Triple-play: l’architettura Alcatel-Lucent adottata da 50 operatori. Il titolo vola in Borsa dopo accordo con Brasil Telecom

di |

Mondo


Alcatel-Lucent

L’architettura Alcatel-Lucent per la distribuzione di servizi triple-play, scelta da circa 50 fornitori di servizi in tutto il mondo, è ormai mainstream nel mercato delle telecomunicazioni.

 

L’ultimo operatore ad aver selezionato l’architettura TPSDA della società franco-americana è il canadese MTS Allstream. Prima di lui, Portugal Telecom, Vodafone Portugal, Kenya Data Network (KDN), il danese NRGi Fibernet e lo svedese Fiberdata.

 

La soluzione ideata da Alcatel-Lucent permette agli operatori di accelerare la trasformazione delle reti verso il protocollo IP e di offrire una serie completa di servizi video, voce, dati e multimedia.

L’architettura si basa sulle tecnologie di riferimento Alcatel-Lucent in materia di accesso a banda larga, in fibra ottica, Ethernet e IP, associate a una solida gestione di rete, degli abbonati, della sicurezza.

Il sistema comprende inoltre una suite completa di servizi di progettazione, schieramento e integrazione.

 

“Come operatore storico, dobbiamo offrire ai clienti servizi avanzati. L’architettura TPSDA di Alcatel-Lucent ci permette di proporre una gamma completa di servizi convergenti su un’infrastruttura IP/MPLS unica e di offrire servizi innovativi come l’IPTV, il T-Commerce e altri servizi interattivi”, ha spiegato Kelvin Shepherd di MTS Allstream.

 

La soluzione triple-play di Alcatel-Lucent è stata scelta da Wind in Italia, Telstra in Australia, AT&T negli Usa, Telekom Austria in Austria, Ya.com in Spagna, grazie, spiega il gruppo, “…alla sua flessibilità e alla sua alta disponibilità, oltre che per l’elevata qualità del servizio che essa garantisce”.

 

Alcatel-Lucent, intanto, ha siglato anche un altro importante contratto per la gestione e il mantenimento della rete dell’operatore sudamericano Brasil Telecom.

La società non ha ancora rivelato il montante dell’accordo, ma secondo il quotidiano Valor Economico, si aggirerebbe sui 770 milioni di euro su un periodo di due anni.

 

E’ la prima volta che un operatore della regione decide di esternalizzare il management e il manutenzione della rete e in lizza per l’accordo c’erano anche altri importanti fornitori come Ericsson e Nokia Siemens Networks.

Brasil Telecom aveva già una partnership con Alcatel-Lucent, che si trasformerà – ha spiegato il portavoce dell’operatore – “in una sorta di matrimonio”.

 

Auguri, allora, anche perché grazie a questo accordo, il titolo Alcatel-Lucent ha fatto registrare una delle migliori performance degli ultimi mesi, guadagnando più del 5,30% a 4,76 euro in un mercato in rialzo di appena lo 0,62%.

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz