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Il più grande sindacato degli infermieri degli Stati Uniti lancia l’allarme sull’uso dell’AI nella sanità

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Negli Usa, come altri lavoratori preoccupati dall’avanzata dell’AI, gli infermieri temono che questa tecnologia contribuisca alla svalutazione delle loro competenze, in un contesto di carenza cronica di personale.

Generative AI Insights è la rubrica curata da Recomb, il think tank dedicato all’esplorazione dell’impatto e del potenziale dell’AI generativa in vari aspetti della vita umana. Recomb studia l’AI generativa da tutte le angolazioni: professionale, etica, tecnica, legale, economica, ambientale, sociale, educativa e culturale. Per leggere tutti gli articoli della rubrica Generative AI Insights su Key4biz clicca qui..

Il più grande sindacato degli infermieri degli Stati Uniti, National Nurses United (NNU), sta lanciando l’allarme sull’uso dell’AI nella sanità. Ad aprile, l’affiliata del sindacato, California Nurses Association (CNA), ha protestato durante una conferenza sull’AI organizzata dal consorzio Kaiser Permanente. Come altri lavoratori preoccupati dall’avanzata dell’AI, gli infermieri temono che questa tecnologia contribuisca alla svalutazione delle loro competenze, in un contesto di carenza cronica di personale.

L’NNU, che rappresenta circa 225.000 infermieri nel paese, accusa i gestori sanitari di usare l’entusiasmo per l’AI come pretesto per introdurre tecnologie non collaudate e potenzialmente dannose. Michelle Mahon, assistente del direttore delle pratiche infermieristiche di NNU, avverte che la raccolta e l’analisi continua dei dati non sostituiscono le conoscenze infermieristiche né le risorse fisiche.

La presidente della CNA, Cathy Kennedy, ha spiegato che il monitoraggio in tempo reale delle attività infermieristiche può rallentare le procedure, esponendo i pazienti a rischi. Gli infermieri sostengono anche di non poter spesso contestare le decisioni prese dagli algoritmi.

Il 40% degli intervistati nell’indagine di NNU non può modificare le previsioni fatte dagli algoritmi per determinare gli esiti dei pazienti, con il 29% che non può alterare i dati generati su ferite o livelli di dolore nei sistemi di cartelle cliniche elettroniche. Molti strumenti AI in uso nella sanità non sono regolamentati, inclusi software di amministrazione e AI predittive che offrono raccomandazioni e diagnosi. Mahon sottolinea che l’hype sull’AI ha permesso agli amministratori di accelerare l’automazione senza adeguati controlli, con tecnologie che rischiano di soppiantare il giudizio infermieristico qualificato.

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‘La Cina afferma che gli attacchi degli Stati Uniti contro l’AI non sono utili per uno sviluppo sano’

La Cina ha criticato le recenti azioni degli Stati Uniti contro lo sviluppo dell’intelligenza artificiale (AI), affermando che tali misure non favoriscono uno sviluppo sano del settore.

La dichiarazione è stata rilasciata dal Ministero degli Affari Esteri cinese, che ha sottolineato come la cooperazione internazionale sia essenziale per il progresso tecnologico. Gli Stati Uniti hanno recentemente adottato misure restrittive nei confronti di aziende cinesi operanti nel campo dell’AI, citando preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale e alla protezione della proprietà intellettuale.

La Cina ha ribadito che queste azioni sono controproducenti e potrebbero inasprire ulteriormente le tensioni tra i due paesi. Il portavoce del ministero ha aggiunto che un approccio più collaborativo sarebbe vantaggioso per entrambe le nazioni e per l’intera comunità globale, evidenziando l’importanza di stabilire regole condivise e di promuovere l’innovazione responsabile nell’ambito dell’AI.

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‘Meta cambia l’etichetta da “Made with AI” a “AI Info” per indicare l’uso dell’AI nelle foto’

Meta ha iniziato a etichettare le foto con ‘Made with AI’ a maggio, causando lamentele tra i fotografi poiché queste etichette venivano applicate anche a foto reali che avevano subito semplici modifiche. In risposta al feedback degli utenti e alla confusione generale sul livello di AI utilizzato, Meta ha deciso di cambiare l’etichetta in ‘AI Info’ su tutte le sue app.

La versione precedente dell’etichetta non era abbastanza chiara per indicare che l’immagine non era necessariamente creata con AI, ma poteva aver utilizzato strumenti AI per l’editing.

Nonostante il cambiamento del tag, la tecnologia sottostante per rilevare l’uso dell’AI nelle foto e l’etichettatura rimangono invariati, utilizzando standard tecnici come C2PA e IPTC. Ad esempio, se i fotografi usano strumenti come il Generative AI Fill di Adobe per rimuovere oggetti, le loro foto potrebbero ancora essere etichettate con la nuova dicitura. Meta spera che ‘AI Info’ sia più in linea con le aspettative degli utenti, fornendo maggiore contesto.

Tuttavia, il nuovo tag non risolverà il problema delle foto completamente generate da AI che passano inosservate e non indicherà il livello di modifica effettuato con strumenti AI.

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