Spam: nasce un sito infetto ogni 3 secondi. A rischio anche gli Europei di calcio

di Alessandra Talarico |

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La diffusione dello spam non accenna a rallentare: secondo le rilevazioni della società specializzata Sophos, nei primi tre mesi del 2008 le email spazzatura hanno rappresentato il 92,3% del totale mondiale.

 

Il maggiore vettore di propagazione dello spam sono le pagine web infette, che trasformano il computer di chi le visita in vere e proprie ‘macchine da spam’. Per comprendere l’entità del problema, basti pensare che Sophos ha scoperto nei primi tre mesi di quest’anno oltre 23 mila nuove pagine legate a questa attività: ne nasce, quindi, una ogni tre secondi.

 

Il fenomeno interessa tantissimi siti, anche insospettabili: nella maggior parte dei casi, si tratta di siti innocui, ma sprovvisti di adeguata protezione, che non suscitano alcun sospetto nei navigatori della Rete.

La società ha ad esempio lanciato l’allarme per gli Europei di calcio, invitando alla prudenza i tifosi che intendono avvalersi di internet per l’acquisto dei biglietti.

Sul sito di un importante rivenditore di biglietti per Euro 2008, infatti, è stato individuato un malware noto come Mal/ObfJS-R e i visitatori, nel tentativo di acquistare i biglietti, potrebbero correre il rischio di imbattersi in uno script malevolo incorporato in alcune delle pagine.

Questo malware, ha spiegato Sophos, tenta a sua volta di scaricare ulteriori programmi dannosi da altri siti web compromessi.

 

Gli hacker utilizzano spesso eventi di grande interesse come specchietto per le allodole: nel 2007, ad esempio, il sito web dei Miami Dolphins, che hanno ospitato il Superbowl di football americano, è stato manomesso nei giorni precedenti all’incontro con l’intento di infettare i PC dei tifosi che lo visitavano.

 

Tornando alla stretta attualità, Sophos ha notato alcuni cambiamenti relativi ai paesi che emettono lo spam: gli Stati Uniti restano ‘campioni’ incontestati con il 15,4% dello spam. La Turchia compare per la prima volta tra i primi tre principali paesi spammer, con il 5,9% del totale, contro il 3,8% del primo trimestre 2007.

 

Più che raddoppiato in un anno, lo spam proveniente da server situati in Russia: nei primi tre mesi dello scorso anno, la Russia occupava la decima posizione, con il 3% dello spam, contro il 7,4% di quest’anno che la porta dritta in seconda posizione.

 

L’Italia occupa l’ottava posizione con il 3,7%, mentre la Francia, che era scesa lo scorso anno dal sesto al 14° posto, risale al 12° posto, con il 3,2% dello spam diffuso nel mondo.

 

“La comparsa della Turchia in terza posizione è una tendenza da tenere d’occhio nel corso di quest’anno, ma questo non vuol dire che gli altri paesi possano abbandonare la lotta. Lo spam è un problema globale che deve essere trattato su questa scala”, ha sottolineato Michel Lanaspèze, direttore marketing e comunicazione di Sophos Francia.

“Gli Stati Uniti continuano a mandare più spam di qualsiasi altro paese, ma la diminuzione dello scarto suggerisce che utenti americani siano meglio informati e più attenti alla sicurezza che nel passato”, ha concluso.

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