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Von der Leyen rieletta alla Commissione Ue. FdI vota contro. Su Digitale, Difesa, Spazio e Underwater Italia all’opposizione nell’Ue? 

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Ursula von der Leyne rieletta alla presidenza della Commissione Ue per il prossimo quinquennio senza i voti di FdI che si è schierata contro. Quali conseguenze per il nostro Paese sui temi che vanno dal Digitale alla Difesa, alle politiche per il Mediterraneo alla cybersecurity alle Tlc?

Ursula von der Leyen rieletta alla Presidenza della Commissione Ue grazie ai voti dei Verdi. FdI vota contro: “L’ok dei Verdi ha reso impossibile il nostro sì”, hanno precisato il capo delegazione FdI, Carlo Fidanza, e l’eurodeputato di Fratelli d’Italia e co-presidente di Ecr, Nicola Procaccini, in un punto stampa per spiegare le ragioni del voto. Il partito di Giorgia Meloni a questo punto si pone all’opposizione in Europa, come la Lega mentre Forza Italia ha votata a favore di von der Leyen. In salita le trattative del nostro paese per incassare una carica di peso nella nuova Commissione.

Una decisione che chiaramente impatterà anche sulla posizione e sulle politiche del nostro paese nel consesso europeo per il prossimo quinquennio, con la presidente von der Leyen che punterà al 100% sul Green Deal e su un piano per l’industria pulita nei primi 100 giorni del mandato con una netta accelerazione che ha spinto appunto i Verdi a prendere posizione a favore della presidente uscente, allontanando invece il partito di Giorgia Meloni che ha votato come la destra destra di Orban.

Per il Pd Italia ai margini, per FI non c’è questo rischio

L’opposizione non ha tardato a criticare la scelta di FdI. “Fratelli d’Italia, partito della Premier Meloni, vota contro von der Leyen e si pone ai margini dell’Europa. Una pessima figura per un paese fondatore come l’Italia. Votano come Orba’n”. Lo scrive sui social l’eurodeputata del Pd Alessandra Moretti.  “Il voto contrario di Meloni e Fdi insieme alla Lega alla riconferma di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione isola l’Italia nel contesto europeo rendendola più debole. Forza Italia all’angolo per suo atteggiamento europeista. Sempre più a destra il governo del Paese”. Lo scrive sui social il deputato democratico e segretario di Presidenza della Camera, Stefano Vaccari.

Dal canto suo, la maggioranza minimizza: “Non vedo questo rischio, perché l’Italia in sede di Consiglio non si è opposta alla designazione della von der Leyen. Ricordiamoci che il voto del Parlamento Europeo è una ratifica in capo agli europarlamentari, quindi non si tratta del ‘Paese Italia’ dentro l’europarlamento ma c’è la delegazione di Fdi che è un’altra cosa”. Così la senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato Licia Ronzulli, ospite all’Aria che tira, rispondendo sull’ipotesi che il peso dell’Italia in Europa possa cambiare dopo il voto di Fdi su von der Leyen. Quanto al discorso sul commissario italiano, ha aggiunto Ronzulli: “Non è vero che Giorgia Meloni sta contrattando per Ecr, sul tavolo della trattativa c’è il nostro Paese, sta trattando le deleghe nell’interesse dell’Italia”.

Resta da capire, a questo punto, in che modo l’Italia potrà incidere sulle decisioni strategiche in tema di digitale, tecnologie, intelligenza artificiale non facendo parte dei paesi che hanno sostenuto la rielezione di von der Leyen (leggi qui il discorso integrale di Ursula von der Leyen all’Europarlamento).

L’Italia finirà in panchina in Europa?

Il programma di von der Leyen prevede fra le altre cose la nomina di un nuovo  commissario per il Mediterraneo, una figura strategica che si occuperà non soltanto di migrazione, ma anche di geopolitica, economia e con ogni probabilità anche di sicurezza dei fondali e degli abissi (underwater). E’ chiaro che questo ambito interessa da vicino l’Italia e sarà quindi interessante capire se ci sarà spazio per una possibile trattativa fra von der Leyen e Meloni per la nomina di un commissario forte italiano nel nuovo esecutivo europeo. In fondo l’Italia è uno dei paesi fondatori e la presenza di un nostro esponente sarebbe quanto mai auspicabile.

