Unione Europea
Lo sfruttamento e l’abuso sessuale sui bambini è un abominio che purtroppo non si riesce ancora a fermare e in cui la Rete svolge un ruolo di non poco conto, garantendo l’anonimato dei pedofili – spesso coperti da vere e proprie associazioni criminali – e fornendo una ‘piazza’ di scambio praticamente senza limiti e confini.
Contro la pedofilia online si battono le istituzioni – nazionali ed europee – e le associazioni come Telefono Arcobaleno, che anche quest’anno, in occasione del periodo natalizio, lancia la sua campagna di solidarietà a sostegno della lotta contro ogni forma di abuso sull’infanzia.
Sull’argomento è intervenuto anche Franco Frattini, Vicepresidente della Commissione Europea e Commissario Responsabile per il portafoglio Giustizia, Libertà e Sicurezza, nell’ambito del 4° Microsoft Innovation Day a Bruxelles.
Parlando di navigazione sicura dei minori in internet Frattini ha sottolineato che l’uso appropriato delle moderne tecnologie in questa lotta agli abusi su minori può essere fondamentale.
“Pubblico e privato – ha commentato – devono lavorare assieme” e aziende come Microsoft possono giocare un ruolo importante, introducendo nuove funzionalità nei loro software.
“Per esempio – ha aggiunto – l’introduzione da parte di Microsoft di una funzionalità di “Report abuse” in MSN Messenger ha incrementano drasticamente il numero delle segnalazioni di abusi da parte dei più giovani. Sì, i criminali utilizzano la tecnologia per commettere più facilmente questi crimini abominevoli. Ma la tecnologia può anche aiutarci a combatterli.”
La Commissione europea, in prima linea contro gli abusi sui minori perpetrati online e offline, ha intenzione – ha annunciato Frattini – di aumentare nel settimo programma quadro gli stanziamenti per la ricerca sulle tecnologie per la protezione della privacy (PET), rispetto ai 18 milioni di euro previsti dal Sesto programma quadro.
Attualmente sono disponibili diverse tecnologie per prevenire i rischi relativi agli abusi contro la privacy degli utenti internet. Fra queste, gli strumenti di crittazione, in grado di impedire atti di pirateria informatica quando le informazioni sono trasmesse via web e di aiutare le autorità di controllo ad adottare misure adeguate per proteggere i dati personali dal trattamento illecito.
Ci sono poi i dispositivi di bloccaggio che eliminano i cookie installati nel computer per eseguire specifiche istruzioni senza che l’utente ne sia consapevole. Ed è poi possibile installare programmi per il ripristino automatico dell’anonimato una volta che i dati personali non sono più necessari a conseguire gli scopi per i quali erano stati raccolti.
“…Sosteniamo lo sviluppo delle PET e la Commissione intende incoraggiare i consumatori a farne uso attraverso campagne di sensibilizzazione”, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione, sottolineando che la Ue fornirà “…fondi a favore di progetti per la protezione dei dati e la tutela della privacy, oltre a finanziare studi sui vantaggi economici delle PET e la definizione di norme per il loro utilizzo”.
Nell’ambito del 7° programma saranno lanciati 24 nuovi progetti in materia di sicurezza delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, di gestione di identità, privacy e trust.
La strategia europea comprende il lancio, a settembre, del primo Forum europeo per l’innovazione e la ricerca sulla sicurezza (ESRIF), che coinvolge rappresentanti dei settori pubblico e privato.
La battaglia contro la pedopornografia online, infatti, non va combattuta solo al computer, ma anche nelle piazze, nelle scuole, sulla stampa.
“Dobbiamo aumentare drasticamente la conoscenza di questi crimini da parte dell’opinione pubblica”, ha concluso Frattini. Gli utenti di internet devono saper riconoscere sempre più e meglio i messaggi ambigui. Le iniziative di sensibilizzazione di Microsoft sulla sicurezza di internet sono di grande portata, coinvolgendo, ad esempio, anche il mondo della scuola. È un impegno di valore.”
“Il fenomeno della pedofilia on line va fermato nella sua enorme gravità. Sostenere anche solo pochi minuti del nostro lavoro significa permettere la chiusura dei siti a contenuto pedofilo e contrastare lo sfruttamento sessuale dei bambini in tutto il mondo per restituire dignità all’infanzia” , ha dichiarato infine Maria Clara Marchi responsabile comunicazione e progetti speciali di Telefono Arcobaleno.
Il progetto “Un click contro la pedofilia on line” si propone di raggiungere l’obiettivo del sostegno di un anno di quotidiana, sistematica attività di monitoraggio della rete Internet, finalizzata all’individuazione, tracciamento ed immediata segnalazione alle Autorità competenti, delle attività di pedofilia online in ogni loro forma ed espressione.