Hong Kong
Le trattative per la vendita di 3 Italia sono in corso, con diversi potenziali acquirenti che hanno manifestato interesse verso la divisione italiana del conglomerato asiatico Hutchison Whampoa.
Ad affermarlo è lo stesso patron Li Ka Shing, in occasione della presentazione dei risultati del gruppo, che ha chiuso il 2007 con utili in crescita del 53%.
La filiale italiana ha raggiunto quota 8,2 milioni di clienti, dato in crescita del 16% rispetto allo scorso anno, ma ha registrato una flessione dei ricavi del 3% a 2,01 miliardi di euro e dell’Arpu – sceso a 29,30 euro rispetto ai 33,99 euro del 2006 – per gli effetti del decreto Bersani e dell’aumento di competitività del mercato italiano. La spesa media per utente è comunque “al di sopra del valore medio di mercato” ha aggiunto la società, sottolineando anche che l’Arpu dei servizi dati ha raggiunto la soglia del 30% del totale.
3 Italia, si legge comunque in una nota, ha “realizzato gli obiettivi fissati dal management raggiungendo un Ebitda (al netto dei costi di acquisizione) positivo nell’ultimo semestre dell’esercizio”.
Anche se l’ipotesi della cessione si fa sempre più concreta, come ha confermato lo stesso Li Ka Shing, non si esclude che “per il miglioramento della struttura dei costi e in un’ottica di sviluppo delle sinergie” si possa perseguire la strada della “condivisione e dell’outsourcing delle infrastrutture di rete”.
Nonostante le grosse difficoltà del mercato tlc, comunque, il conglomerato del miliardario Li Ka-Shing ha annunciato utili in crescita per il 2007 a 30,6 miliardi di dollari di Hong Kong (3,93 miliardi di dollari). Dati in ogni caso al di sotto delle previsioni degli analisti che si aspettavano un utile netto superiore ai 32,8 miliardi di dollari di Hong Kong.
Il fatturato del gruppo, presente anche nei servizi portuali, commercio al dettaglio, costruzioni, energia, telecomunicazioni e telefonia, è aumentato del 15% nel 2007 a 308,8 miliardi di dollari di Hong Kong.
La società ha registrato una perdita, escludendo la vendita a Vodafone della partecipazione nella propria rete mobile in India, di 35 miliardi di dollari di Hong Kong.
Hutchison Whampoa ha anche beneficiato della cessione per 1,12 mld delle proprie quote in tre aziende attive in Gran Bretagna nel settore della telefonia fissa.
Hutchison, i cui risultati finanziari hanno subito dal 2003 il colpo degli enormi investimenti realizzati nel 3G e nella telefonia mobile in genere, ha sofferto di un perdita pre-tasse di 17,9 mld soprattutto nel campo delle reti di terza generazione, inferiore però a quella del 2006 che si attestava a 20 mld.
“…Le attività tradizionali del gruppo e il settore del 3G hanno registrato delle crescite sane e dei risultati migliori nell’esercizio 2007” , ha commentato Li Ka-Shing, l’uomo più ricco d’Asia, annunciando di voler realizzare profitti proprio nel campo del 3G a partire dal secondo semestre 2008.
Il Cda del gruppo ha approvato un dividendo per azione di 1,22 dollari di Hong Kong, immutato rispetto al 2006.
