Europa
Il VoIP è una tecnologia in ascesa, in grado di permettere notevoli risparmi rispetto alla telefonia tradizionale, ma ancora non può essere considerato un sostituto in tutto e per tutto del vecchio telefono. Ecco perché non è pensabile applicare al VoIP le stesse regole della telefonia tradizionale.
Per difendere questa posizione, i maggiori player del settore a livello europeo e mondiale – da Intel a Google, Microsoft, Skype, e Voxbone – si sono uniti nell’associazione Voice on the Net (VON) Coalition Europe, con l’intento di protestare contro le recenti proposte della Commissione europea di assimilare la telefonia su internet a quella tradizionale, con l’obbligo quindi per i fornitori di garantire il servizio universale, il collegamento ai numeri d’emergenza, di fornire apparecchi telefonici pubblici a pagamento, servizi per disabili, portabilità del numero, preselezione automatica e l’interoperabilità dei servizi e così via.
Fissare delle regole così stringenti in uno stadio così prematuro dello sviluppo della tecnologia potrebbe, secondo la neonata coalizione, “…nuocere alla sicurezza pubblica, frenare l’innovazione e la concorrenza, restringere l’accesso a offerte di comunicazioni innovative”.
L’associazione si pone dunque come obiettivo primario quello di “…educare, informare e promuovere politiche responsabili in grado di massimizzare i molti vantaggi del VoIP”, e dei prodotti, servizi e applicazioni a esso associati.
C’è bisogno, insomma, di un approccio politico ‘leggero’ “…che guardi al futuro e faciliti la competizione, l’innovazione e il rapido sviluppo di reti IP”, ha sottolineato Stephen Collins di Skype.
“Applicando automaticamente alla telefonia IP le stesse regole di quella tradizionale – ha aggiunto Collins – si rischia di perdere i vantaggi insiti nel VoIP in termini di nuovi servizi, scelta per i consumatori e risparmi economici”.
Certo, il gruppo riconosce che il VoIP debba rispettare importanti obblighi sociali come l’accesso ai servizi di emergenza, ma allo stesso tempo sottolinea i vasti progressi raggiunti nel settore e il potenziale della tecnologia di estendere ulteriormente la portata e la capacità delle comunicazioni in situazioni di emergenza.
“Con il VoIP – spiega la coalizione – la voce diventa un’altra applicazione internet, integrata nei siti, nelle comunità di social networking, nei software di instant messaging, nei blog ed è probabile che in futuro sarà utilizzata in modi che oggi neanche immaginiamo”.
“Si tratta – ha quindi spiegato Kevin Minsky di Microsoft – di una tecnologia in evoluzione che ha bisogno di un approccio regolamentare leggero per permettere a servizi e applicazioni IP di continuare a trasformare il modo in cui comunichiamo e lavoriamo e per garantire ai consumatori più scelta e possibilità”.
La proposta di revisione del quadro normativo europeo sulle telecomunicazioni segna l’inizio di una fase cruciale per il futuro del settore, che determinerà come e quando i consumatori potranno beneficiare di prezzi più bassi, nuovi servizi e applicazioni di comunicazione avanzate che il VoIP può abilitare.
Le regole fissate a livello comunitario, spiega la coalizione, “…se propriamente implementate possono liberare il potenziale questi servizi in Europa e garantire agli Stati membri un ruolo di primo piano nell’offerta dei servizi ai consumatori e alle aziende”.
“Per raggiungere questo obiettivo – conclude quindi VON Coalition Europe – internet e