Elon Musk, il Ceo di Tesla (che controlla al 13%), ha chiesto di avere il 25% delle quote di controllo della società – per un valore stimato di oltre 80 miliardi di dollari – per evitare scalate e avere un sufficiente controllo dell’azienda per continuare a sviluppare internamente prodotti basati sull’intelligenza artificiale, minacciando altrimenti di svilupparli fuori da Tesla.
Musk a disagio: vuole il controllo di Tesla
“Mi sento a disagio nel far sì che Tesla diventi leader nell’IA e nella robotica senza avere circa il 25% dei voti di controllo.
Abbastanza per essere influente, ma non così tanto da non poter essere messo in discussione”, ha scritto su X.
I am uncomfortable growing Tesla to be a leader in AI & robotics without having ~25% voting control. Enough to be influential, but not so much that I can’t be overturned.
— Elon Musk (@elonmusk) January 15, 2024
Unless that is the case, I would prefer to build products outside of Tesla. You don’t seem to understand…
Musk possiede il 13% di Tesla dopo aver venduto una parte sostanziale della sua partecipazione per finanziare l’acquisizione da 44 miliardi di dollari di Twitter, che ha ribattezzato X. La piattaforma social ha faticato sotto la sua guida e ha perso valore. Nel 2022 Musk mostrò un nuovo robot umanoide a un evento Tesla, come parte dei suoi sforzi per modellare la percezione pubblica dell’azienda come qualcosa di più di un semplice produttore di veicoli elettrici. Musk ha anche lanciato separatamente una società di intelligenza artificiale, definendo la nuova tecnologia una delle maggiori minacce per l’umanità.
Musk pronto a portare fuori lo sviluppo dell’AI
L’avvertimento di Musk sullo sviluppo dell’intelligenza artificiale e della robotica al di fuori di Tesla a meno che non ottenga un maggiore controllo potrebbe violare i suoi doveri di Ceo, hanno affermato esperti di governance e analisti.
C’è da dire che Musk ha pubblicizzato a lungo il software parzialmente automatizzato “Full Self-Driving” di Tesla e i suoi prototipi di robot umanoidi, ma il produttore di veicoli elettrici genera la maggior parte delle sue entrate dal business automobilistico.
Ha anche promosso il supercomputer Dojo di Tesla per addestrare modelli di intelligenza artificiale, che secondo l’analista di Morgan Stanley Adam Jonas a settembre potrebbe aumentare il suo valore di mercato di quasi 600 miliardi di dollari contribuendo ad accelerare la sua incursione nei robotaxi e nei servizi software.