“Abbiamo la consapevolezza che il digitale possa e debba dare un grosso contributo e possa consentire quel salto di qualità nelle prestazioni che tutti noi ci aspettiamo. La serenità di un Paese dipende anche da questo e un Paese sereno produce di più e cresce nella prosperità”. Lo ha detto il sottosegretario per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Alessio Butti, nel suo intervento video al convegno ‘E- Health: innovazione e sviluppo – le buone prassi per il superamento del gap fra regioni’ a cura dell’associazione I Sud del Mondo a Milano. “La sfida digitale nella sanità – ha proseguito – invita ad una mobilitazione generale, con un obiettivo di non poco conto, cioè modernizzare il Paese, prendersi cura della salute dei cittadini nel modo più efficiente ed efficace”.
Digitale occasione per migliorare i LEA
In questo “il digitale ci offre un’opportunità senza precedenti. Naturalmente non è l’impegno su un percorso che nasce oggi e che non ha nulla alle spalle, anzi. Molte aziende sanitarie, specialmente in Lombardia, vantano oggi livelli di gestione avanzati, tassi di digitalizzazione e di reingegnerizzazione delle procedure con modalità del tutto esemplari. Certo non è così ovunque, ma questo indica che si può fare e che ci sono degli esempi che possono essere presi come modelli. Indica che si possono abbattere le resistenze, che si può dare una corsia preferenziale ai buoni amministratori della sanità, ai tanti medici rigorosi, ai tanti infermieri che svolgono con generosità e dedizione il loro compito professionale”, ha aggiunto Butti.
Il digital divide pesa anche sulla sanità
Per raggiungere l’obiettivo di digitalizzare il mondo sanitario il Governo è impegnato con le risorse del Pnrr per connettere gli ospedali del paese e punta sulla condivisione dele buone pratiche regionali per promuovere un miglioramento dei LEA e delle procedure digitali del mondo sanitario a livello nazionale. Pietra angolare della sanità digitale è poi il Fascicolo sanitario Elettronico: l’obiettivo è renderlo davvero fruibile ovunque in Italia e consultabile su base extra regionale. Il tutto, ovviamente, nella più stretta garanzia della tutela dei dati personali dei pazienti.
Convegno E Health – Ass I Sud del Mondo ETS – Intervento Guido Bertolaso Ass. Welfare Reg. Lombardia
Pompeo Torchia (I Sud del Mondo): ‘Personale sanitario va istruito sul digitale’
La connessione in banda ultralraga di tutti gli ospedali del paese è la precondizione necessaria per realizzare davvero una sanità digitale, che consenta di facilitare la vita dei cittadini. Il digital divide pesa anche in sanità e per questo va superato, per non avere zone del paese deprivate dal digitale per mancanza di infrastrutture. “I LEA devono essere assolti in modo semplice per i cittadini – ha detto Pompeo Torchia, presidente dell’associazione I Sud del Mondo – per superare il gap infrastrutturale fra regioni è necessario che il digitale sia fruibile dal personale sanitario ovunque e in maniera standard, promuovendo anche corsi di laurea che affianchino la medicina e l’informatica”. L’obiettivo finale è che tutto il personale medico sia in grado, ad esempio, di muoversi e valorizzare una sala operatoria digitalizzata. Corsi di questo tipo sono già disponibili ad esempio all’Unical, l’Università della Calabria di Cosenza.
Sanità digitale, Giuseppe Galati: ‘Pnrr linfa contro le disuguaglianze del nostro territorio’
Presente all’evento, fra gli altri, anche l’onorevole Giuseppe Galati: “La sanità digitale, può rappresentare uno strumento fondamentale per far diminuire le tante, troppe, inaccettabili diseguaglianze che sono ancora presenti nel nostro territorio nazionale nell’erogazione delle prestazioni sanitarie”.
“C’è bisogno di una accelerazione sia da parte della politica che da parte dei settori interessati che recepiscano e facciano proprie tutte le dinamiche evolutive. I fondi PNRR potranno garantire quella naturale linfa nei processi di sviluppo in campo sanitario portando a maturazione le tante aspettative che riguardano la presa in carico di pazienti in gestione domiciliare la Piattaforma Nazionale di Telemedicina, l’avvio e interconnessione delle COT e le infrastrutture abilitanti del FSE 2.0 – ha aggiunto Galati – Il nostro auspicio è rivolto ad una visione ed a un approccio orientato alla centralità del cittadino-paziente per salvaguardare il diritto alla salute ed attraverso uno sviluppo e alla valorizzazione della tecnologia proporre sempre più una Sanità equa, moderna ed interconessa”.
Il video integrale dell’evento: E-health: innovazione e sviluppo. Le buone prassi per il superamento del gap fra regioni (video)