AIIP (Associazione Italiana Internet Provider), presieduta da Giovanni Zorzoni, torna alla carica sul bando Italia 1 Giga e sulla consultazione Infratel appena avviata sui civici di prossimità. Dopo la prima segnalazione dello scorso mese di aprile, che di fatto ha stoppato una prima volta la gara a causa dell’emendamento ‘salva Open Fiber’ – poi bloccato da Bruxelles – che consentiva di sostituire civici remoti come le case sparse con civici di prossimità meno costosi, AIIP torna di nuovo a rivolgersi alla Commissione Ue nella persona di Margrethe Vestager, vicepresidente e responsabile Antitrust europea, sulla consultazione Infratel appena avviata sui civici di prossimità della gara Italia 1 Giga.
Chiesta riduzione dei fondi PNRR
In primo luogo, si chiede di ridurre in maniera proporzionale i fondi Ue assegnati agli aggiudicatari Open Fiber e Fibercop, pari a 3,4 miliardi di euro, in funzione del minor numero di civici da coprire con i fondi pubblici, dal momento che, come risulta dalla stampa, dopo la fase di walk in si è constato sul campo che il numero complessivo di civici da coprire è diminuito del 45% perché inesistenti o errati. Questo determina per gli aggiudicatari minori costi da sovvenzionare con fondi pubblici, che dovranno essere proporzionalmente ridotti.
La motivazione
La Commissione UE, secondo la segnalazione dell’AIIP, “dovrebbe garantire che tali somme siano proporzionalmente ridotte a causa della minore spesa richiesta per collegare un numero inferiore di civici a 1 Giga – si legge – In caso contrario, i fondi in eccesso erogati a OF e FC rispetto a quanto necessario per effettuare i collegamenti e coprire il divario digitale UBB nelle Aree Grigie costituirebbero aiuti di Stato illegittimi, distorcendo la concorrenza e proibiti dall’Articolo 107 del TFUE”.
Secondo l’AIIP, piuttosto, se il numero di indirizzi connettibili è ridotto del 45%, anche le risorse da destinare al ‘Piano Italia a 1 Giga’ (circa 3,4 miliardi di euro) dovrebbero essere ridotte. Infatti, tali risorse in eccesso, rispetto ai bisogni necessari per coprire gli indirizzi connettibili esistenti nelle Aree “Grigie,” equivalenti al 55% del totale, potrebbero essere utilizzate da Open Fiber e FiberCop per coprire le Aree “Nere” dove sono state stabilite reti VHCN di operatori concorrenti con risorse economiche e finanziarie private, così costituendo illegittimi aiuti di Stato distorsivi della concorrenza e vietati dall’art. 107 TFUE.
La nuova consultazione sui civici di prossimità
La segnalazione di AIIP arriva dopo che venerdì scorso Infratel aveva avviato la consultazione sui 96mila civici che costituiranno la “base” per la copertura dei civici di prossimità, situati entro 300 metri dai civici indicati in tale elenco che, se coperti, contribuiranno al raggiungimento del numero di civici minimo di cui alla gara, escludendo invece dal computo i civici entro i 50 metri. Poiché tutti i civici di prossimità in consultazione si trovano in regioni che rientrano nei lotti assegnati ad Open Fiber, se ne ricava che solo questo operatore abbia avuto problemi con la copertura cui si era impegnata con l’aggiudicazione della gara Piano Italia a 1 Giga.
Tra l’altro, dalla documentazione allegata da Infratel al “Supplemento” di consultazione, non è neppure dato sapere in base a quali criteri sono stati scelti questi 96mila civici, né se gli stessi siano stati certificati da Infratel.