Banda ultralarga

Agcom avvia l’analisi dei servizi di accesso alla rete fissa. Giacomelli replica a Giomi: ‘Inopportuno dimezzare i tempi del procedimento’

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Il commissario Agcom Antonello Giacomelli replica su Facebook alla collega Elisa Giomi, dopo i rilievi da lei avanzati nei confronti del Consiglio, in seguito al via libera all'analisi dei servizi di accesso a rete fissa appena avviata dall'Autorità.

Il commissario Agcom Antonello Giacomelli replica su Facebook alla collega Elisa Giomi, dopo i rilievi da lei avanzati nei confronti del Consiglio, in seguito al via libera all’analisi dei servizi di accesso a rete fissa appena avviata dall’Autorità. In primo luogo, Giomi aveva chiesto agli altri componenti del Consiglio di dimezzare i tempi istruttori del procedimento e di limitare le proroghe a una sola volta. Richiesta che non è stata accolta e il commissario Giacomelli di seguito illustra il perché.

AGCOM ha formalmente avviato il procedimento che punta ad accertare l’effettiva separazione della società della rete da Tim. In base alle risultanze di questo accertamento Agcom deciderà se siano necessari obblighi regolamentari e quali.

Nelle more del procedimento, l’Autorità può adottare provvedimenti d’urgenza, ove ricorrano i presupposti e previa consultazione pubblica, nell’interesse dei richiedenti e del mercato.

Ps

La richiesta avanzata dalla collega Giomi di modificare il regolamento dell’Autorità e stabilire il dimezzamento dei tempi massimi previsti per la conclusione del procedimento era certamente ispirato da un intento condivisibile (quello di favorire la conclusione dell’esame in tempi rapidi) ma il consiglio l’ha giudicata nello stesso tempo inopportuna e inefficace. Inopportuna perché modificare il regolamento generale in relazione ad un caso specifico non è una buona regola; inoltre inopportuno perché la celerità dei tempi non è la prima ma la seconda priorità rispetto alla esigenza assoluta di un esame scrupoloso e attento di ogni aspetto, di ogni implicazione, di ogni effetto della corposa documentazione relativa ad una operazione così complessa ed articolata.

Infine la proposta di dimezzamento dei tempi previsti dal regolamento è inefficace perché i tempi previsti dal regolamento sono i tempi massimi per la conclusione del procedimento ma non vi è certo nessun impedimento a concludere l’iter, se vi sono tutte le condizioni di completezza e chiarezza, in tempi molto più brevi.

Se invece non fossero così solari le condizioni, i tempi del regolamento garantiscono la possibilità di chiarire ed approfondire ogni aspetto.

Perciò il Consiglio ha condiviso l’auspicio dei tempi più rapidi possibili ma sottolineando che questi sono garantiti solo dalla completezza e dalla chiarezza della documentazione e di ogni aspetto della operazione”.

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