Il programma politico di Ursula von der Leyen per il prossimo quinquennio 2024-2029. Scarica il PDF

Il programma di von der Leyen: Green deal, Difesa, Mediterraneo, start up. Più investimenti per le tecnologie

Il nuovo mandato di von der Leyen guarda a maggiori investimenti. Se la precedente legislatura è stata caratterizzata da AI ACT, DSA, DMA e quindi dalla regolamentazione forte, nel suo discorso odierno von der Leyen promette investimenti:

“Onorevoli deputati,

L’Europa ha bisogno di maggiori investimenti, dall’agricoltura all’industria, dalle tecnologie digitali a quelle strategiche, ma anche di maggiori investimenti nelle persone e nelle loro competenze. Questo mandato deve essere il momento degli investimenti. Ciò inizia con il completamento dell’Unione dei mercati dei capitali e la mobilitazione di maggiori finanziamenti privati. Ogni anno 300 miliardi di euro di risparmi delle famiglie europee vanno dall’Europa ai mercati esteri, perché il nostro mercato dei capitali è troppo frammentato. E poi questi soldi vengono spesso utilizzati per acquistare aziende europee innovative dall’estero. Questo deve cambiare. Dobbiamo sfruttare questa enorme ricchezza per creare crescita qui in Europa. Ecco perché proporremo un’Unione europea del risparmio e degli investimenti. Le start-up europee non dovrebbero aver bisogno di guardare agli Stati Uniti o all’Asia per finanziare la propria espansione. Devono trovare ciò di cui hanno bisogno per crescere proprio qui in Europa. Abbiamo bisogno di un mercato dei capitali profondo e liquido. E abbiamo bisogno di una politica di concorrenza che sostenga la crescita delle aziende. L’Europa deve essere la patria delle opportunità e dell’innovazione. Questo mandato sarà dedicato agli investimenti in tecnologia”.

Difesa sempre più strategica: ‘Spesa Ue troppo bassa, serve un mercato unico per la difesa’

“Dobbiamo anche investire di più nella nostra sicurezza e difesa”, ha detto la presidente della Commissione Ue. “È giunto il momento di costruire una vera Unione europea della difesa”.

“Gli Stati membri manterranno la responsabilità della propria sicurezza nazionale e dei propri eserciti. E la NATO rimarrà il pilastro della nostra difesa collettiva. Ma sappiamo tutti molto bene che la nostra spesa per la difesa è troppo bassa e inefficace. La nostra spesa estera è troppo grande. Dobbiamo quindi creare un mercato unico per la difesa. Dobbiamo investire di più in capacità di difesa di alto livello. In altre parole, l’Europa deve proseguire sulla strada tracciata dalla Dichiarazione di Versailles. Dobbiamo investire di più. Dobbiamo investire insieme. E dobbiamo avviare progetti comuni europei. Ad esempio, un sistema completo di difesa aerea – uno scudo aereo europeo, non solo per proteggere il nostro spazio aereo ma come forte simbolo dell’unità europea in materia di difesa”.

Il programma del secondo mandato di von der Leyen per bullet

DIFESA E SICUREZZA

– Costruire una “vera Unione europea della difesa” e creare un mercato unico per i prodotti e i servizi della difesa.

– Proporre progetti di difesa di comune interesse europeo a partire da uno scudo aereo europeo e dalla difesa informatica.

Nominare un Commissario alla Difesa, che coordinerà gli sforzi per rafforzare la base industriale della difesa europea.

– Presentare un Libro bianco sul futuro della difesa europea nei primi 100 giorni della prossima Commissione.

– Raddoppiare il personale dell’agenzia di polizia europea Europol.

