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La Turchia cerca di sfruttare l’intelligenza artificiale per combattere l’evasione fiscale

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Il Ministro del Tesoro e delle Finanze, Mehmet Simsek, ha dichiarato in un’intervista televisiva a Bloomberg che il paese implementerà sempre più algoritmi e AI nelle verifiche aziendali.

La Turchia sta cercando di sfruttare l’intelligenza artificiale per combattere l’evasione fiscale, unendosi a paesi come Italia e Stati Uniti nell’uso di tecnologie avanzate per ridurre i casi di frode fiscale.

Il Ministro del Tesoro e delle Finanze, Mehmet Simsek, ha dichiarato in un’intervista televisiva a Bloomberg che il paese implementerà sempre più algoritmi e AI nelle verifiche aziendali.

Secondo Simsek, oltre la metà delle aziende turche dichiara perdite o profitti simbolici, e la tecnologia all’avanguardia potrebbe aiutare le autorità a identificare comportamenti scorretti.

La Turchia è in ritardo rispetto ad altri 37 stati membri dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) in termini di tasse raccolte in rapporto al prodotto economico. Il ministro sta promuovendo un nuovo disegno di legge che prevede l’introduzione di ulteriori tasse, considerate essenziali per mantenere in salute le finanze del paese dopo i disastrosi terremoti dell’anno scorso.

L’Italia vuole più AI per il mercato finanziario

A fine giugno la Consob, l’autorità italiana di vigilanza sui mercati finanziari, ha annunciato l’accelerazione dell’adozione dell’intelligenza artificiale per migliorare la sorveglianza e la regolamentazione del mercato.

Secondo quanto rende noto l’ente di vigilanza dei mercati, lo scorso anno sono state condotte attività di testing su due prototipi sviluppati internamente nel 2022 in collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa ed è stato sviluppato un terzo modello.

“Si tratta di algoritmi che potrebbero supportare le analisi preliminari per l’individuazione di casi sospetti di insider trading, alle quali far seguire mirate attività di indagine”, si legge nelle slide allegate alla relazione.

L’obiettivo delle attività è individuare nuove modalità operative di supporto alla vigilanza, “fornendo uno strumento che possa essere utile e in grado di favorire una maggiore armonizzazione e trasparenza”.

Per dare un’idea della potenzialità dell’IA, “l’algoritmo ci mette tre secondi per trovare un errore, l’analista umano esperto non meno di 20 minuti”, ha spiegato l’authority.

Consob: AI per una migliore sicurezza per chi investe

Questo avanzamento tecnologico è parte di un piano più ampio per potenziare le capacità di monitoraggio e prevenzione di frodi e abusi, garantendo una maggiore trasparenza e sicurezza per gli investitori.

L’introduzione dell’IA permetterà a Consob di analizzare in tempo reale grandi volumi di dati finanziari, identificando anomalie e comportamenti sospetti con una precisione maggiore rispetto ai metodi tradizionali. Questa mossa risponde all’esigenza di adattarsi alle nuove dinamiche del mercato finanziario, sempre più digitalizzato e complesso, dove la rapidità e l’efficacia nella gestione delle informazioni sono cruciali.

L’adozione dell’IA non solo aumenterà l’efficienza operativa di Consob, ma potrà anche contribuire a ridurre i costi di sorveglianza, permettendo di allocare risorse in maniera più strategica. L’implementazione di queste tecnologie avanzate rappresenta un passo significativo verso un sistema finanziario più robusto e resiliente, capace di affrontare le sfide contemporanee del settore.

La collaborazione con partner tecnologici e l’investimento in formazione per il personale sono altri elementi chiave di questa strategia, che mira a creare un ambiente di mercato più sicuro e affidabile per tutti gli attori coinvolti.

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