Tlc: la Ue sostiene la richiesta francese di unire gli sforzi per ridurre le tariffe delle comunicazioni mobili

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Unione Europea


Viviane Reding

Nell’ambito di una procedura prevista dalla normativa europea delle telecomunicazioni in materia di tariffe di terminazione delle chiamate mobili in Francia, la Commissione sostiene la proposta dell’autorità di regolamentazione francese, la ARCEP (Autorité de Régulation des Communications Electroniques et des Postes), di abbassare ulteriormente le tariffe applicate dagli operatori di telefonia mobile francesi. Per la Commissione la decisione dell’ARCEP costituisce un passo decisivo verso l’applicazione di tariffe che devono riflettere i costi reali. La Commissione sostiene anche la richiesta dell’ARCEP di accomunare gli sforzi in Europa perché quanto prima le tariffe di terminazione di chiamata sulle reti mobili siano calcolate in modo da rispecchiare i costi.

 

“La proposta del regolatore francese di abbassare le tariffe di terminazione delle chiamate mobili, come previsto dalla normativa europea delle telecomunicazioni, è una buona notizia per i consumatori” ha affermato Viviane Reding, Commissario europeo per i media e la società dell’informazione, sottolineando come il provvedimento dell’Authority d’oltralpe

sollevi importanti interrogativi a livello europeo: “è opportuno – si chiede la Reding – ridurre ulteriormente le tariffe di terminazione delle chiamate mobili nell’Unione europea in modo da farle coincidere da ultimo con quelle delle chiamate fisse? Qual è l’equilibrio giusto tra l’interesse dei consumatori e la necessità di investimenti nelle reti mobili? E infine – e forse è questa la domanda più importante – che cosa occorre fare per evitare distorsioni di concorrenza sul mercato interno, dove gli operatori devono pagare tariffe di terminazione delle chiamate mobili molto più alte in certi Stati membri che in altri?”.

 

“Non dimentichiamo – ha aggiunto il Commissario – che l’industria della telefonia mobile sta diventando veramente paneuropea, con operatori spesso attivi in vari paesi dell’Unione”.

“Le decisioni dei regolatori nazionali sono pertanto cruciali e possono influenzare notevolmente la competitività, nel bene o nel male. Mi compiaccio quindi dell’invito delle autorità francesi di regolamentazione di unire gli sforzi tra i regolatori europei perché le tariffe di terminazione delle chiamate mobili siano calcolate in maniera uniforme. La Commissione è pronta a garantire un intervento armonizzato di questo tipo in tutta l’Unione europea e collaborerà da vicino con il gruppo dei regolatori europei per raggiungere al più presto questo obiettivo” , ha concluso la Reding.

 

Il 24 luglio 2007 la ARCEP ha comunicato alla Commissione i provvedimenti adottati sulla terminazione delle chiamate sulle singole reti mobili della Francia metropolitana e nei Dipartimenti di oltremare.

 

Le tariffe di terminazione delle chiamate mobili sono le tariffe all’ingrosso addebitate per la connessione delle chiamate tra una rete mobile e l’altra. Attualmente in tutti i paesi dell’Unione europea le tariffe sono regolate dall’autorità nazionale di regolamentazione delle telecomunicazioni. La tariffa media dell’UE-25 è di 11,4 eurocent al minuto, ma varia dai 2,25 centesimi al minuto a Cipro ai 16,49 centesimi di euro in Polonia.

 

In Francia, le tariffe di terminazione delle chiamate mobili sono già inferiori a quelle di altri grandi paesi dell’Unione europea. Il progetto di misura della ARCEP di abbassare ulteriormente le tariffe in vigore è quindi quanto mai opportuno perché costituisce un chiaro passo verso tariffe che rispecchiano i costi reali. L’aderenza ai costi costituisce, infatti, un principio di base della normativa europea delle telecomunicazioni.

 

Per gli operatori stabiliti nella Francia metropolitana, la ARCEP propone di imporre un tetto massimo del prezzo di 0,065 EUR per Orange e SFR, e di 0,085 EUR per Bouygues Telecom tra il 1° gennaio 2008 e il 30 giugno 2009. Si propongono altre riduzioni anche nei territori di oltremare dove le tariffe di terminazione sono tuttora più elevate rispetto a quelle della madrepatria.

 

Nella sua notifica la ARCEP riconosce tuttavia che le tariffe massime fissate dalle misure in vigore per gli operatori mobili nella Francia metropolitana continuano ad essere superiori al costo di una fornitura efficiente di servizi. Per raggiungere il necessario livello di aderenza ai costi la ARCEP sottolinea la necessità di armonizzare a livello europeo le tariffe di terminazione delle chiamate mobili e i principi su cui si basa il calcolo delle medesime. Secondo la ARCEP un approccio armonizzato è necessario anche per porre fine alle asimmetrie nelle tariffe di terminazione attualmente applicate dai due operatori principali e da Bouygues.

 

La ARCEP sottolinea che l’armonizzazione dovrebbe essere guidata dalla Commissione europea e dai regolatori nazionali nell’ambito del gruppo europeo dei regolatori.

 

Nel commentare l’asimmetria transitoria delle tariffe di terminazione delle chiamate mobili tra Orange e SFR, da un lato, e Bouygues, dall’altro, prevista dalla ARCEP, Viviane Reding ha affermato: “L’asimmetria delle tariffe di terminazione delle chiamate mobili può essere temporaneamente uno strumento efficace per promuovere la concorrenza e incoraggiare gli investimenti da parte di nuovi operatori che fanno il loro ingresso sul mercato, purché vi siano differenze di prezzo oggettive al di fuori del loro controllo.” Secondo la Commissaria tali asimmetrie devono essere seguite secondo una metodologia coerente in tutta l’Unione europea e rivedute regolarmente per essere infine del tutto eliminate.

 

Nel 2004 la ARCEP aveva notificato per la prima volta, ai sensi dell’articolo 7 della direttiva quadro sulle telecomunicazioni, i mercati all’ingrosso per le terminazioni delle chiamate vocali sulle singole reti mobili nella Francia metropolitana e nei dipartimenti francesi d’oltremare.

 

L’attuale seconda serie di notifiche, ricevuta dalla Commissione il 24 luglio 2007, contiene due modifiche di rilievo rispetto alle notifiche precedenti:

 

• innanzitutto la ARCEP propone di aggiornare l’elenco degli operatori delle reti mobili attivi nei dipartimenti d’oltremare. Con la presente misura la ARCEP designa tutti gli operatori mobili come aventi un significativo potere di mercato per quanto riguarda la terminazione delle chiamate nelle loro reti rispettive (Bouygues, Orange e SFR nella Francia metropolitana e otto operatori di reti mobili nei territori d’oltremare);

 

• in secondo luogo la ARCEP intende ridurre le tariffe di terminazione sulle reti mobili modificando gli obblighi in materia di controllo dei prezzi.

 

Nella lettera di osservazioni trasmessa alla ARCEP, la Commissione ritiene che le tariffe di terminazione dovrebbero basarsi sui costi di un operatore efficiente e che il metodo migliore per abbassare le tariffe di terminazione sia la fissazione di tetti massimi di prezzo. La Commissione riconosce che in certi casi un’asimmetria possa essere giustificata da differenze di costi oggettive, al di fuori del controllo degli operatori. Ad esempio, le differenze imputabili all’uso di bande di frequenza specifiche o connesse alla data di ingresso nel mercato potrebbero giustificare l’applicazione di tariffe di terminazione più elevate per un periodo ragionevole di transizione. La Commissione invita la ARCEP a rivedere la propria analisi e l’obbligo di controllo dei prezzi non appena saranno stati fissati principi europei comuni per l’applicazione di ulteriori riduzioni delle tariffe di terminazione sulle reti mobili.

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