Dibattito

Geoblocking, per ora non cambia nulla. Ma il Parlamento Ue vuole sempre abolirlo

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Il voto del Parlamento Ue per una possibile abolizione è stato sì favorevole ad un aggiornamento delle regole del geoblocking in vigore, ma gli eurodeputati hanno chiesto ancora degli approfondimenti pur raccomandando alla Commissione di aggiornare le regole.

Nulla di fatto sull’abolizione del geoblocking per i contenuti audiovisivi nella Ue. Il voto del Parlamento Ue per una possibile abolizione è stato sì favorevole ad un aggiornamento delle regole in vigore, che impediscono la libera circolazione transfrontaliera dei contenuti protetti da copyright (come quelli coperti da diritti sportivi). Ma in concreto gli eurodeputati chiamati ieri a votare hanno semplicemente raccomandato alla Commissione e agli Stati Ue maggiori approfondimenti prima di modificare lo status quo, tanto più che ogni modifica alle regole attualmente in vigore potrebbe creare dei danni economici non indifferenti agli operatori e ai broadcaster.

Respiro di sollievo della Serie A

E a questo proposito si registra il sospiro di sollievo del settore audiovideo e cinematografico (più di 600 soggetti si erano schierati contro l’abolizione del geoblocking) dell’ad della Serie A Luigi De Siervo, che nei giorni scorsi aveva tremato per il possibile cambio di scenario, che avrebbe mandato all’aria il sistema dei diritti televisivi in esclusiva.

“Accogliamo con soddisfazione l’esito di oggi della sessione plenaria del Parlamento Europeo, che ha respinto la richiesta alla Commissione di presentare una revisione del regolamento sul Geo-blocking entro il 2025 che avrebbe incluso i contenuti sportivi e cinematografici”, ha detto in una nota, l’ad della Lega Serie A, Luigi De Siervo.

“Il Parlamento Ue ha riconosciuto inoltre la peculiarità dei servizi Audio Visual, che se inseriti in una cancellazione del Geo-blocking – sottolinea De Siervo – subirebbero un aumento dei prezzi per i consumatori e una significativa diminuzione di investimenti. Infine, ma non ultimo come importanza, il Parlamento nella sua votazione ha riconosciuto che il mantenimento del Geo-blocking per i prodotti protetti da copyright è uno dei principali strumenti per garantire la diversità culturale, viceversa ci sarebbe il rischio di ridurre il numero dei canali di distribuzione di contenuti”, conclude l’ad della Lega serie A.

Ma cosa ha chiesto la plenaria del Parlamento Ue?

La plenaria del Parlamento europeo ha chiesto questo mercoledì di includere il settore audiovisivo nel quadro comune che stabilisce i limiti alle restrizioni geografiche dei contenuti che da quattro anni tutela il diritto dell’utente alla “portabilità” delle piattaforme convenzionate quando viaggia all’interno del territorio Unione Europea ma non si applicano al geoblocking che impedisce agli europei di accedere ai contenuti di altri paesi della Ue diversi dal paese di residenza.

Parziale dietrofront dell’Europarlamento

Tuttavia, gli eurodeputati riconoscono che questi cambiamenti potrebbero comportare una perdita “significativa” di entrate e una minaccia per nuovi investimenti nel settore audiovisivo, oltre ad aumentare i prezzi finali al consumo, quindi incoraggia Bruxelles a condurre ulteriori valutazioni d’impatto e a segnare un “calendario realistico” per cui il settore potrebbe adattarsi a qualsiasi cambiamento.

In una relazione adottata in plenaria a Strasburgo (Francia) con 376 voti favorevoli, 111 contrari e 107 astensioni, i deputati chiedono una revisione delle norme attuali perché, sebbene siano in vigore solo da pochi anni, ritengono che dovrebbero riadattarsi al nuovo contesto digitale e sfruttare la riforma per correggere le barriere ancora esistenti.

In particolare, ricordano che le norme dell’UE non si applicano ai servizi digitali protetti dal diritto d’autore, come gli e-book, la musica o i videogiochi online, e avvertono inoltre che i consumatori continuano a incontrare ostacoli nel commercio online transfrontaliero.

Consegne transfrontaliere restano un problema

I deputati sottolineano che la consegna transfrontaliera rimane un ostacolo agli acquisti online perché le norme attuali non la garantiscono, nonostante incidano sulla metà di tutte le transazioni commerciali nell’UE.

Pertanto, i deputati chiedono di facilitare le consegne transfrontaliere e di ridurne i costi; nonché migliorare i metodi di registrazione e di pagamento su Internet poiché le condizioni attuali compromettono l’obiettivo degli europei di poter “fare acquisti come se fossero locali” in qualsiasi Stato membro. Sostengono inoltre che dovrebbero essere disponibili più cataloghi transfrontalieri sia per i contenuti audiovisivi che per gli eventi sportivi dal vivo e chiedono la modernizzazione in termini di “disponibilità, accessibilità, flessibilità e qualità dei contenuti”.

Il passaggio del Parlamento Ue sull’audiovisivo

I deputati chiedono una maggiore disponibilità dei cataloghi transfrontalieri e un accesso e reperibilità transfrontalieri agli eventi sportivi attraverso i servizi di streaming. Vogliono specificamente che la Commissione Europea e gli Stati membri valutino attentamente tutte le opzioni per ridurre la prevalenza di barriere di geoblocking ingiuste e discriminatorie, considerando anche il potenziale impatto di ciò sui modelli di business esistenti e sul finanziamento delle industrie creative”, si legge nella nota.

I deputati sostengono tuttavia che estendere il campo di applicazione delle norme al settore audiovisivo comporterebbe una significativa perdita di entrate, minaccerebbe gli investimenti in nuovi contenuti, ridurrebbe la diversità culturale dei contenuti e diminuirebbe i canali di distribuzione, e in definitiva aumenterebbe i prezzi per i consumatori”, prosegue la nota.

È necessaria una maggiore valutazione, affermano i deputati, sul potenziale impatto che un’estensione delle norme avrebbe sul settore audiovisivo. Sostengono inoltre un quadro temporale realistico affinché il settore audiovisivo possa adattarsi e garantire la preservazione della diversità culturale e della qualità dei contenuti”, chiude la nota.

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