‘Riprendiamoci il cielo’. Fracarro chiede al prossimo governo sistemi obbligatori di ricezione Tv e incentivi per la rottamazione delle antenne

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Antenne Tv

“Liberare i cieli dalle antenne e godere della magia che le più belle città d’Italia potrebbero regalarci è possibile. Per questo sono necessarie azioni forti e concrete da parte della classe politica, affinché la digitalizzazione e il centralizzato si affermino fino a raggiungere ogni Regione e ogni Comune in tutta Italia”. Con queste parole Nello Genovese, amministratore delegato di Fracarro Radioindustrie, azienda attiva nella ricezione e distribuzione dei segnali audio video, esorta il Governo che si insedierà dopo le prossime elezioni, perché la tecnologia digitale raggiunga gli standard che sono già ampiamente diffusi negli altri Stati europei.

La digitalizzazione – combinata con la convergenza tecnologica e il sistema centralizzato – sono gli strumenti indicati da Fracarro non soltanto per garantire migliore qualità di ricezione del segnale e aumento dell’interattività e multimedialità, ma anche per liberare i tetti dalle antenne televisive e paraboliche, dalle reti mobili, dai trasmettitori e dai tralicci che deturpano le più belle città italiane.

Un obiettivo, questo, veicolato anche attraverso la partecipazione all’evento di domani 4 marzo “Riprendiamoci il cielo“, organizzato a Roma da Commissione cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati, Italia nostra e Associazione Riprendiamoci il cielo.

“Smantellare le antenne dai tetti – commenta Genovese – sarebbe possibile, sfruttando appieno i vantaggi del centralizzato che consente lo sviluppo di edifici “intelligenti”, capaci di offrire un ventaglio più ampio di servizi all’utente, permettendo maggiori comfort, efficienza ed economicità e minore conflittualità tra i condomini”.

Fracarro aveva già cercato di sensibilizzare le Istituzioni per liberare i tetti dalle antenne alla fine degli anni Ottanta, quando incominciò a promuovere la centralizzazione degli impianti.

“Ma ora – avverte Genovese – è necessario muoversi rapidamente, perché mancano soltanto 4 anni allo switch-off e prima del 2012 è necessario preparare proposte e piani operativi che ci riportino alla pari con gli altri Paesi europei”.

La strategia che Fracarro intende promuovere corre su due binari paralleli: da un lato è necessaria una legge che imponga l’obbligatorietà di antenne collettive con controlli per l’abitabilità e sanzioni per i trasgressori, dall’altro va pianificata la diffusione graduale nel tempo del digitale terrestre Regione dopo Regione.

“Il nuovo Governo, qualsiasi sia la sua appartenenza, dovrà stabilire un’appropriata politica di incentivazione, equiparando la revisione dell’impianto Tv, alla ristrutturazione degli edifici o all’acquisto di impianti elettrici, termici e di climatizzazione, consentendo detrazioni e Iva agevolata – afferma Genovese -. Contemporaneamente è necessario organizzare un sistema di riciclaggio dell’alluminio, del ferro e del cavo coassiale per l’eliminazione delle selve di antenne da tutti i tetti degli italiani. Riprendersi i tetti significa infatti dare al nostro Paese un aspetto migliore, consentire a tutti i cittadini migliori servizi e comfort e generare più lavoro su tutta la filiera”.

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