Innovare la Sanità significa offrire ai cittadini cure migliori e prevenire rischi, anche mortali. Portano a questi risultati i seguenti 8 use case, descritti sempre, come nel nostro primo articolo dedicato all’IA alleata nella Sanità, nell’allegato al white paper “Una visione di futuro per la Sanità italiana. Innovazione e benessere visti dalle aziende ICT” realizzato da Anitec-Assinform, l’Associazione delle imprese ICT aderente a Confindustria:
- Machine Learning per effettuare l’analisi dei dati clinici per evidenziare situazioni di rischio di una patologia, che rappresenta la terza causa di morte al mondo. In Italia circa il 7-8% della popolazione soffre di BPCO – broncopneumopatia cronica-ostruttiva, una patologia che rappresenta la terza causa di morte al mondo. Una grande casa farmaceutica ha richiesto a Reply di trovare un sistema che consenta una analisi dei dati per evidenziare situazioni di rischio. Così sono stati utilizzati sistemi di Machine Learning per effettuare l’analisi dei dati clinici, su 500 cartelle cliniche, finalizzata al rilevamento di rischio di peggioramento per pazienti. Tra i risultati, c’è una maggiore attenzione dei pazienti a seguire il protocollo di cura, perché hanno una chiara e personalizzata informativa.
- Il quantum computing per i nuovi farmaci. Per aiutare i ricercatori ad accelerare la ricerca su nuovi farmaci e trattamenti a fare nuovi progressi scientifici nella ricerca biomedica, IBM e Cleveland Clinic hanno presentato la prima installazione on-site nel settore privato di un computer quantistico gestito da IBM negli Stati Uniti per accelerare le scoperte biomediche.
- IA per migliorare lo stile di vita e a ridurre lo stress da lavoro (burnout). Avvalendosi di dati personali ottenuti da wearable, quali smartwatch ed eventualmente da dispositivi medici certificati (in presenza di alcune patologie) l’app BeWals, sviluppata da Reply, sfrutta l’lA per monitorare parametri legati alle proficue abitudini e per generare consapevolezza, mirata ad intervenire sullo stile di vita, suggerendo cambi di postura, attività alimentazione, periodi di riposo fisica. Il tutto contribuendo a diminuire lo stress da lavoro (burnout). L’engagement è ottenuto attraverso un assistente virtuale. Per evitare di generare abitudine e quindi di smettere di utilizzare il sistema sono stati realizzati approcci di gaming, incluse sfide con i colleghi con buoni risultati. La gamification, infatti, si legge nella scheda dell’app, si è rivelata particolarmente efficace per stimolare l’engagement delle persone e l’utilizzo frequente dello strumento.
- Digital Twin per la scoperta di vaccini. Reply Laife, per conto di una grande casa farmaceutica, ha sviluppato digital twin, basati sull’IA, per simulare gli effetti dei nuovi vaccini in sperimentazione e per la virtualizzazione dei test clinici. “L’IA si è dimostrata essenziale in questo ambito”, fa sapere la società, “fungendo da collante tra i dati e le azioni attivate”.
- Digital Twin per prevenire infortuni nello sport. Reply Laife ha realizzato una piattaforma basata su Intelligenza Artificiale per il monitoraggio, prevenzione, e gestione di atleti. La piattaforma è utilizzata da medici e staff tecnico per monitorare lo stato di salute dell’atleta ma anche per migliorare le prestazioni psicofisiche, prevenire infortuni (ridurre i rischi) e accelerare il recupero definendo dei piani ad hoc. L’atleta è rappresentato attraverso il suo digital twin che rimane sincronizzato con l’atleta stesso attraverso la ricezione di dati forniti da wearable. A sua volta il digital twin viene visualizzato da medici e staff tecnico ed utilizzato per simulare profili di allenamento e di recupero a valle di infortuni. L’intelligenza artificiale supporta l’analisi dei dati e consente di derivare informazioni dai dati storici proiettando questi in previsioni che sono utilizzabili per migliorare il complesso delle prestazioni attraverso allenamenti mirati. Ecco i risultati. Attraverso la piattaforma è ora possibile avere sia un quadro sintetico dello stato dell’atleta, rappresentato dal suo digital twin, sia da un lato seguire lo storico dell’allenamento reso comprensibile attraverso una analisi dei dati convertita in grafici, sia realizzare dei sistemi di simulazione per pianificare/affinare i cicli di allenamento.
- L’app che guida i pazienti all’interno del Policlinico di Sant’Orsola di Bologna. Easy Hospital è la nuova app sviluppata da Engineering per facilitare l’accesso degli utenti ai servizi sanitari offerti nella cittadella del Policlinico di Sant’Orsola di Bologna. La soluzione, realizzata in collaborazione con il Policlinico, la Regione Emilia-Romagna e il partner tecnologico Tap My Life, integra i servizi offerti nello spazio digitale (CUP, elimina code, pagamenti), creando esperienze ibride, fluide e senza interruzioni nel passaggio con l’ambiente fisico (totem, sale di attesa, ambulatori) in cui sono collocati i servizi.
La app, disponibile gratuitamente negli store per smartphone iOS e Android, è sempre aggiornata e in grado di accompagnare passo dopo passo il paziente nel suo percorso di visita: dalla conferma via sms della prenotazione al tracciamento del percorso all’interno della cittadella ospedaliera, dal pagamento del ticket fino all’ingresso in ambulatorio, dove verrà avvisato con un alert quando è il momento della visita. Anche l’accettazione diventa automatica: all’accesso al padiglione l’utente viene riconosciuto, se necessario effettua il pagamento e riceve il numero con il quale verrà chiamato una volta arrivato in sala d’attesa.
- CUP in Piemonte, prenotazioni anche da app. I cittadini in Piemonte possono prenotare le visite in strutture sanitarie pubbliche e con i sistemi dei privati accreditati anche attraverso un’app, che fa parte del sistema di front-end, in ottica di multicanalità, sviluppato e gestito da Engineering. Gli altri canali a disposizione dei cittadini sono il call center (7 giorni su 7), il portale regionale, i totem e il portale specifico delle farmacie territoriali.
- In Puglia la cartella clinica diventa una piattaforma clinica completa. L’ha realizzata Exprivia e consente alle diverse strutture di avere una soluzione unica aziendale di immediata collaborazione, pur mantenendo anche funzioni ad alta specializzazione in funzione dei diversi reparti e servizi.
Per leggere la prima puntata:
IA alleata nella Sanità italiana: dalle malattie genetiche al diabete 1 fino a FSE 2.0