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PUN in crescita ad agosto: è il momento di bloccare il prezzo?

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Il valore parziale del prezzo all’ingrosso dell’elettricità ad agosto (aggiornato al 28 agosto) si attesta poco sotto ai 128 €/MWh, grossomodo il 14% in più rispetto al valore di luglio.

Rubrica settimanale Sos Energia, frutto della collaborazione fra Key4biz e SosTariffe. Una guida per il consumatore con la comparazione dei prezzi dell’elettricità, del gas e dell’acqua. Per consultare tutti gli articoli, clicca qui.

Il mese di agosto ha fatto registrare un PUN (Prezzo Unico Nazionale) in crescita rispetto ai mesi precedenti: il prezzo all’ingrosso dell’energia elettrica ha toccato il valore più alto dall’inizio dell’anno e c’è la possibilità che il suo valore cresca ulteriormente nei mesi a venire. Il PUN è il principale fattore utilizzato per il calcolo del prezzo dell’elettricità e un suo aumento si traduce automaticamente in bollette più care. È quindi importante monitorare la crescita del Prezzo Unico Nazionale e cercare di capire come comportarsi di conseguenza. In caso di aumento, può essere una buona idea scegliere un’offerta luce sul mercato libero che prevede l’applicazione di un prezzo fisso. Bloccare il prezzo è una strategia utile per evitare i rincari futuri e per conoscere in anticipo il prezzo che si pagherà per i propri consumi. Per conoscere le migliori tariffe a prezzo bloccato del momento si può usare il comparatore di SOStariffe.it e confrontare le tariffe dei fornitori partner del servizio.

Il PUN tocca il valore più alto del 2024

Anche se si tratta di dati non definitivi, il valore del PUN mensile del mese di agosto mostra un consistente aumento sia rispetto al mese di luglio sia rispetto al valore medio dell’anno.

Il valore parziale del prezzo all’ingrosso dell’elettricità ad agosto (aggiornato al 28 agosto) si attesta poco sotto ai 128 €/MWh, grossomodo il 14% in più rispetto al valore di luglio. La forte crescita del prezzo dell’elettricità è ancora più evidente se si confronta il dato di agosto con quello dei mesi precedenti: il PUN attualmente risulta circa il 24% più alto rispetto al prezzo medio registrato a giugno e circa il 34% più del prezzo di maggio.

Il PUN mensile è calcolato come media dei prezzi giornalieri e quello risultante dalle contrattazioni avvenute nella Borsa elettrica italiana nel corso di agosto è il dato più alto da inizio anno. Per trovare un valore più elevato del PUN bisogna tornare indietro a ottobre 2023, quando il prezzo dell’elettricità ha toccato i 134 €/MWh.

Conviene attivare un’offerta luce a prezzo bloccato?

Per non avere sorprese in bolletta è importante monitorare l’andamento del PUN, dato che il prezzo a cui viene scambiata l’energia elettrica sul mercato all’ingrosso viene utilizzato come parametro per la determinazione del prezzo finale pagato dai consumatori. A utilizzare il PUN per il calcolo delle bollette sono sia l’ARERA, che fissa le tariffe per il mercato tutelato, sia i fornitori che servono i clienti nel mercato libero o nel Servizio a Tutele Graduali.

Se alle bollette viene applicata una tariffa di tipo indicizzato, l’aumento del PUN si traduce in un aumento proporzionale del prezzo della materia prima. La prossima bolletta della luce, quindi, per molti consumatori sarà più pesante.

Una delle soluzioni che si possono adottare per mettersi al riparo dalla crescita dei prezzi del PUN nei prossimi mesi è scegliere un’offerta luce con prezzo bloccato. In contratti di questo tipo il prezzo dell’elettricità viene stabilito in anticipo dal fornitore e rimane fisso per almeno 12 mesi. Sul mercato libero si possono scegliere sia offerte di tipo monorario sia offerte con tariffe differenziate a seconda del periodo del giorno in cui avviene il consumo.

Offerte a prezzo bloccato le preferite

Secondo i dati ARERA, le offerte a prezzo bloccato sono le più scelte dai consumatori, che apprezzano il fatto di sapere da subito quanto pagheranno l’elettricità fino alla scadenza dell’offerta e non devono preoccuparsi di repentine oscillazioni dei prezzi o aumenti improvvisi del PUN.

Anche se le offerte a prezzo bloccato offrono vantaggi interessanti, non è detto che siano sempre la scelta migliore. Per capire se davvero un’offerta a prezzo bloccato può aiutare a risparmiare è necessario confrontare le tariffe disponibili sul mercato libero con quella applicata dal proprio fornitore, ma anche con le tariffe indicizzate.

Per velocizzare il confronto e avere tutti i dati utili a portata di mano si può utilizzare il comparatore di SOStariffe.it: a seconda del tipo di ricerca che si vuole fare, ci si può concentrare sulle sole tariffe a prezzo bloccato (con la possibilità di bloccare il prezzo fino a 0,11 €/kWh, attualmente) oppure mettere a confronto tutte le offerte disponibili sul mercato libero, in modo da individuare l’offerta più conveniente tra quelle dei partner della compagnia.

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