Spamming: giro di vite del Garante privacy. Gli utenti potranno chiedere il risarcimento danni

di Raffaella Natale |

Italia


Privacy

Pugno di ferro contro lo spamming, adesso chi n’è vittima può essere risarcito in sede civile. Lo ha deciso il Garante privacy con un provvedimento, di cui è stato relatore Giuseppe Fortunato, che prevede la possibilità del destinatario di fax, eMail, sms e mms indesiderati di rivolgersi al giudice civile e chiedere un risarcimento per la lesione dei propri diritti.

 

Il relatore ha spiegato che “…Le comunicazioni non desiderate, siano esse quelle effettuate via telefono, fax, o quelle elettroniche via sms, mms, eMail rappresentano oggi le forme più invasive di disturbo nella vita quotidiana di utenti e consumatori”.

Aggiungendo che “E’ un fenomeno che va combattuto per liberare le reti di comunicazione da chi le ingolfa solo per proprio profitto. In questa battaglia di civiltà il Garante ha proceduto ad ispezioni tramite Guardia di Finanza, ha denunciato alla magistratura i responsabili, ha comminato notevoli sanzioni e su questa strada proseguirà nella difesa dei cittadini in maniera sempre più incisiva”.

 

Negli ultimi interventi, l’Autorità ha vietato l’uso illecito di dati personali a fini di marketing a una società che inviava in modo sistematico e a una molteplicità di persone, materiale pubblicitario e comunicazioni commerciali senza il consenso dei destinatari. La società raggiunta dal provvedimento di divieto non potrà più utilizzare i dati personali in suo possesso.

Nel corso degli accertamenti, avviati dopo segnalazioni nelle quali si lamentava l’invio di fax indesiderati, erano emerse diverse irregolarità: intanto la mancanza del consenso da parte dei destinatari.

In questo caso, ha sottolineato il Garante, parliamo di trattamento illecito dei dati.

 

Ma questo è solo uno dei casi di irregolarità emerse nel corso degli accertamenti svolti dal Garante in seguito a numerose segnalazioni in cui si lamentava l’invio di fax indesiderati da parte di società che promuovono prodotti e sevizi per conto di altre aziende. Oltre alla violazione della privacy, inoltre, lo spam causa altri danni ai cittadini.

L’invio di un fax indesiderato non è, infatti, un’azione da poco se consideriamo la perdita di tempo, l’uso indebito della carta, il toner del suo apparecchio e il disturbo provocato dalla comunicazione non gradita che tiene occupato l’apparecchio.

 

A nulla è valsa la giustificazione dell’azienda che affermava di utilizzare solo i recapiti presenti sugli elenchi commerciali, cioè Pagine Gialle e Pagine Utili.

Il Garante ha spiegato che, anche nel caso si utilizzino tali elenchi, non vi è possibilità di un invio senza consenso se le comunicazioni commerciali sono effettuate con particolari modalità (via fax, posta elettronica, sms o mms o chiamate vocali mediante operatore automatico). 

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