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Bambini e lettura ad alta voce: come, dove e quando

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Si potrebbe incominciare a leggere ad alta voce ai bambini prima ancora che nascano: non è mai troppo presto!

Leggere un libro è come entrare in un altro mondo: è importante creare uno spazio specifico da dedicare alla lettura, un ambiente raccolto, confortevole, ma con qualche piccola modifica che lo renda insolito; da evitare, invece, gli spazi in cui sono presenti fonti luminose intense e i luoghi rumorosi. Anche la competizione con altri tipi di intrattenimento dovrebbe essere sempre evitata, così come le interruzioni determinate da inopportuni squilli del cellulare.

Spesso i libri sono disposti su scaffali alti, non permettendo ai bambini di accedervi fisicamente: meglio posizionarli su ripiani facilmente raggiungibili, in modo che possano sfogliarli e individuare quello che più li attrae in quel momento.

Tempo e lettura costituiscono un binomio indissolubile. Non solo perché per leggere ci vuole tempo, ma soprattutto perché il tempo della lettura è diverso da tutti gli altri: dovrebbe essere abbastanza lungo da rendere l’esperienza rilevante, ma non tanto da annoiare. Leggere dovrebbe diventare un’esperienza quotidiana e ripetuta, in modo da trasformarsi in una piacevole abitudine libera da costrizioni, valutazioni e divieti, adattabile ai diversi momenti della giornata: può essere un’esperienza allegra e movimentata o tranquilla e rilassante. 

Si potrebbe incominciare a leggere ad alta voce ai bambini prima ancora che nascano: non è mai troppo presto! Quando il bambino sarà nato, è importante introdurre presto la presenza del libro e lasciare che il bambino se ne appropri: la conoscenza fisica del libro, associata a una voce rassicurante che racconta, farà sì che esso diventi un oggetto con cui il bambino stabilisce un rapporto affettivo.

Spesso si pensa che, nel momento in cui il bambino impara a leggere in autonomia, la lettura ad alta voce non abbia più ragione di essere, ma in realtà non è così. C’è infatti una disparità tra la capacità di comprensione di un testo letto autonomamente quella di un testo ascoltato. Inoltre, se si elimina tale esperienza, si perde l’opportunità di intensificare il legame affettivo che la lettura  può portare con sé, dato che di solito sono la mamma o il papà a leggere.

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