili del futuro.

 

Attualmente, sono 12 gli Stati ue che hanno firmato il protocollo di intesa su eCall elaborato dalla Commissione europea: Germania, Austria, Cipro, Finlandia, Grcia, Islanda, Italia, Lituania, Norvegia, Slovenia, Svezia e Svizzera.

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