POLITICA ECONOMICA

– Creare un’Unione europea del risparmio e degli investimenti, compresi i mercati bancari e dei capitali, per sfruttare il risparmio privato per investire nell’innovazione e nelle transizioni pulite e digitali.

Istituire un Fondo europeo per la competitività come parte del prossimo bilancio a lungo termine dell’UE, a partire dal 2028. Il fondo, di dimensioni e modalità di finanziamento non specificate, dovrà investire in tecnologie strategiche come l’intelligenza artificiale, lo spazio, le tecnologie pulite e la biotecnologia e sostenere l’Unione europea. Progetti di interesse comune.

CONCORRENZA, REGOLAMENTI TECNOLOGICI

– Richiedere un nuovo approccio alla politica di concorrenza affinché le imprese dell’UE possano espandersi sui mercati globali, tenendo conto dell’innovazione e della resilienza nel valutare le fusioni.

– Introdurre una nuova categoria di piccole società a media capitalizzazione per assistere queste società nello sviluppo ed evitare di essere il bersaglio di acquisizioni killer – acquisizioni da parte di rivali destinate a chiuderle.

– Intensificare l’applicazione della legge sui mercati digitali (DMA) e della legge sui servizi digitali (DSA).

– Sviluppare una strategia di applicazione dell’intelligenza artificiale per promuovere nuovi usi industriali di questa tecnologia e istituire un Consiglio europeo per la ricerca sull’intelligenza artificiale.

COMPETITIVITÀ, POLITICA ECONOMICA ESTERA

– Presentare un “accordo industriale pulito” nei primi 100 giorni della prossima Commissione per garantire che l’UE produca i prodotti necessari per la transizione verde e riduca la dipendenza dalle importazioni dalla Cina.

– Aumentare la quota di energie rinnovabili nella produzione di energia elettrica dell’UE oltre l’attuale 50% e rendere più semplice per le banche e gli investitori finanziare aziende in rapida crescita e indirizzare il risparmio privato verso le transizioni verde e digitale.

– Rivedere la direttiva sugli appalti pubblici per consentire la preferenza per i prodotti europei nei settori strategici.

– Formulare una nuova politica estera economica che forgi partenariati critici nel settore minerario, stimoli gli investimenti in Africa, Asia e America Latina e protegga dalla fuga di tecnologia.

CAMBIAMENTI CLIMATICI ED ENERGIA

– Proporre un obiettivo UE giuridicamente vincolante per ridurre le emissioni del 90% entro il 2040, rispetto ai livelli del 1990.

– Concentrarsi sul garantire che i paesi possano soddisfare le attuali politiche di riduzione della CO2 dell’UE.

– von der Leyen ha indicato che intende mantenere una politica controversa, per vietare la vendita di nuove auto che emettono CO2 entro il 2035.

– Un piano per aiutare i paesi ad adattarsi al peggioramento del cambiamento climatico, che sta colpendo paesi dell’UE come Spagna e Grecia con gravi siccità e incendi.

– Estendere il programma di acquisto congiunto dell’UE per il gas per includere l’idrogeno e le materie prime critiche.

MIGRAZIONE

– Triplicare il numero delle guardie di frontiera e costiere europee portandolo a 30.000.

– Sviluppare una nuova strategia per la politica dei visti dell’UE “per proteggere meglio le frontiere e gestire la migrazione”.

Nominare un Commissario per il Mediterraneo e stabilire un Patto per il Mediterraneo con i paesi della regione.

– Presentare un nuovo approccio comune al rimpatrio dei migranti, con una nuova legislazione “per accelerare e semplificare il processo”.

ALTRI SETTORI POLITICI

– Nominare un commissario le cui responsabilità includeranno gli alloggi e proporre un piano europeo per gli alloggi accessibili.

– Nominare un Commissario dedicato all’Allargamento per contribuire ad avvicinare i paesi candidati all’adesione all’UE.

Il programma politico di Ursula von der Leyen per il prossimo quinquennio 2024-2029. Scarica il PDF

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