Il mercato tlc impreparato alla crisi della telefonia fissa. Studio conferma: carrier spiazzati da fuga dei clienti e nuove reti

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Uno studio pubblicato da JAJAH ha identificato nella riduzione delle linee di telefonia fissa e nella continua crescita dei servizi basati su IP le maggiori fonti di preoccupazione per i responsabili delle società di telecomunicazione globali.

Lo studio di JAJAH “Telecommunications Industry Issues”, mette a fuoco la reazione dei carrier all’attuale mutamento in atto nel mercato mondiale delle telecomunicazioni e l’incertezza circa il modo di affrontare la rivoluzione dell’IP, pur nella convinzione che saranno proprio i servizi basati su IP a dettare la futura crescita dei ricavi.

 

Il principale timore dei carrier riguarda indiscutibilmente il crescente abbandono della telefonia fissa tradizionale. Per sostituire il conseguente crollo dei ricavi, i migliori candidati player sul mercato si rivelano quelli in grado offrire servizi a valore aggiunto basati su IP con nuove strategie di prezzo, sebbene molte aziende debbano ancora definire le rispettive strategie relative all’IP.

 

I dati raccolti dallo studio sono confermati da una recente indagine dalla quale è emerso che quasi 1 famiglia statunitense su 6 (15,8%) non possiede una linea fissa, e che quasi 3 famiglie su 10 possiedono solamente il telefono cellulare o ricorrono solo raramente (o addirittura mai) all’apparecchio tradizionale (fonte: National Health Interview Survey condotta dai Centers for Disease Control and Prevention).

 

Secondo lo studio JAJAH, l’emergere di nuove reti, nuovi concorrenti e nuovi dispositivi collegabili tra di loro, sta creando una pressione senza precedenti sugli operatori telefonici globali che si trovano ad affrontare competitor diversi da quelli tradizionali. Una concorrenza di questo tipo rappresenta sempre più una sfida per i carrier intenzionati a mantenere il loro ruolo centrale nella connessione dei loro clienti che richiedono sempre più servizi voce e dati interconnessi, comunicazione “sempre e ovunque”, ricercando così sempre maggiori sforzi tra innovazione di reti e di prodotti.

 

I carrier stanno inoltre vivendo un notevole divario rispetto all’innovazione di chi sviluppa servizi basati su IP, e rimangono incerti su come affrontare un nuovo genere di concorrenza come quella rappresentata ad esempio dall’integrazione della voce nei servizi di instant messaging – una soluzione che ha attirato più di 300 milioni di utenti in tutto il mondo.

 

Con i mercati interni ormai fortemente coperti, è opinione comune che saranno i mercati internazionali a giocare un ruolo più determinante nel futuro dei ricavi e della crescita. Mentre gli operatori basati su IP possono entrare in qualunque mercato con un’infrastruttura minima o addirittura assente, la ricerca di JAJAH mostra come numerosi carrier siano ancora privi di una strategia per entrare sui nuovi mercati.

 

Tra i principali dati emersi dalla ricerca vi sono i seguenti:

 

L’abbandono della telefonia fissa: il timore più grande degli operatori di telefonia fissa risiede nella perdita di connessioni: 4 società su 5 affermano infatti che il fatturato derivante dalla sostituzione delle linee fisse è al vertice delle loro agende.

 

Servizi a valore aggiunto, un salvagente?: la maggior parte dei carrier considera l’inserimento di servizi a valore aggiunto nella propria offerta come un elemento prioritario rispetto alla rete. Due terzi dei chief executive intervistati affermano che i servizi a valore aggiunto rappresentano il singolo fattore più importante per incrementare la fidelizzazione dei clienti e la relativa redditività.

 

Parlare via web: non è chiaro come affrontare la minaccia proveniente dalla nuova ondata di competitor, con due terzi degli interpellati che si preoccupano più di Google che dei nuovi concorrenti triple-play.

 

Il gap strategico per la telefonia IP : molte aziende interpellate identificano un significativo margine di crescita nella strategia per la telefonia IP. Due terzi di esse ritengono che la telefonia IP rappresenti il futuro delle telecomunicazioni e sono alla ricerca di aziende carrier-friendly come JAJAH per stabilire partnership in grado di far progredire rapidamente le offerte IP e il VoIP.

 

Il futuro è internazionale: i mercati internazionali offrono un enorme potenziale, con il 90% delle società che per i prossimi cinque anni si attende una crescita del fatturato estero parecchio superiore rispetto a quella del fatturato interno.

 

Il buco nero degli investimenti infrastrutturali: con una carenza di finanziamenti per investimenti infrastrutturali, più del 60% degli executive intervistati ritiene possibile che entro il 2009 assegneranno in outsourcing una importante parte delle infrastrutture.

 

L’esplosione del triple play: l’espansione dei servizi offerti dalle società di telecomunicazione porterà a un incremento delle proposte triple play negli USA e in Europa nell’arco dei prossimi 12 mesi. Più di un terzo delle società single play e dual play prevede di lanciare un’offerta triple play entro i prossimi 24 mesi. Delle aziende intenzionate a entrare nell’IPTV, più di metà intende farlo per mezzo di un’acquisizione.

Il report restituisce l’immagine di un settore incerto sui passi da compiere, ma con importanti decisioni da prendere a breve. Terminata la corsa al cablaggio, il nuovo campo di battaglia è rappresentato dai servizi a valore aggiunto, avendo come obiettivi il mantenimento della clientela e la crescita dei ricavi.

 

“I bundle di servizi, la convergenza tecnologica, la crescente concorrenza globale e la compressione dei margini stanno causando un forte mutamento nel settore delle telecomunicazioni”, ha affermato il CEO di JAJAH, Trevor Healy. “È davvero incoraggiante vedere come i maggiori protagonisti del mercato stiano adottando il concetto della telefonia IP come fonte di ricavi, protezione e crescita. JAJAH sta collaborando con diverse aziende del settore per aiutarle ad adottare l’IP e trasformare la concorrenza in ‘co-operatition’. Con la sua piattaforma IP aperta, JAJAH offre a tutti i carrier l’opportunità di creare e ampliare offerte di servizi per la clientela finale attraverso un’infrastruttura subito disponibile senza investimenti, e soluzioni IP flessibili che permettono di far crescere i ricavi per soddisfare gli investitori”.

 

“Convergenza è stata la parola chiave dell’ultimo decennio, ma ora le piattaforme IP stanno maturando e molte società tradizionali devono ancora definire la loro strategia go-to-market”, ha commentato Jon Arnold, un analista indipendente specializzato nel settore delle telecomunicazioni. “Con i consumatori che richiedono nuove forme di servizi voce e di comunicazione in bundle, non sorprende vedere come molti CEO diano priorità a questi temi. I dati di JAJAH sono un perfetto esempio di quanta poca preparazione vi sia in molte aziende chiamate ad affrontare questo mutamento del settore”.

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