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La legge sui servizi digitali Ue in vigore da domani, si applicherà a tutte le piattaforme online. I prossimi passi

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Il 17 febbraio la legge sui servizi digitali (Digital service act), il corpus normativo storico dell'Ue che mira a rendere l'ambiente online più sicuro, più equo e trasparente, inizia ad applicarsi a tutti gli intermediari online che operano in Europa. I nuovi orientamenti di Bruxelles sui rischi per i processi elettorali e le novità fino a maggio 2024.

Una cassetta degli attrezzi per proteggere i consumatori e creare un mondo online sicuro e ricco di opportunità

A partire da domani la legge sui servizi digitali si applicherà a tutte le piattaforme online a cui hanno accesso i cittadini dell’Unione europea”, ha affermato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva per un’Europa pronta per l’era digitale.

Una cassetta degli attrezzi sempre pronta a disposizione di Governi, imprese e associazioni per creare un mondo online più sicuro, accessibile, trasparente e protetto, soprattutto da attività illecite e criminali, ha aggiunto la Vestager.

Siamo tutti impegnati a garantire la piena attuazione della legge sui servizi digitali e incoraggiamo tutti gli Stati dell’Unione a sfruttare al massimo il dispositivo normativa, soprattutto per tutelare i cittadini europei da contenuti illegali e far valere i loro diritti”, ha invece detto Thierry Breton, commissario per il Mercato interno.

A cui si applica la legge

In realtà, è dall’agosto del 2023 che la Digital service act (Dsa) si applica alle grandi piattaforme online e dall’aprile 2023 ai motori di ricerca più popolari (che contino almeno 45 milion di utenti mensili in media, anche definiti “Very large online search engine”, o con l’acronimo inglese Vlose).

Altre piattaforme che rientrano nella lista delle “Very large online platform” (Vlop) hanno ora tempo fino all’aprile del 2024 per conformarsi alla legge sui servizi digitali in maniera più specifica.

Per tutte le altre piattaforme non Vlop/Vlose, a livello di Stato membro dell’Unione, è stata ideata la figura del regolatore indipendente, che avrà la responsabilità di coordinatore nazionale dei servizi digitali. Il suo lavoro sarà vigilare sul rispetto della Dsa da parte delle piattaforme online attive sul territorio nazionale.

La legge sui servizi digitali si applica anche ai servizi di hosting (ad esempio servizi cloud o sistemi di nomi di dominio, servizi di base che collegano gli utenti agli indirizzi web richiesti), nonché agli intermediari online (ad esempio fornitori di servizi Internet o dominio). I servizi di hosting e gli intermediari online sono soggetti a un sottoinsieme di obblighi ai sensi della legge sui servizi digitali.

Dai coordinatori dei servizi digitali ai prossimi passi previsti nel 2024

I coordinatori dei servizi digitali e la Commissione costituiranno un gruppo consultivo indipendente, il comitato europeo per i servizi digitali, per garantire che la legge sui servizi digitali sia applicata in modo coerente e che gli utenti in tutta l’UE godano degli stessi diritti, indipendentemente dal luogo in cui sono stabilite le piattaforme online.

A partire dal prossimo mese, la Commissione dovrebbe adottare nuovi orientamenti sulle misure di attenuazione dei rischi per i processi elettorali.

Una consultazione pubblica sull’atto delegato relativo all’accesso ai dati, invece, è prevista per aprile, con adozione entro luglio ed entrata in vigore nell’ottobre 2024.

A maggio, infine, la Commissione provvederà ad adottare un atto di esecuzione sui modelli di relazione sulla trasparenza.

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