Europa
Mentre il dibattito sulla copia privata solleva nuove polemiche in Francia, Charlie McCreevy, Commissario Ue per il Mercato interno, ha annunciato per il prossimo 18 aprile la riapertura dei negoziati sulla copia privata tra i differenti attori del settore. Per giugno verrà poi programmata un’audizione pubblica.
Obiettivo: cercare di armonizzare le tasse tra Stati membri e rendere più trasparente il sistema delle imposte che pesa su alcuni materiali (lettori Mp3, scanner, Cd, Dvd vergini…). E che punta a compensare il pregiudizio causato dalla copia privata.
Come? Precisando i criteri che fissano il livello della tassazione, per esempio l’importanza dell’uso di un prodotto high-tech o ancora la capacità di memoria.
McCreevy ha, comunque, assicurato che non si tratta di rimettere in discussione i compensi per la copia privata dovuti ai titolari di diritti. Tuttavia è importante rivedere i metodi di applicazione di queste imposte.
“…Deve essere possibile – ha sottolineato – immaginare una soluzione realista che permetta di garantire il prelievo del contributo a vantaggio degli aventi diritto, applicando le tasse proporzionalmente alla perdita causata dalla copia privata. Per trovare soluzioni pratiche e realizzabili, bisogna che tutti gli attori prendano parte a questo dibattito in un’ottica costruttiva”.
Questo progetto, che era stato messo da parte alla fine del 2006, è stato finalmente ripreso sotto la pressione degli industriali che lamentano la mancanza di trasparenza del sistema esistente.
Una misura di cui si ritiene soddisfatta la Fevad in Francia, perché la mancanza di chiarezza non faceva che incentivare lo shopping online internazionale.
Al di là di questo, la Fevad, società specializzata nell’eCommerce, spera che questa consultazione possa aprire a una revisione della regolamentazione, in particolare per quanto riguarda l’Iva sui prodotti non materiali.
Inoltre, sempre in Francia, gli industriali dell’elettronica di consumo hanno annunciato l’uscita dalla Commissione sulla copia privata. In discussione, l’ultimo voto di questo organismo, di cui fanno parte anche gli aventi diritto e i consumatori, relativo a una tassa sui telefonini multimediali.
Per gli industriali, questa decisione “conferma il cattivo funzionamento di questa istanza”.