Francia
I francesi rivelano un controverso rapporto con la Tv mobile e i canali pay della Tv digitale terrestre. Credono, inoltre, d’aver già pagato molto per dotarsi dei televisori HD Ready e adesso vogliono che si dia inizio alle trasmissioni in alta definizione.
E’ quanto emerge da uno Studio di NPA Conseil realizzato su un campione di 977 persone con più di 18 anni. Più precisamente, l’80% sa sicuramente cosa significhi l’acronimo HDTV (High Definition Television) e cosa vuole dire fruire di programmi concepiti con questa nuova tecnologia. Sfortunatamente, però, l’alta definizione tarda a diventare realtà.
Il 40% degli intervistati ha mostrato reale interesse per l’HD, soprattutto per i film, documentari e sport, e desidera in modo particolare di poter vedere col nuovo standard canali come TF1 e CanalPlus.
Il 70% dice di conoscere il principio della TDT pay, ma pochi tra questi mostrano un interesse reale per questo sistema.
Solo il 19% delle persone dotate di televisori con decoder digitale si dicono interessate ai futuri abbonamenti (il prezzo è di 8-11 euro al mese) per i canali Eurosport, Planète, Paris Première, LCI…
Per quanto riguarda la Tv mobile, per i francesi intervistati è tre volte meno nota della Tv ad alta definizione.
Solo il 10% si è dichiarato interessato alla Tv mobile o meglio la TMP (Télévision Mobile Personnelle), come la chiamano i nostri cugini d’oltralpe.
Peggio ancora, solo il 5% sarebbe pronto a pagare per abbonarsi a questo sistema di trasmissione.
Adesso sarà il Consiglio Superiore dell’Audiovisivo (CSA) a dover prendere atto di tutto ciò e far partire i canali in alta definizione, visto che gli utenti attendono già da troppo tempo, mentre i grossi marchi di televisori hanno già puntato tutto sull’HD in Francia.
Intanto il 24 settembre scorso, Christine Lagarde, Ministro dell’Economia, Christine Albanel, Ministro delle Comunicazioni, e Hervé Novelli, Segretario di Stato per le Imprese e il Commercio estero, si sono riuniti per definire lo standard che verrà utilizzato per la trasmissione televisiva su dispositivi mobili.
Verranno proposti il DVB-H (digital Video Broadcasting – Handheld), come richiesto espressamente dalla Ue ai Paesi membri, e 17 canali.
Il CSA conta di fissare una gara a partire da fine ottobre, che in un primo tempo riguarderà solo 15-17 canali.
I principali canali francesi si sono mostrati interessati, ma resta da scegliere il modello economico da adottare, perché, si sa, è quello che farà la differenza.
E a riguardo pare che i differenti player abbiano già qualche divergenza, poiché lo sviluppo delle infrastrutture sarà a loro carico.
Christine Lagarde ha parlato di un piano che consentirà di mettere sul mercato una prima offerta commerciale a partire dalla prossima estate, in concomitanza con le Olimpiadi di Pechino.
In un primo tempo, solo i grandi agglomerati saranno coperti dai servizi di TMP, ma per il 2010 si prevede un grosso ampliamento e un maggiore pluralismo.