eMail: agli italiani piace certificata. Cresce l’uso delle ‘raccomandate elettroniche’, più di 13 mila i domini PEC

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La PEC, la Posta Elettronica Certificata, piace agli italiani che, di giorno in giorno, ne apprezzano in modo crescente i vantaggi, a partire dalla funzionalità, dalla rapidità d’invio dal proprio Pc e dai costi ma, soprattutto, dalla possibilità di avere la conferma che il destinatario ha ricevuto il “contenuto” e non solo la “busta”.

 

Nel mese di dicembre  2007, infatti, sono stati ben 14 milioni le “raccomandate elettroniche” spedite non solo nelle relazioni con la pubblica amministrazione, ma anche in quelle tra cittadini e tra imprese. L’eloquente dato è stato reso noto da Francesco Tortorelli, responsabile dell’Ufficio Servizi di Interoperabilità evoluti e cooperazione applicativa del CNIPA-Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione (organismo che opera presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri), intervenendo ad Ancona al seminario “La Posta Elettronica Certificata della Regione Marche: l’ultimo tassello dell’identità digitale”.

 

Dopo aver messo in risalto come “…la Regione Marche tra le autonomie locali è stata la prima ad investire per promuovere  questa applicazione nel proprio territorio”, Tortorelli ha sottolineato che “la crescente adesione a questa innovazione messa a punto dal CNIPA, e che ora sta prendendo piede anche in altri Paesi stranieri sul modello italiano, è testimoniata dall’eloquenza delle cifre: i gestori certificati dal CNIPA sono ormai 23, tra cui la stessa Regione Marche; i domini di posta certificata, corrispondenti soprattutto ad organizzazioni della PA, ma anche professionali, imprenditoriali e finanziarie, sono più di 13 mila. Nell’insieme a fine dicembre risultavano attive oltre 140 mila caselle di PEC che hanno dato vita ad un traffico che ha superato i 14 milioni di messaggi nello stesso mese, con un trend in costante crescita rispetto ai mesi precedenti”.

 

Tortorelli ha posto in evidenza come “…l’efficacia e la convenienza della PEC, in termini di tempo e di costo, sono confermate dal fatto che la Legge Finanziaria 2008 obbliga la Pubblica amministrazione, a partire da quella centrale e i ministeri, ad utilizzare la Posta Elettronica Certificata al posto di quella cartacea, stabilendo che se non si arriverà a ridurre almeno del 50% la spedizione tradizionale nel 2008, nell’anno successivo il capitolo di spesa per gli oneri postali verrà ridotto d’ufficio del 30%”.

 

Il rappresentante del CNIPA ha pure ricordato che “…per le sue caratteristiche tecniche, la PEC ha lo stesso valore legale della raccomandata tradizionale, come riconosciuto dal Codice dell’Amministrazione Digitale, in quanto essa supera le ‘debolezze’ della normale email e, quindi, può essere utilizzata in qualsiasi contesto nel quale sia necessario avere prova opponibile dell’invio e della consegna di un determinato documento”.

“Anzi – ha precisato Tortorelli – la PEC si presenta come una innovazione capace di generare enormi risparmi sul piano economico nei settori pubblico e privato e di semplificare notevolmente i rapporti tra privati e tra costoro e la pubblica amministrazione, sia centrale che locale”.

 

Tortorelli non ha mancato di collocare la PEC tra gli strumenti di comunicazione non solo interni alla PA, ma rivolti soprattutto ai professionisti, alle imprese e ai cittadini. D’altra parte, ha proseguito, “i back office di tutta la PA saranno integrati  secondo il modello  SPC-Sistema Pubblico di Connettività, la più grande infrastruttura telematica pubblica d’Europa,  che ha il fondamento nel Codice dell’Amministrazione Digitale e fornisce un modello di integrazione per tutta la PA italiana nel rispetto delle autonomie, della sicurezza e della privacy”.

 

Infine “lo sviluppo dell’eGovernment richiede un approccio di sistema capace di coinvolgere tutti gli attori: amministrazioni di ogni livello, le imprese, i professionisti ed i cittadini. Il Codice dell’Amministrazione Digitale e l’infrastruttura SPC, unitamente a strumenti come la PEC, in tale contesto costituiscono un quadro normativo e tecnologico all’avanguardia e capace di generare efficienze per il Sistema Paese. Tali trasformazioni, inoltre, rappresentano anche obiettivi europei ed internazionali che l’Italia ha sottoscritto e che costituiscono pure un benchmark di valutazione per il nostro Paese”, ha concluso il dirigente del CNIPA.-

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