WiMax mobile: accordo tra Nokia, Nokia Siemens Networks e Intel per l’interoperabilità di dispositivi e infrastrutture

di Alessandra Talarico |

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Una triplice alleanza in nome dell’interoperabilità dei futuri prodotti WiMax mobile quella siglata da Intel, Nokia e Nokia Siemens Networks, che hanno avviato una collaborazione per garantire che infrastrutture di rete, laptop e ogni dispositivo internet mobile funzioni per il meglio in vista del lancio su larga scala dei primi prodotti consumer, che dovrebbe avvenire per il prossimo anno.

 

Nokia ha inoltre annunciato che i nuovi tablet Pc serie N, in arrivo per il 2008, monteranno i chip Intel denominati “Baxter Peak“, ideati appositamente per i dispositivi mobili e prodotti di elettronica di consumo.

 

Il WiMax mobile renderà disponibile una connessione internet wireless a  banda larga a velocità di diversi megabit e consentirà agli utenti di accedere a ogni tipo di contenuto digitale da qualsiasi dispositivo (Gps, notebook, cellulari e quant’altro).

Bisogna però assicurarsi – hanno spiegato le tre società – che al lancio su larga scala della tecnologia ci sia un numero sufficiente di dispositivi atti a supportarla e, soprattutto, che questi dispositivi funzionino al meglio.

 

Un accordo che in un certo senso rappresenta una conferma di fiducia nei confronti del WiMax mobile da parte della società finlandese, che ha dimostrato nel corso degli anni un atteggiamento contrastante nei confronti della tecnologia.

 

Il gruppo, che è stato fra i membri fondatori del WiMax Forum, aveva a un certo punto deciso di abbandonarlo, quando sembrava che il WiMax fosse solo un rimpiazzo sulle lunghe distanze per le tecnologie Internet a banda larga via cavo e destinato dunque ad aree marginali del mercato.

 

Nokia è quindi rientrata nel Forum nel 2005, quando si cominciava appena a parlare della versione mobile 802.16e, sulla scia di un accordo siglato a giugno sempre con Intel col fine di accelerare lo sviluppo di chip adeguati sia ai dispositivi mobili che ai laptop, oltre che di elaborare le adeguate strategie per implementare infrastrutture di rete in grado di fornire una copertura adeguata e affidabile.

Dopo la standardizzazione di 802.16e da parte dell’IEEE a dicembre 2005 e l’ingresso sul mercato dei  primi chipset completi per la gestione delle comunicazioni nei dispositivi mobili, un nuovo dietrofront: Nokia – pur avendo investito somme ingenti nella tecnologia – annunciava di voler assumere un atteggiamento di stand-by, “almeno fino al 2008”, spiegava allora la società, per potersi rendere conto dell’effettiva evoluzione del mercato.

I dubbi circa le potenzialità del mercato e le difficoltà tecniche sembrano dunque essere nuovamente svaniti in casa Nokia e i frutti di questa nuova alleanza con il re del silicio “permetteranno a chiunque di utilizzare internet – per guardare video, ascoltare musica in streaming o cercare informazioni – in mobilità e senza compromessi sulla qualità dell’esperienza”, ha spiegato il vicepresidente di Nokia Multimedia, Ari Virtanen.

 

I test sui dispositivi e le infrastrutture per verificarne l’interoperabilità e la conformità agli standard sono già iniziati nei laboratori di Sprint’s Herndon, con la collaborazione di diversi vendor, ovviamente interessati a rendere le proprie tecnologie interoperabili con le soluzioni delle tre società.

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