Pmi: accordo Aica-Fapi per favorire la formazione in ambito informatico

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Le piccole e medie imprese italiane che vorranno richiedere un finanziamento relativo a progetti di formazione continua in ambito informatico avranno uno strumento in più, grazie all’accordo appena siglato tra Aica, l’Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico, e Fapi, Fondo Paritetico Interprofessionale per la Formazione Continua nelle Pmi (associazione costituita da Confapi, Cgil, Cisl, Uil).

Le aziende che aderiranno al protocollo potranno infatti chiedere la riconoscibilità delle spese affrontate per consentire ai dipendenti di conseguire le certificazioni europee di abilità e competenze ICT come la European Computer Driving Licence (ECDL) – utilizzata anche in Italia come riferimento per l’attestazione delle capacità informatiche nel mondo del lavoro, dell’istruzione e della Pubblica Amministrazione – o le Certificazioni EUCIP (EUropean Certification of Informatics Professionals) per la verifica delle capacità dei professionisti dell’Informatica (programmatori, analisti, amministratori dei sistemi).

Grazie all’accordo, le PMI italiane avranno riferimenti chiari per la proposta, la presentazione e il finanziamento dei piani formativi, la cui concessione potrà anche essere meglio valutata da Fapi.

Istituito in base alla legge 388/2000 per promuovere lo sviluppo della formazione continua a vantaggio delle PMI e dei lavoratori, Fapi ha finanziato in tutta Italia e sin dal primo avviso risalente al 2004 più di 4.600 progetti di formazione continua per oltre 58 milioni di euro verso più di 5.500 imprese (le aziende associate a FAPI sono circa 40.000).

Ed è rilevante il fatto che FAPI abbia indirizzato oltre il 16% dei finanziamenti (pari a quasi 10 milioni di euro) a progetti di formazione informatica, coinvolgendo circa 4.000 lavoratori.

L’intesa con Aica punta a permettere a Fapi di tenere il passo con una domanda crescente di formazione informatica e di assolvere così in modo ancora più efficace al proprio ruolo.

In Italia, ci sono quasi 10 milioni di utenti di informatica nella forza lavoro, la maggior parte dei quali operanti proprio nella PMI. E’ stato stimato che ogni anno nel nostro paese si perdono 15,6 miliardi di euro per la scarsa formazione informatica della forza lavoro (fonte: AICA-SDA Bocconi), e che investimenti in formazione mirata di poche centinaia di euro per persona possono portare a guadagni di efficienza per circa 2 miliardi.

“Sono dati che possono sorprendere, ma reali. Basti qui anche solo immaginare il tempo che milioni di addetti perdono ogni giorno con operazioni incerte o maldestre al personal computer, e solo perchè non hanno avuto quel minimo di addestramento di base alle più comuni applicazioni di produttività personale – ha commentato a Key4Boz Giulio Occhini, Direttore Generale di AICA, che ha aggiunto – Già si sono fatti molti passi in avanti nella Pubblica Amministrazione, anche a livello locale, con la programmi e intese volti a diffondere la patente del computer ECDL e che interessano oramai quasi tutte le Amministrazioni Regionali. Ma in Italia non si può certo parlare di spinta ad un’alfabetizzazione informatica diffusa senza coinvolgere la PMI, e soprattutto senza farlo in chiave di formazione permanente, che è requisito essenziale di un’approccio alla valorizziaone del capitale umano all’altezza dei tempi. L’intesa fra AICA e FAPI, volta a facilitare il finanziamento per i progetti di formazione continua dei dipendenti riguardanti l’informatica, è un passo importante e significativo in questa direzione”. (a.t.)

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